domenica 20 marzo 2011

Un anno fa veniva pubblicata la Lettera del Papa ai Cattolici d'Irlanda sulla pedofilia (Raffaella)

Clicca qui per rileggere il testo di quella che resterà una delle pietre miliari della storia della Chiesa.
Pochi giorni dopo quel 20 marzo 2010 i mezzi di comunicazione internazionali, che per decenni avevano ignorato, o quasi, i casi di pedofilia nella Chiesa, scatenarono la piu' vasta ed isterica campagna mediatica che mai si sia vista contro un Pontefice. Ne e' passata di acqua sotto i ponti in questi ultimi dodici mesi. Diciamo che ci sono molti lati positivi: siamo tutti piu' forti, piu' consapevoli e anche piu' disincantati nei confronti di stampa e televisione. La politica dei "due pesi e due misure" e' cosi' evidente che ormai non c'e' piu' bisogno di segnalarla :-)
Molto e' cambiato, ma non il coraggio e la serenita' del Santo Padre.

R.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Attenzione:20 marzo 2010 (non 11)

StefanoG

Raffaella ha detto...

:-)
R.

mariateresa ha detto...

sì, cara, guardiamo ai lati positivi.
Ma è stata dura, anche se non ho mai dubitato della forza del Santo Padre.
Ma quanti hanno fatto a gara per vincere il premio Cacarella. Era tutto uno spintonare per distinguersi. E se non erano riconoscimenti intestinali , c'erano i concorsi di riserva, tipo l'Ominicchio dell'anno o il Cattolico in incognito (molto seguito e anche incoraggiato dai media).
Ma preghiamo il Signore di andare avanti e che queste vicende non abbiano a ripetersi, mi riferisco alle vittime.
Completamente sradicata la pedofilia io non credo lo sarà mai , basta vedere cosa succede su internet. Ma dentro la Chiesa è necessario un supplemento di vigilanza e di consapevolezza.

Raffaella ha detto...

Concordo su tutta la linea.
Sono andata a rileggere qualche post dell'epoca, diciamo cosi', e cio' che ha subito il Papa ha dell'incredibile (e del vergognoso).
Ovviamente nessuno gli ha chiesto e gli chiedera' scusa, ma egoisticamente possiamo dire di essere fortunati ad avere una guida come Benedetto :-)
Chiunque altro non avrebbe resistito a simili valanghe di fango.
R.

gemma ha detto...

rassegnati raffaella, niente scuse e niente tentativi di autodifesa. Non la deporrà mai questa croce, che sente anche sua, vista la sua partecipazione alla Chiesa di questi anni. Credo che l'atteggiamento del Papa sia stato quello giusto anche per non aver mai cercato di liberarsi del fango semplicemente spostandolo su qualcun'altro

laura ha detto...

Quando ho letto tutta la cronistoria della persecuzione a cui è stato sottoposto Papa Benedetto sul libro "attacco a ratzinger" son inorridita. Io sarei morta. Non s ocome abbia fatto. credo che abbia sofferto moltissimo e l oabbia sotenuto solo la luce della fede e la grazia dello Spirito Santo.Anche per Lui, sarà sceso un angelo pr confortarLo. ha preso si di Sè le colpe di tutti e ha pagato per tutti. é un Santo !!!!!!!!!!

gemma ha detto...

Ps. sto leggendo il capitolo del Gesù sul Getsemani. bellissimo... :))

sonny ha detto...

Cara Raffaella, ha ragione Gemma. Possiamo tranquilamente metterci l'anima in pace. Nessuno farà mai un passo indietro e chiederà scusa al Papa per le svariate nefandezze. Se penso al pontificato di Benedetto ho in mente solo una visione: una via crucis esaltante, coraggiosa e a tratti drammatica, ma quasi in perfetta solitudine o comunque con pochissime persone disposte a svolgere il ruolo di Simone di Cirene. Forse esagero un po', ma di giorni tranquilli ne ricordo pochini.

Anonimo ha detto...

Papa Benedetto, un gigante in mezzi ai nani. E dire che oggi, a bocce ferme, da taluni la tolleranza zero viene vista come mancanza di tolleranza.
Alessia