PAPA ALLE FOSSE ARDEATINE: CARD. MONTEZEMOLO SCAVO' PER TROVARE PADRE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 26 mar.
Con le altre famiglie dei caduti, scavo' per molti giorni nel tufo delle cave per ritrovare il corpo del padre il card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo che domani accompagnera' Benedetto XVI alle Fosse Ardeatine.
"La notizia certa della morte di suo padre - scrive oggi il giornale vaticano - l'ha avuta solamente al momento del ritrovamento del corpo nel luglio 1944 "anche se tutto faceva pensare che fosse stato ucciso proprio alle Fosse ardeatine". "Il 24 marzo 1944 - infatti - il cambio della biancheria venne rifiutato a via Tasso con una frase secca: «Il colonnello Montezemolo e' morto". I particolari della strage vennero fuori solo in un secondo momento. Girano voci incerte e confuse. L’esatta dimensione della tragedia non venne percepita subito, anche perche' i tedeschi erano ancora a Roma. In quei giorni di guerra le comunicazioni erano quelle che erano. E il card. Montezemolo "fu tra i primi a scavare tra le macerie causate dalle mine fatte esplodere dai tedeschi per nascondere i corpi delle vittime". "Ho vissuto molto da vicino - ricorda sull'Osservatore Romano l'ultraottantenne porporato che allora aveva 18 anni - per tutta l’estate del 1944, la parte del ritrovamento e del riconoscimento delle vittime. E' stata un’operazione laboriosa che ha visto una partecipazione eccezionale". "I tedeschi - spiega - avevano fatto esplodere due mine per chiudere l’ingresso delle cave e nascondere il luogo della strage". "Scavando e facendo un lungo giro siamo finalmente potuti arrivare al luogo dell'eccidio. Tirare fuori i corpi non e' stata un’operazione facile. Sia dal punto di vista tecnico che umano", confida il cardinale. "Vedendo tutti quei corpi ammassati ho provato un senso di orrore e di pieta' oltre ogni immaginazione che, dopo tutti questi anni, e' rimasto in me". Il riconoscimento dei corpi, conclude, e' stata "un'opera molto attenta, delicata, capace, condotta dal medico legale Attilio Ascarelli".
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