Il Papa a San Corbiniano: siate scuola di vita cristiana
Roma dedica una chiesa al fondatore di Frisinga
Costruita nella periferia sud della capitale, la parrocchia si è stretta attorno a Benedetto XVI
«Abbiate cura delle famiglie giovani e di quelle in difficoltà»
DI ENRICO LENZI
«Vi esorto a fare della vostra nuova chiesa il luogo in cui si impara ad ascoltare la Parola di Dio, la 'scuola' permanente di vita cristiana da cui parte ogni attività di questa parrocchia giovane e impegnata».
È il passaggio centrale dell’omelia che Benedetto XVI ha pronunciato domenica mattina nella Messa durante la quale ha consacrato l’edificio della nuova chiesa della parrocchia di San Corbiniano all’Infernetto, alla periferia sud di Roma. E proprio alla nuova comunità parrocchiale (eretta nel 1999, ma fino ad oggi priva di una propria chiesa), il Papa si è rivolto sottolineando e incoraggiando alcune azioni pastorali. «La vostra è una comunità giovane, costituita in gran parte da coppie appena sposate che vengono a vivere nel quartiere; tanti sono i bambini e i ragazzi – ha detto Benedetto XVI rivolgendosi anche al parroco don Antonio Magnotta e al vice parroco don Pier Luigi Stolfi –. Conosco l’impegno e l’attenzione che vengono dedicati alla famiglia e all’accompagnamento delle giovani coppie: sappiate dar vita ad una pastorale familiare caratterizzata dall’accoglienza aperta e cordiale dei nuovi nuclei familiari, che sappia favorire la conoscenza reciproca, così che la comunità parrocchiale sia sempre più una 'famiglia di famiglie', capace di condividere con loro, insieme alle gioie, le inevitabili difficoltà degli inizi».
Il Papa ha voluto anche sottolineare la particolare gioia per questa visita. Infatti, come ha ricordato, «san Corbiniano è il fondatore della diocesi di Frisinga, in Baviera, della quale sono stato vescovo per quattro anni. Nel mio stemma episcopale ho voluto inserire un elemento strettamente associato alla storia di questo santo: l’orso. Un orso - così si racconta - aveva sbranato il cavallo di Corbiniano, che si stava recando a Roma. Egli lo rimproverò aspramente, riuscì ad ammansirlo e gli caricò sulle spalle il bagaglio che, fino a quel momento, era stato portato dal cavallo. L’orso trasportò quel carico fino a Roma e solo qui il santo lo lasciò libero di andarsene». Un legame, quello di questa comunità e la Baviera, così stretto, che il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, è proprio il titolare di San Corbiniano, ed era presente, assieme al suo immediato predecessore il cardinale Friedrich Wetter, alla cerimonia. Tra i concelebranti anche il cardinale vicario Agostino Vallini, i vescovi ausiliari di Roma Paolino Schiavon ed Ernesto Mandara, e il vescovo Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i laici. «Mi rallegro per quanto fate nella preparazione dei ragazzi e dei giovani ai Sacramenti della vita cristiana – ha continuato Benedetto XVI nella sua omelia –, e vi esorto ad interessarvi sempre di più anche dei loro genitori, specialmente di quelli che hanno bambini piccoli». «Abbiate anche una particolare cura e attenzione per le famiglie in difficoltà, o che si trovano in una condizione di precarietà o di irregolarità. Non lasciatele sole, ma state loro vicino con amore, aiutandole a comprendere l’autentico disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia». Una particolare «parola di affetto e di amicizia» il Papa l’ha voluta rivolgere ai ragazzi e ai giovani: «La Chiesa si aspetta molto dal vostro entusiasmo, dalla vostra capacità di guardare avanti».
© Copyright Avvenire, 22 marzo 2011
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