mercoledì 16 marzo 2011

Messaggio del Papa per l'Unità d'Italia: il commento Emma Fattorini e Nicola Tranfaglia (Ansa)

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

ANSA-FOCUS/ ITALIA 150: STORICI DIVISI, MA BENE PAROLE PAPA FATTORINI, DECISIVO MONTINI; TRANFAGLIA, STATO IN LIBERA CHIESA

(di Massimo Lomonaco)

(ANSA) - ROMA, 16 MAR

Le dichiarazioni del Papa sull'Unita' di Italia sono indubbiamente importanti, ma il contesto odierno e la storia passata inducono ad una diversa valutazione: almeno a sentire due storici come Emma Fattorini e Nicola Tranfaglia.
La prima - docente di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma e molto vicina alle posizioni cattoliche - ''importanti'' le affermazioni del papa, anche se non ''storiche''.
''Lo furono invece quelle di Montini, futuro Paolo VI, quando le pronuncio' nel 1962 chiudendo cosi' - spiega - tutte le polemiche unitarie.
Ma rilanciando soprattutto la presenza della Chiesa sul piano spirituale. In sostanza Montini, e oggi Ratzinger, si svincolo' da chi vedeva la presa di Roma come un'offesa e per questo rivendicava una riparazione del torto subito. Ratzinger ha ribadito questa lettura che all'epoca comprese nella fine del potere temporale un'occasione da rivolgere in positivo. Una sorta di purificazione spirituale. Che oggi Benedetto XVI la riprenda e' importante''.
''Altrettanto significative - a giudizio di Fattorini - le posizioni espresse sul Risorgimento: non si e' mai interrotta, neppure in quel periodo la 'devozione' religiosa. Le 'devozioni popolari' sono state un collante dell'identita' nazionale, non divisione bensi' unione. Del resto in Italia quella cattolica e' una religione di popolo''.
Di diverso avviso il professore Nicola Tranfaglia, storico vicino alla sinistra che definisce la situazione di oggi il contrario della linea cavouriana: ''Qui non si tratta piu' di 'libero stato in libera chiesa', bensi' - spiega - di 'stato in libera chiesa'. Se la dichiarazione del papa e' importante, la storia pero' tende a mostrarci in questo momento una forte
interferenza del Vaticano nella politica italiana''.
''E' vero poi che i cattolici - prosegue - hanno lavorato per l'unificazione del paese, ma va ricordato che fino ai primi anni del Novecento per loro era impossibile partecipare alla vita politica. Certo non si puo' dimenticare, nella vita repubblicana, il contributo di uomini come Alcide De Gasperi, Aldo Moro e Amintore Fanfani''.

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6 commenti:

mariateresa ha detto...

la Emma Fattorini è fantastica. Quasiasi cosa qualunque papa abbia fatto, anche il nostro Benedetto, papa Montini l'ha fatta meglio .
E in un certo senso possiamo compiacercene: papa Montini ha fatto cardinale Benedetto.

mariateresa ha detto...

sull'interferenza e l'ingerenza , devo dire che ho vinto i mondiali di rottura di zanetti.
Tranfaglia vorrebbe il mondo muto mentre i propri dirigenti politici aspettano di battere un colpo. Ma nemmeno i tavoli delle sedute spiritiche ci riescono ormai.
Quindi , quando si è ridotti ad essere dei fantasmi perchè inquietarsi se gli altri respirano e svolgono le normali funzioni fisiologiche?

Raffaella ha detto...

:-))))))
R.

sonny ha detto...

Sei grande Mariateresa. Per l'iscrizione ai mondiali di rottura di zanetti, sono ancora in tempo?

mariateresa ha detto...

iscrizioni sempre aperte, sonny.

Anonimo ha detto...

Questo papa straniero ha avutyo più coraggio dell'amletico Montini:
Bnedetto XVi annuncia la verità e di conseguenza la verità storica senza curarsi che a volte va contro una letteratura risorgimentale che ancora oggi nelle scuole mira a mettere fuori i cattolici.
Il Montini, sempre amletico non solo in campo storicoma in campo liturgico e a volte mai fermo.....per fortuna lo Spirito Santo che vede lontano fece in modo che Montini chiamasse alla porpora cardinalizia Mons Ratzinger