mercoledì 16 marzo 2011

Il Papa sofferente che predicava la gioia. Luigi Accattoli commenta il libro di Andrea Riccardi

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Leggo:

"Forse un giorno gli storici guarderanno ai pontificati di Giovanni Paolo e Benedetto come a un’unica impresa".

Mi auguro proprio di no! Ciascun Papa ha un suo ruolo nella storia ed un suo carisma. A Papa Wojtyla non sono state risparmiate le sofferenze fisiche, ma a Papa Benedetto non e' stato risparmiato un anno terribile come il 2010. La forza purificatrice del Pontificato di Joseph Ratzinger non dovra' e non potra' mai essere sottovalutata. Mi dispiace dirlo, ma sono stati proprio alcuni storici (e molti vaticanisti) a creare questa spaccatura ed a mettere tanti, inutili, puntini sulle "i", basati spesso su noiosi paragoni da cui ora sembra impossibile prescindere. E' troppo tardi per rimediare? Chissa'...e' un compito che spetta ai commentatori. E' sempre la Verità che ci rende liberi e...sereni.
R.

2 commenti:

laura ha detto...

D'accordissimo, Raffaella!!!! Papa Benedetto sta portando una croce pesantissima, nel silenzio,nel nascondimento e con il sorriso e dà forza e coraggio a tutti. Se ne rende conto qualcuno?????

Merita tanta ammirazione e l'aiuto costante con la preghiera. Quello chesta facendo è inimmaginabile in termini di impegno fisico e spirituale. lavora, prega, studia, scrive, soffre, chiede perdono, . Cosa dovrebbe fare? Lo vede e Lo ricompensa il Signore che Lo ha chiamato e Gli ha dato la Croce

anonimo della boemia ha detto...

parlare di unica impresa adesso è facile ma lo scorso anno tutto era sulle spalle di ratzinger.
unicuique suum,a ciascuno il suo.
benedetto xvi non ha nulla a che vedere con marcinkus e lo ior cui ha dato al contrario una sonora sistemata.
ratzinger ha passato questi sei anni a aggiustare i guai ereditati.
la storia non potrà non riconoscerlo.