Ripartire da Assisi: l’editoriale di padre Federico Lombardi
Reazioni positive in tutto il mondo alla Giornata di riflessione e di preghiera per la pace di Assisi. A 25 anni dal primo incontro promosso da Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha voluto rinnovare questo appuntamento invitando anche non credenti. Ascoltiamo il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
In pellegrinaggio insieme. In treno, in autobus, alla mensa, nella riflessione. Il Papa sta in mezzo agli altri, senza solenni paramenti liturgici. Sentiamo ancora una volta il grande messaggio già lanciato tre volte da Assisi da Giovanni Paolo II insieme ai capi religiosi del mondo: non si può mai uccidere od odiare nel nome di Dio, perché il suo vero nome è la sua comune paternità per tutti gli uomini, è l’amore.
Ma all’umanità in cammino, che per motivi sempre antichi e sempre nuovi non riesce a trovare la pace, i pellegrini di Assisi questa volta hanno lanciato messaggi che sono risuonati particolarmente umili e aperti. La pace va cercata insieme da tutti i cercatori della verità, ha detto il Papa, perché Dio non è una proprietà che appartenga agli aderenti alle religioni, la cui pratica a volte nasconde anzi il vero Dio. Quel vero Dio che non può essere invocato dai terroristi, ma non può essere escluso dall’orizzonte dell’uomo senza disumanizzarlo.
Veramente il carisma di Francesco, che vede e sente con semplicità la presenza di Dio in tutte le sue creature, continua ad attrarre verso Assisi tutte le persone dalla mente e dal cuore aperto, e aiuta ad abbracciare le diverse identità in un cammino comune di dialogo, di fraternità, di gioia.
“L’incontro delle nostre diversità, qui ad Assisi - concludeva la non credente Julia Kristeva - testimonia che l’ipotesi della distruzione non è l’unica possibile”. Giusto: non la distruzione, ma la pace. E questa non è solo un’ipotesi, ma un impegno comune, ripartendo ancora una volta da Assisi.
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