lunedì 14 marzo 2011

I media prendono molto a cuore il "caso" dell'ex vescovo di Orvieto, Giovanni Scanavino, che non si sottrae alle interviste

Si chiarisce finalmente il "caso" Orvieto. Il Vaticano e il vescovo: "Diocesi fuori controllo da almeno tre anni". C'era un seminario non riconosciuto (Vecchi)

Orvieto, non è "persecuzione". Un altro punto di vista nella vicenda lo fornisce l' agenzia Adista, certamente non sospetta di accondiscendenze verso il governo centrale della Chiesa (Tosatti)

Grazie ad Eufemia leggiamo qualche articolo uscito negli ultimi giorni.
Non approvo la loquacita' (per usare un eufemismo) del vescovo. Ma davvero crediamo che la Santa Sede abbia dato retta a semplici pettegolezzi? Suvvia!
Noto che quest'anno qualcuno se la prende con la linea di "tolleranza zero". Troppo comodo e troppo tardi! Il Foglio ha il grande merito di avere sostenuto il Santo Padre nella tempesta dello scorso anno. Inoltre la coerenza di Ferrara e' ammirevole. Altri media, invece, stanno adottando la politica dei "due pesi e due misure": nel 2010 si accusava la Santa Sede di essere troppo morbida, nel 2011 si dice l'esatto contrario affermando che non e' garantista. Troppo comodo. Non risponderò ai singoli articoli, ma solo all'ultimo, quello sulle riflessioni di Susanna Tamaro.
Sarebbe auspicabile una reazione della Santa Sede e del clero della diocesi accusato di diffondere maldicenze
.
R.

La rupe di Dio (Giuliano Ferrara, Il Foglio)

L’amore di Orvieto. “La cultura del sospetto ha generato un mostro, sono io”. L’ex vescovo Scanavino racconta il suicidio di un diacono da lui aiutato e l’amaro addio alla sua chiesa. L’affetto di Dionigi Tettamanzi e di Luigi Negri (Rodari)

Il diacono suicida e il vescovo rimosso “Ha vinto la gerarchia non i fedeli” (Imarisio, Corriere della sera)

Faceva freddo l'altra sera, ma tutta Orvieto era a salutare il suo vescovo (Concina, Il Foglio)

Caro vescovo di Orvieto, "rest forever" come Sacco e Vanzetti (Matteucci)

Appello a Sua Santità restituisca a Orvieto il suo vescovo (Concina)

"Dimissioni forzate", la città difende il vescovo (Conti)

IL "PASTICCIACCIO BRUTTO" DI TODI E ORVIETO FINITO CON LA CACCIATA DEL VESCOVO (Pullia)

Il vescovo innamorato. Susanna Tamaro parla del suo pastore, della maldicenza, dell’intolleranza (Rodari)

Non ho molta simpatia per la Tamaro (i lettori affezionati del blog lo sanno bene). Non ho apprezzato alcune sue "uscite" sul Santo Padre come non apprezzo le sue affermazioni a difesa del suo ex vescovo.
E' facile parlare, nel 2011, di maldicenza e di ingiustizia nei confronti di alcuni sacerdoti e del vescovo.
Come mai la Tamaro non ha avuto la stessa reazione, nel 2010, quando era Papa Benedetto ad essere utilizzato come bersaglio di ogni tipo di freccia? Come mai parla solo ora?
Lo scorso anno noi del blog eravamo qui, con il Papa e per il Papa! Dove era Susanna Tamaro
?
R.

Su segnalazione di Rosa leggiamo:

SOCCI, FERRARA E RODARI sul Vescovo di Orvieto

6 commenti:

mariateresa ha detto...

cara, buongiorno.
Sono d'accordo con te e, in tutta onestà, non capisco la campagna sul Foglio come non capii a suo tempo i tono per quella di Boffo. Condivido il giudizio di Socci.
http://www.antoniosocci.com/2011/03/giuliano-ferrara-e-gesu-lettera-aperta-a-un-amico/

e non mi succede tutti i giorni di essere d'accordo con Socco al quale ad ogni modo auguro ogni bene dopo la terribile prova che ha e continua a sopportare.
Sinceramente non credo che la Tamaro parli così perchè ce l'ha con il papa ma che sia stata intervistata perchè era il suo vescovo. Lei è convinta che non abbia fatto niente di grave.
Ma vescovo bravo o non bravo trovo puerile dividere il mondo da una parte con i cattivi della Curia malvagia e dall'altra con i buoni del celelestiale vescovo.
Credo che tutto questo faccia parte di una campagna contro la tolleranza zero che non è condivisa da tutti i cattolici (e non lo è mai stata).
Una cosa del genere , e in modo più grave, sta accadendo nella diocesi di Filadelfia dove decine di preti sono stati sospesiper sospetto di abuso et similia e qualcuno comincia a chiedersi se la politica di tagliare con il falcione sia giusta perchè alcuni preti hanno fatto resistenza invocando la difesa da parte del vescovo Rigali.
Io credo che tutto ciò non sia molto lungimirante visti i tempi.

Non so c'è qualcosa di peloso in questi articoli e se il vescovo è persona così santa e immacolata credo che farebbe bene a darci un taglio.

mariateresa ha detto...

che il l'ex vescovo sia il suo (della Tamaro) è una mia illazione altrimenti l'intervista non avrebbe senso...

Anonimo ha detto...

Buona settimana, Raffa.
Oggi sul corrierone si chiarisce (finalmente!) la vicenda del loquace vescovo emerito che, in tutta onestà, avrebbe meritato di essere allontanato prima.
Il Vaticano e il vescovo "Diocesi fuori controllo da almeno tre anni" di GG Vecchi.
Alessia

Alice ha detto...

Tra il Foglio e la Chiesa aumentano le distanze. Vedi mutande di Berlusconi, giustizia e scuola. L'articolo su Lefebvre della settimana scorsa qualche cosa vorrà dire.
Sul caso magari la curia ha sbagliato nei tempi, ma il fatto che il sacerdote si sia suicidato mi fa pensare che avesse ragione.

Alice ha detto...

E anche sul testamento biologico ci sono sensibili differenze.

Caterina63 ha detto...

Cara Raffella....mi hai tolto le parole di...dalla tastiera ^__^

grazie per la tua riflessione....

Senza giudicare alcuno, vi rammento che la Tamaro già con Giovanni Paolo II aveva preso fischi per fischi sostenendo il sincretismo religioso attribuendolo al Papa....e perfino un amare il prossimo falsato dal consenso all'aborto in casi limiti ed anche alle coppie omosessuali....
non aggiungo altro!