venerdì 28 ottobre 2011

Chiesa, la bomba Svidercoschi (La Rocca)

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Se leggete il link del pezzo vi accorgerete che, probabilmente, il titolo iniziale era: "Sul Papa la bomba Svidercoschi", come infatti risulta da una semplice ricerca su Google News.
Che dire? Ormai abbiamo gia' detto tutto e non vale la pena di spendere altre parole sul libro di Svidercoschi.
Felicissima di essere dalla stessa parte della Segreteria di Stato della Santa Sede.
Parliamoci chiaro e fuori dai denti: Benedetto XVI (lo "spazzino di Dio" come lo chiama Vidal) ha fatto una sana e santa pulizia nella Chiesa e cio' e' stato possibile anche grazie all'aiuto del card. Bertone. Quindi la Segreteria di Stato ha tutte le ragioni di essere furibonda per quanto scritto in questo libro!
Da "ratzingeriana" doc non posso accettare questa frase: "Ed i fatti gravi accaduti in questi ultimi anni, come la vicenda dei preti pedofili, non sono altro che la spia della persistenza di quelle cause, mai completamente rimosse".
Mi dispiace ma gli scandali saranno anche scoppiati negli ultimi anni (vero, mass media?), ma affondano le loro radici nel passato non recente ne' recentissimo. Quindi, mi rincresce, non si puo' affermare che i casi di pedofilia siano accaduti negli ultimi anni. Lo so che fa male, ma non e' colpa mia!
Ed e' forse questo cio' che preoccupa i detrattori di Papa Benedetto. Per non parlare della profonda insofferenza verso gli "amici di Ratzinger". Forse si fatica ad accettare che il Papa non sia un povero orfanello abbandonato a se stesso.
Per nessuna ragione, evidentemente, deve passare l'immagine di un Pontefice che ha speso tutto se stesso, fisicamente e moralmente, per rendere la Chiesa migliore.
Questo, pero', e' un dato di fatto che nessun libro potra' mai confutare nonostante i tentativi piu' o meno quotidiani di sminuire il lavoro di Papa Benedetto.
Il Papa non e' solo: occorre farsene una ragione
.
R.

Vedi anche:

Vian: "Pontificato aperto e coraggioso di un Papa gentile che, giorno dopo giorno, con i fatti e con parole chiare sta disperdendo le rappresentazioni infondate, e talvolta offensive, entro le quali lo si vorrebbe ridurre" (O.R.)

18 commenti:

Anonimo ha detto...

il concilio si è concluso 50 anni fa e la mancata attuazione dipende da ratzinger che regna da soli 6 anni?
ma smettiamola!

mariateresa ha detto...

questo articolo è una marchetta e si vede.
Poteva scriverlo Fazio specializzato in questi minuetti di Boccherini.
Forse Svidercoschi ha saltato il fosso perchè la memoria di GPII sia preservata grazie a da certi ambienti (espresso, repubblica e amici), viene da pensarlo, ma siccome il libro non l'ho letto non vorrei che La Rocca si fosse fumata una bella mariagiovanna.
La mia amica continua a dirmi che il libro non attacca Benedetto.
Certo, il concetto di "attacco" è soggettivo, ma mi venga un colpo se vado a comprarlo.

mariateresa ha detto...

non mi sono messa gli occhiali e si vede. Voglio dire forse Svidercoschi si sviolina certi ambienti, è questo che volevo dire. Ma è solo un'ipotesi.
Inoltre mi sembra lunare che non si accorga che il quadro deprimente che fa non può non riferirsi anche all'epoca di GPII.O no?
Insomma è un tagliarseli scrivendo.

veritas ha detto...

dalle risposte date dal giornalista si intuisce che la rocca ha raccolto il suo sfogo.
ha ragione mariateresa:
probabilmente si vuole preservare la memoria di gp2 ma non lo si può fare a discapito di b-xvi e questo i fan del papa polacco non l'hanno ancora capito.
l'abbiamo visto con la denuncia all'aja:
a fronte del silenzio ecclesiastico,i laici e persino i laicisti hanno difeso ratzinger.
consiglio a svidercoschi:
non citi mai la pedofilia dei preti come argomento contro b-xvi e a favore di gp2.
si infila in un rovo.

Anonimo ha detto...

A me Svidercoschi non è mai piaciuto e questo perchè non ha mai e ripeto mai speso una parola di simpatia e di bontà per Benedetto. Al contrario, lo ha sempre denigrato per meglio esaltare Wojtyla, un po' come Valli.
Questa sera, prima di tornare a casa, sono passata da Mondadori e ho visto entrambi i pamphlet, quello di P e quello di Svi. Manco li ho aperti, avrei dovuto acquistare il libro di Benedetta Parodi, me ne sono andata ingrifata.
Alessia

anonimo della boemia ha detto...

http://www.libreriadelsanto.it/cerca-svidercoschi-0-2/all-0-1

piuttosto chiaro....

Anonimo ha detto...

Svidercoschi può scrivere tutto quello che gli pare, ma la gente non è stupida, e stupidi non sono coloro che il questi sei anni e passa si sono spesi, spesso in solitudine, nella difesa di Benedetto dalle ingiuste accuse che gli sono piombate addosso. Alessia

mariateresa ha detto...

ecco c'è una cosa che sono sicura che è una bubbola,e cioè che il libro ha fatto fatica a essere pubblicato.
Ma mi facci il piacere. (Totò)
Il povero Svidercoschi perseguitato intellettuale in un mondo ostile.
Basta parlare male della Chiesa che ti fanno il monumento.
E' uno sport globalizzato.
Giusto dalle parti dell'Espresso possono pensare che la panzanaccia venga creduta.
No, Svidercoschi non è Lutero.
quanto all'odio verso la Segreteria di Stato vedere l'ultimo post di Magister che non ha digerito l'ultimo documento della Santa Sede sulla crisi economica internazionale.
Siccome gli fa schifo, la colpa è di Bertone.
Dalla pellagra al beri beri, la colpa è di Bertone.
Ehehehehehe

mariateresa ha detto...

vedo che ci sono sinergie tra dagospia, il fatto e l'espresso.
Non è la prima volta che lo noto.
E mi fermo qui tanto Raffaella non mi pubblicherebbe quello che penso e che stavo per dire.

Raffaella ha detto...

Ma che strano...che strano!!!
R.

gemma ha detto...

magari ha anche ragione l'amica di mariateresa che ha letto il libro, ma lo avrebbe capito chiunque che un libro di questo tipo sarebbe stato letto come un attacco. E ancora prima degli "amici di papa Ratzinger più papisti del papa" (attuale, perchè più papista del papa lo è stato e lo è anche lui nei confronti di un altro papa), le agenzie di stampa hanno cominciato a presentarlo come tale. Le reazioni di chi vuole bene a papa Ratzinger sono state quantomeno inevitabili a quel punto. Non è che nel precedente pontificato fossero ben accetti negli ambienti curiali coloro che andavano a braccetto con la polemica antipapale e ne snocciolavano le solite argomentazioni. Gli argomenti in fondo erano e sono sempre quelli: riforme, tradimento del concilio, mancava la pedofilia ma solo perchè non se ne parlava e uno come Maciel godeva di altro tipo di notorietà. In quanto ad eventuali reazioni curiali, non credo che andandosene a braccetto, mediaticamente parlando, coi nemici di Wojtyla un giornalista-scrittore sarebbe stato accolto in Vaticano da don Stanislao o da Navarro in sala stampa coi tappeti rossi.

gemma ha detto...

dagospia, fatto, espresso...non proprio amici di papa Ratzinger (come volevasi dimostrare) :)))

nonno ha detto...

più che una bomba mi pare un residuato bellico, di quelli che scoppiano a scoppio ritardato. Ma che film si è guardato per trent'anni, anche quelli senza le cosiddette riforme e tra le grida di quelli che per tutto quel tempo hanno visto tradito il Concilio? Io l'ho sofferto per anni il mal di chiesa, ma me ne sono fatto una ragione perchè ciò che mi legava alla chiesa era Cristo, non un papa. Mica si può legare la propria fede ad un papa (e questo lo dico anche a voi) e nemmeno si può incolpare un papa piuttosto che un altro per i propri personali sconforti emotivi e spirituali, perchè di quelli in fondo si tratta

Anonimo ha detto...

Espresso e Repubblica come si dice oggi "hanno un progetto", tanto per buttarla in politica. Dagospia è spesso divertente e non mi pare che faccia parte della stessa cupola. Comunque tutti e soprattutto il Fatto, sono foraggiati dai Servizi compiacenti e non hanno quasi mai inchieste autoprodotte. Eufemia

Anonimo ha detto...

Ricordi questo articolo, raffa?
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/i-segreti-del-vaticano/2150712
Alessia

Raffaella ha detto...

Gia'!
R.

Anonimo ha detto...

Grazie Alesssia,
mi permetto di riprendere uno dei pensieri "sorprendenti" dell'articolo (pag. 1):

"Il primo aspetto che viene evidenziato è la volontà di ascoltare tutti gli argomenti prima di formulare un giudizio, "un'immagine che spicca in contrasto con i ritratti che lo vogliono autoritario, rigido e ansioso di schiacciare le voci contrarie" . "E' più aperto alla discussione e al dibattito di quanto venga descritto. E' calmo, colto, timido, non vuole essere sotto i riflettori come il suo predecessore: non vuole clamori, ma si concentra su "fede e verità". Un prelato americano che ha lavorato per molti anni al suo fianco, ci ha detto che quando deve affrontare una questione, chiede prima l'opinione della persona più giovane e poi prosegue fino a sentire per ultima la più importante. Non vuole che il gruppo si limiti ad ascoltare il prelato più anziano o autorevole e poi ripeta a pappagallo la risposta (una tattica non rara nella gerarchia pontificia). Infatti, Ratzinger ascolta tutte le opinioni e poi formula la sua decisione - che in non poche occasioni è in accordo con quella del membro più giovane dello staff"."

Riguardo allo Svider, e' anche lui uno di quelli che ormai "dimostra l'eta' che ha" e che il mondo x lui si e' fermato. No problem, tanto e' lui che resta indietro.

Anonimo ha detto...

Beh se indagassero sotto il tappeto di S. e dei suoi amici della ex camarilla w.scoprirebbero di certo molte cose come la loro amicizia con Maciel e altri affaristi loschi dell'ultimo trentennio...
han voluto la beatificazione lampo,visto che nessuno dubita della santita di un papa, solo per proteggere le loro malefatte...
Potrei scrivere altro ma de hoc satis!Per ora!