Il Papa ai vescovi filippini: dialogo con le altre religioni, via per la pace
Benedetto XVI ha ricevuto stamani in udienza un gruppo di vescovi filippini in visita ad Limina. Nel suo discorso, il Papa si è soffermato sull’importanza della formazione dei sacerdoti e dei laici. Quindi, ha messo l’accento sull’impegno della Chiesa per il bene comune, per la difesa della famiglia e per il dialogo con i fedeli delle altre religioni. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Impegnatevi a “fare del bene per i cristiani e per i non cristiani”: è l’esortazione del Papa ai vescovi delle Filippine, invitati innanzitutto a rafforzare la formazione catechetica dei propri fedeli:
“The deep personal piety of your people…”
“La profonda pietà personale della vostra gente – ha affermato – necessita di essere alimentata e sostenuta” da una appropriata comprensione “degli insegnamenti della Chiesa in materia di fede e morale”. Il Papa ha, così, invitato i presuli ad avere un’attenzione particolare per le famiglie, soprattutto per i genitori quali primi educatori della fede dei propri bambini:
“This work is already evident in your support…”
“Questo lavoro – ha sottolineato – è già evidente nel vostro sostegno delle famiglie di fronte alle influenze che vorrebbero limitare o distruggere i suoi diritti e la sua integrità”. Ha quindi rivolto il pensiero alla formazione dei sacerdoti che, ha osservato, è uno dei doveri più importanti a cui sono chiamati i vescovi. Il Papa ha ricordato che in molte diocesi filippine, i sacerdoti sono accompagnati nella fase di passaggio dal seminario alla parrocchia. Ed ha auspicato che dei preti più anziani possano aiutarli nel cammino verso una vita sacerdotale matura:
“In accordance with their solemn promises at ordination…”
“In accordo con le loro promesse solenni dell’ordinazione – ha soggiunto – ricordate ai vostri sacerdoti il loro impegno al celibato, all’obbedienza e ad una maggiore attenzione al servizio pastorale”. Vivendo le loro promesse, ha soggiunto, questi uomini “diventeranno davvero dei padri spirituali con una maturità personale e psicologica che crescerà per rispecchiare la paternità di Dio”. Si è così soffermato sul tema del dialogo interreligioso:
“While the Church proclaims without fail…”
“Mentre la Chiesa – ha affermato – proclama senza incertezze che Cristo è la via, la verità e la vita, al tempo stesso rispetta tutto ciò che di buono c’è nelle altre religioni”. Inoltre, ha proseguito richiamando la “Nostra Aetate”, la Chiesa è chiamata a dialogare con prudenza e carità con i fedeli delle altre religioni, ogni volta che ciò sia possibile. Così facendo, ha rilevato, la Chiesa lavora per la mutua comprensione e il progresso del bene dell’umanità. Ha quindi incoraggiato i vescovi filippini a continuare a promuovere la via di una pace autentica e duratura, nella convinzione che ogni persona, a prescindere dal suo credo, è creata ad immagine di Dio.
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1 commento:
Il Papa parla di "dialogo onesto e amichevole CON I SEGUACI delle altre religioni, ogni volta che sia possibile (mia traduzione alla lettera)".
Quindi non "dialogo con le altre religioni", come se fossero corpi viventi e organizzati. Solo la Chiesa, con tutti i suoi "acciacchi", lo è !!
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