La causa di ogni male
All'Angelus una riflessione sul peccato
"Schierarsi con Cristo contro il peccato, affrontare – sia come singoli, sia come Chiesa - il combattimento spirituale contro lo spirito del male": questo è il senso della Quaresima. Lo ha detto, stamattina, Benedetto XVI, nella I Domenica di Quaresima, prima di recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in piazza San Pietro.
Eclissi di Dio, eclissi del peccato. "Questa è la Prima Domenica di Quaresima, il Tempo liturgico di quaranta giorni che costituisce nella Chiesa un itinerario spirituale di preparazione alla Pasqua. Si tratta in sostanza di seguire Gesù che si dirige decisamente verso la Croce, culmine della sua missione di salvezza", ha ricordato il Papa, che poi ha domandato: "Perché la Quaresima? perché la Croce?, la risposta, in termini radicali, è questa: perché esiste il male, anzi, il peccato, che secondo le Scritture è la causa profonda di ogni male". Ma, secondo il Pontefice, "questa affermazione non è affatto scontata, e la stessa parola ‘peccato’ da molti non è accettata, perché presuppone una visione religiosa del mondo e dell’uomo. In effetti è vero: se si elimina Dio dall’orizzonte del mondo, non si può parlare di peccato. Come quando si nasconde il sole, spariscono le ombre; l’ombra appare solo se c’è il sole; così l’eclissi di Dio comporta necessariamente l’eclissi del peccato". Perciò, prosegue il Santo Padre, "il senso del peccato – che è cosa diversa dal ‘senso di colpa’ come lo intende la psicologia – si acquista riscoprendo il senso di Dio. Lo esprime il Salmo Miserere, attribuito al re Davide in occasione del suo duplice peccato di adulterio e di omicidio: ‘Contro di te – dice Davide rivolgendosi a Dio – contro te solo ho peccato’".
Salvare il peccatore. Di fronte al male morale, ha chiarito Benedetto XVI, "l’atteggiamento di Dio è quello di opporsi al peccato e salvare il peccatore. Dio non tollera il male, perché è Amore, Giustizia, Fedeltà; e proprio per questo non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Per salvare l’umanità, Dio interviene: lo vediamo in tutta la storia del popolo ebraico, a partire dalla liberazione dall’Egitto". Dunque, "Dio è determinato a liberare i suoi figli dalla schiavitù per condurli alla libertà. E la schiavitù più grave e più profonda è proprio quella del peccato. Per questo Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo: per liberare gli uomini dal dominio di Satana, ‘origine e causa di ogni peccato’. Lo ha mandato nella nostra carne mortale perché diventasse vittima di espiazione, morendo per noi sulla croce". In realtà, "contro questo piano di salvezza definitivo e universale, il Diavolo si è opposto con tutte le forze, come dimostra in particolare il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto, che viene proclamato ogni anno nella Prima Domenica di Quaresima". Infatti, "entrare in questo Tempo liturgico significa ogni volta schierarsi con Cristo contro il peccato, affrontare – sia come singoli, sia come Chiesa – il combattimento spirituale contro lo spirito del male". Quindi il Papa ha invitato a invocare "il materno aiuto di Maria Santissima per il cammino quaresimale da poco iniziato, perché sia ricco di frutti di conversione". Poi il Pontefice ha domandato "uno speciale ricordo nella preghiera" per sé e per i suoi collaboratori della Curia Romana, dato che questa sera inizieranno la settimana di Esercizi spirituali.
Un pensiero per il Giappone. Dopo l’Angelus, i clacson di un folto gruppo di motociclisti hanno salutato festosamente il Santo Padre, che ha affermato: "Grazie per questo saluto speciale". Benedetto XVI ha fatto quindi riferimento all’attualità: "Le immagini del tragico terremoto e del conseguente tsunami in Giappone ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati. Desidero rinnovare la mia spirituale vicinanza alle care popolazioni di quel Paese, che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità". "Prego – ha aggiunto - per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto. Rimaniamo uniti nella preghiera. Il Signore ci è vicino!". Nei saluti in varie lingue, rivolgendosi ai pellegrini polacchi, il Papa ha osservato che "la liturgia dell’odierna domenica ci rende consapevoli che ogni uomo è esposto alla tentazione. Tuttavia, la tentazione di Gesù nel deserto dimostra che non sempre essa deve condurre alla caduta e al peccato, ma può essere l’inizio della vittoria e della rivelazione della gloria di Dio. E’ così quando, sull’esempio di Gesù, stiamo davanti alla tentazione con l’atteggiamento di obbedienza alla volontà del Padre. La Quaresima sia per tutti tempo di vittoria!".
Da stasera gli Esercizi spirituali. Stasera alle ore 18, nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo apostolico vaticano iniziano gli Esercizi spirituali, ai quali partecipa il Santo Padre. Le meditazioni sul tema "La luce di Cristo nel cuore della Chiesa - Giovanni Paolo II e la teologia dei Santi", saranno dettate da padre François-Marie Léthel, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, professore alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum e prelato segretario della Pontificia Accademia di Teologia. Gli Esercizi si concluderanno sabato mattina 19 marzo. Nella settimana degli Esercizi spirituali sono sospese tutte le udienze, compresa l’Udienza generale di mercoledì 16 marzo.
© Copyright Sir
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento