lunedì 14 marzo 2011

Si chiarisce finalmente il "caso" Orvieto. Il Vaticano e il vescovo: "Diocesi fuori controllo da almeno tre anni". C'era un seminario non riconosciuto (Vecchi)

Clicca qui per leggere l'articolo chiarificatore segnalatoci da Alessia.
Ora silenzio ed ubbidienza! Non c'e' nulla da chiarire. Ci si puo' chiedere perche' la decisione non sia stata presa prima visto che la diocesi di Orvieto e' stata oggetto di ben due ispezioni solo nel 2010.

36 commenti:

Anonimo ha detto...

OT
Testo della Supplica di Paix Liturgique al card. Bertone per l'attribuzione alla P.C.Ecclesia Dei di un potere coercitivo nell'applicazione del Summorum Pontificum

http://www.it.paixliturgique.org/

Alberto

Anonimo ha detto...

"Paix liturgique" e potere "coercitivo"?
Scusate, forse sono io che ho un limite mentale, ma una "pace coercitiva" mi sembra una contraddizione in termini.

Alice ha detto...

Sono d'accordo. Visto l'esito della vicenda vien da pensare che andava chiuso prima.


Il Programma di Magister
TV2000, le parole di Benedetto XVI

(il sito di Avvenire non mi carica la pagina)

Anonimo ha detto...

Sabato il card. Koch volerà a Mosca. Incontrerà il Patriarca Kirill. Possibile preparazione di una visita del Papa a Mosca?

http://www.oecumene.radiovaticana.org/en1/Articolo.asp?c=468795

Alberto

Alice ha detto...

Il link è questo

http://www.avvenire.it/Spettacoli/TV2000+le+parole+di+Benedetto+XVI_201103100924169870000.htm

Alice ha detto...

Scusa ho visto che l'articolo era già stato postato, ma funziona male anche a voi il sito di Avvenire?? sono tre settimane che riesco a consultarlo solo a tratti.

Raffaella ha detto...

Ciao Alice, non scusarti!
Anzi, ti ringrazio per la segnalazione!
Anche io da qualche tempo ho qualche difficolta' con il sito di Avvenire.
Probabilmente siamo in troppo ad entrare :-))
R.

Anonimo ha detto...

Metodologia interessante sul discorso "seminario".
Sai in partenza che certe persone non possono essere accettate? Crea una struttura parallela.
E' una forma mentis proprio bacata, si manca di senso ecclesiale: se alcune persone non sono adatte al sacerdozio, cosa gia' ribadita da piu' seminari, chi sei tu per metterti al di sopra di quanto gia' visto in due seminari e rispettivi formatori e vescovi?

sonny ha detto...

Buongiorno a tutti. Beh, che dire..grazie a Vecchi per l'articolo esaustivo. Riguardo al vescovo dimissionario (dimissionato) l'unico augurio è quello di trovare pace nella meditazione e nella petinenza e non di rincorrere giornalisti dalla bile facile. Tra le altre cose, non ho ben capito l'incaponirsi del Foglio su questa vicenda. Ho una carissima amica residente a Orvieto, ho chiesto a lei informazioni in merito, la risposta è stata lapidaria: " Era ora".
Probabilmente la mia amica non sarà simpatica alla Tamaro, ma io non ci posso fare niente!
P.S. Anch'io ho lo stesso problema con il sito di Avvenire.

Anonimo ha detto...

Non stupisco, cara Sonny. Quando si vuole perorare una causa le voci a sfavore vengono abilmente ignorate.
A proposito, bentornata :-))
Alessia

Ps.: confermo anche io che il sito di Avvenire ha la sveltezza di un dinosauro.

sonny ha detto...

Ciao Alessia e grazie.

gemma ha detto...

si parla con sottintesi di rivalità col vescovo Paglia,...mi pare che Paglia possa essere tutto tranne che il rappresentante di una chiesa conservatrice, arcaica e oscurantista, quale quella accusata di tramare contro il vescovo di Orvieto, anzi, spesso le accuse di modernismo alla comunità di Sant'Egidio da lui diretta si sprecano

don Marco (dubbioso) ha detto...

apprezzo la vostra lapidaria sicurezza. Non nascondo una certa amarezza nel leggere queste notizie.
Ringrazio Raffa sempre molto puntuale nel mettere abbondante bibliografia su tutte le faccende, ma confesso di non avere una idea chiara, onestamente sono confuso più di prima!
Senza partire da Adamo ed Eva, come si fa di solito quando si vuole eludere il problema, mi pongo tante domande attuali, di oggi.
1. obbedienza al papa (ma il papa sa chi era il vescovo di Orvieto, dubito..... quindi evitiamo luoghi comuni), preferisco obbedienza ai sacri uffici.
2. delazione, ormai chiara
3. popolo di Dio
4. persone
mi sono posto mille domande, una vi sembrerà banale, ma continuo a chiedermi Gesù come si sarebbe comportato?
spero di trovare risposte e non sbrodolamenti in discussioni filosoficoteologiche da Azzeccagarbugli manzoniano ormai fuori tempo.

Anonimo ha detto...

La Chiesa è molto prudente quando si tratta di prendere dei provvedimenti analoghi a quelli presi per il Vescovo di Orvieto. Quando le ragioni non sono di una gravità "superiore" i Vescovi se la cavano con un trasferimento.
Evidentemente per il Vescovo di Orvieto c'è stato qualche motivo di più perchè la Santa Sede lo dimissionasse.
Quindi è giusto l'invito: silenzio ed obbedienza perché con la Chiesa non si scherza.
Francesco D.

Anonimo ha detto...

Il Superiore Generale dei Gesuiti: Il Papa sollecita un cambiamento radicale nella formazione dei preti.

http://www.ucanews.com/2011/03/09/think-globally-says-top-jesuit/

Alberto

Anonimo ha detto...

L'artocolo di Vecchi sa tanto di velina vecchio stampo. Ma se Concina e la Matteucci si sono spesi per il vescovo Scanavino magari qualche ragione ce l'avevano e Paglia è certo molto più forte e influente del primo. E a Roma sanno che i cosidetti teocon tante sponde mediatiche non le troveranno mai. Eufemia

Anonimo ha detto...

Che vuoi da noi, Don Marco?
Fino a prove contraria sei tu il prete. Dattela da solo una risposta che non sia una giustificazione e lascia in pace Gesù che non è un mantra da tirar fuori al momento opportuno.
Alessia

gemma ha detto...

ricorre spesso nei nostri pensieri questa domanda " Gesù come si sarebbe comportato?", Ma a parte il fatto che non ci è dato sapere tutto su questa vicenda, , non vorrei che questa nostra continua domanda finisse col diventare un alibi, come dire: Lui è buono, tutto lava con la misericordia.., ma la bontà e il perdono non mi pare vogliano dire sempre lasciar fare e non correggere laddove necessario

mariateresa ha detto...

cara Eufemia, ci manca solo, anzi ci siamo già, che anche per questa vicenda torni la solita polenta dei progressisti e dei conservatori.
Il modo dell'ex vescovo dimissionato di argomentare non mi è parso fulgido.
Mettiamola così: forse non è solo per malvagità di una parte che è andata a finire così.
Io spero che tutti si calmino.
Che è meglio.Assistere a questo lancio di biancheria sporca non è il massimo. Qualunque sia l'intenzione.
Il bucato è meglio lavarlo.

Anonimo ha detto...

Qui abbiamo solo la certezza che la faziosità è bipartisan e che basta sapersi servire bene dei media e i giochi sono fatti. Fare il cattivaccio di turno è risponde al gioco delle parti, come a teatro. E' troppo chiedere un minimo di sobrietà? Forse sì.
Alessia

Caterina63 ha detto...

Caro Don Marco, anche se un pò bruscamente, credo che Alessia abbia dato una risposta vera seppur crudele ^__^

Che lei abbia di questi dubbi, a me dispiace, ma come CATECHISTA e madre di famiglia la cosa mi preoccupa, e non poco... e non perchè lei non possa avere dubbi, in quanto sacerdote, ma perchè gira a noi laici, impotenti di fronte a queste situazioni, delle domande alle quali invece dovrebbe dare lei stesso risposte a noi e rassicuranti ^__^

Che cosa è che non comprende? e perchè dare la "colpa al Papa" solo perchè sapeva chi era il Vescovo di Orvieto?
E cosa avrebbe dovuto fare, mandarlo via prima dei fatti?
Il Papa NON ha la palla di vetro e come lei AVANZA spesso nel tentativo che l'altro, che dovrebbe collaborare, COMPRENDA...
ma qui pare che a comprendere dobbiamo essere solo noi laici...

Il Vescovo in questione si è comportato MALISSIMO!
ora comprendo perchè nell'intervista ha rilasciato applausi a don Gallo di Genova e che presto raggiungerà...evidentemente qui vale il detto che chi si somiglia si piglia... ^__^

Caro Don Marco, se il Papa avesse reagito prima, sarebbe stato accusato di ingerenza....do po i fatti ha reagito, ed ora si chiede come avrebbe reagito Cristo?
ma, mi perdoni, lei non crede che il Papa sia il SUO VICARIO?
^__^

faccia uno sforzo, e attraverso il Dialogo della Divina Provvidenza, sul capitolo ai sacerdoti e al Papa, si dia la risposta che cerca...e magari la condivida, dopo averla maturata, con chi nutre dubbi come i suoi...

Un filiale ricordo nella Preghiera, santa Quaresima!

Anonimo ha detto...

Don Marco,
parlare di "delazione" mi sembra fuorviante: due visite apostoliche non possono basarsi su un "sentito dire" piu' o meno anonimo. Il fatto stesso che ce ne siano state due consecutive purtroppo pesa verso una gravita' oggettiva di situazioni locali: logica vorrebbe che chi ha fatto la prima ha trovato situazioni ben piu' gravi di quanto prospettato e ha dovuto richiedere la seconda.

Che la situazione sia a conoscenza diretta del Papa questo era chiaro fin dalla conferenza stampa del prelato - visto che lui stesso l'ha sottoposta. Solo che assieme alla sua versione il Santo Padre aveva anche i risultati di due visite canoniche da soppesare.

X Caterina63: mi ricordo che gia' precedentemente aveano corretto che il "Padre Galli" di genova non e' il "Don Gallo" sempre di genova.

gemma ha detto...

@caterina
il don in questione non era il famoso don Andrea Gallo ma don Galli

Anonimo ha detto...

io capisco la domanda di don marco, e la risposta definitiva non ce l'ho né io né lui né il Papa. Magari bastasse lo statuto di sacerdote per agire e pensare in persona Christi. ma l'avremo al momento del giudizio finale e Seidita penso lo conosca già. Qui sulla terra Cristo ha lasciato il Suo Vicario, e seppur con i suoi limiti é solo la comunione con lui che ci rende sicuri di essere in comunione con Cristo. Resta tutta via il primato della coscienza e del vangelo, se tale vescovo aveva dei dubbi poteva parlarne, magari anche col Papa stesso, l'obbedienza non viene prima della verità, ma viene subito dopo.
Fosse il primo caso sarei un po' più flessibile, ma non essendolo mi sento ababstanza sicuro del giudizio della santa sede. E' chiaro poi chiunque emette un giudizio se ne assume la responsabilità di essere giudicato con lo stesso metro. Spero che le stesse persone abbiano adottato lo stesso metro nell'ammettere un fedele al diaconato come di lasciarne un altro nel cardinalato e nel vescovado, magari dopo episodi di pedofilia o collaborazionismo con dittature sanguinarie. qualora siano state fatte scelte diverse, per ragion di stato, benedetto XVI ne aprla benissimo nel suo libro quando parla di pilato...

Max

DANTE PASTORELLI ha detto...

Cara Caterina, ma il Papa deve star proprio a sentir chi lo critica d'ingerenza?
L'ingerenza nella vita delle Chiese locali è un suo precipuo dovere, perché su tutte ha da esercitarsi la sua suprema giurisdizione.
Dovrebbe piuttosto aver paura di piacer troppo al mondo, anche quello rappresentato da Ferrara.
Se ci sono state visite apostoliche alla Curia di Orvieto ed al suo strano seminario, evidentemente nelle denunce - che non sono, come qualche spirito ameno afferma con somma spocchia, mere delazioni se han sortito tali effetti - avranno tutto controllato, ascoltato testimonianze e vagliato la situazione generale ed i casi singoli.
La propensione per l'ordinazione
di persone prive delle qualità necessarie è apparsa evidenti. Le reazioni del vescovo, se son quelle che si leggono, confermano anche la sua scarsa attitudine alla riservatezza e all'obbedienza.
Certo bisognerebbe saper chi l'ha ordinato vescovo, chi ne ha proposto la nomina, chi ha giudicato e approvato il suo curriculum ecc.
Le consacrazioni episcopali devono esser conferite a viri probati, ma veramente probati. Poi si sa come vanno le cose... E chi li ha voluti se ne assuma la responsabilità.
Sulla mancanza di requisiti per l'ordinazione del giovane suicida mi sembra che Roma aveva visto bene.

Anonimo ha detto...

Per Sonny:
Socci sul suo blog -Lo straniero- ieri ha pubblicato una lettera a Giuliano Ferrara in cui critica, anche se molto affabilmente la sua scelta di "incaponirsi" sulla questione, dandone una interessante chiave di lettura.
Cmq è davvero triste che nella Chiesa succedano di questi episodi; fondamentalmente credo dipenda dal fatto che anche i presbiteri hanno cancellato dal loro vocabolario la parola OBBEDIENZA, con tutto ciò che essa significa e comporta. Maria Pia

Bastardlurker ha detto...

Forse sarebbe bastato informare i fedeli della Diocesi delle Visite apostoliche, invece di far trapelare la notizia in ritardo.

Tante polemiche non ci sarebbero state.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Oggi anche diventar preti senza averne i requisiti è un diritto. E il diritto si vuole affermare anche col ricatto di gesti sconsiderati..

Anonimo ha detto...

Caterina!!! non ha rilasciato complimenti a DON GALLO ANDREA
ma a PADRE MARIO GALLI

P.S. padre Mario Galli, 59 anni, agostiniano, per molto tempo assistente spirituale della Sampdoria....

e invece continui a dire che ha rilasciato i complimenti a Don Gallo

don Marco (ex dubbioso) ha detto...

La mia domanda era retorica, solo Max ne ha colto l'essenza.
Nella domanda ci stava già la risposta.
Stasera ho partecipato a una della tante liturgie penitenziali che in questa quaresima si sprecano.
Brani toccanti, commenti melensi, sto gesù biondo e dagli occhi celesti che accoglie pubblicani e peccatori e peccatrici, discorsi da grande santo del medioevo riecheggiavano nella Cattedrale.....
Che bellezza!!!
Sono uscito, mi veniva da ridere!!
Sono cose che si dicono che ciascuno applica solo a sè stesso, ma guai se lo stesso perdono, misericordia, accoglienza lo si applica agli altri.
Vocine di pretini piiiiiiii talmente piiiii che fanno dubitare della loro serietà.
La stucchevole parabola del padre misericordioso, tirata in tutte le salse non si capisce bene a chi va applicata, fore la si usa solo x dire ai bambini fate i bravi e non rubate la merenda del vostro compagno di banco, ma lì deve finire e concludersi, oltre non deve andare!

don Marco (ex dubbioso) ha detto...

paralipomeni.
Ho nutrito sempre una forte antipatia, sarà per una buona conoscenza dei testi biblici, per i santi martiri.
Noi condanniamo, e i nostri figli costruiscono monumenti e poi santificano...... ultimo in ordine di tempo Padre Pio...... Padre Gemelli.... Sta mania di vivere nell'attesa che dopo 50 o 60 anni dicano.... scusate, ci eravamo sbagliati.... ha radici profonde e precedenti degni di nota.
Chissà perchè certe "visite" non vengono fatti in "certi" seminari.

don Marco.... ha detto...

avevo chiesto risposte serie non da Azzeccagarbugli, ma non ha sortito effetti utili.
Picone del Mirandolone, lo ignoro come sempre!!

Anonimo ha detto...

X Don Marco (ex dubbioso I):
si fa presto a parlare di misericordia, ma hai visto i video della conferenza stampa e dell'intervista a raitre del suddetto prelato?
Li siamo in tutt'altro tipo di clima: non di una persona che riconosce "ho sbagliato, chiedo venia", ma di uno che scarica e rimpalla le responsabilita' con allusioni poco velate.
Non e' un bell'esempio.

Secondo, riguardo a obbedienza al papa e delazione altri hanno gia' risposto bene; riguardo a popolo di Dio e persone, c'e' qualcuno che ha tentato di scaldare gli animi, ma non mi pare proprio ci sia stata una presa di posizione di tutto il "popolo di Dio" della diocesi di Orvieto-Todi. E il vescovo lo e' di *tutta* la diocesi, di *tutto* quel popolo di Dio che gli e' stato affidato, non solo di una parte che gli puo' stare piu' o meno simpatica.

Terza cosa, non mi piace lo stile di Dante Pastorelli, ma il commento finale che ha fatto stavolta e' corretto:
"Oggi anche diventar preti senza averne i requisiti è un diritto. E il diritto si vuole affermare anche col ricatto di gesti sconsiderati."
Purtroppo fa parte di una mentalita' del "soddisfare il proprio diritto" che e' tipica del nostro tempo. Doveri e obblighi si evitano sempre. Cosi' non va bene.

don Marco (quasi certo) ha detto...

ringrazio l'anonimo x la gentilezza e le rispettose risposte.
Si fa per parlare, per discutere, non sono orvietano, non conosco la faccenda nel profondo e mi limito, come tutti, o quasi, a riflettere e commentare senza pontificare sulla verità.
Se trovo commenti interessanti ne faccio tesoro, se trovo i soliti luoghi comuni misti ad altro, li salto a piè pari, come fan tutti, ovviamente.

Anonimo ha detto...

Concordo con don Marco sui metodi usati in certi Palazzi poco sacri, penso sia o sia stato un curiale.
Quante volte a certe questioni vien detto di rispondere in un certo modo e alle obiezioni la risposta è quasi sempre: "ma che te frega".
Negare lo stile delatorio è come voler negare l'evidenza, e lo dice uno che conosce.......
Un curiale di passaggio!!

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ma che bravi questi preti e curiali che tutto sanno e restan sempre anonimi. Come i delatori?
Come si fa a prenderli sul serio?

All'anonimo a cui non piace il mio stile: non ha motivo di soffrire, non solo perché i miei interventi son abbastanza diluiti nel tempo, invero assai radi, ma anche e soprattutto perché può passar oltre facilmente.