Il cardinale Koch in visita in Norvegia: "ho portato al Paese la solidarietà del Papa"
Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è in visita in Norvegia per la festa di Sant’Olaf, patrono del Paese. Ieri mattina ha presieduto una Messa nel Duomo protestante di Trondheim. Il porporato, che è accompagnato dal vescovo di Oslo, Bernt Ivar Eidsvig, e dal nunzio apostolico in Norvegia, Emil Paul Tscherrigh, ha partecipato anche ad una celebrazione luterana nello stesso Duomo. Domani il rientro a Roma. Il viaggio, già programmato da tempo, coincide con un momento difficile per il Paese, colpito dalle stragi del 22 luglio scorso: ma ascoltiamo il cardinale Kurt Koch, al microfono di Sergio Centofanti:
R. – Ho portato la solidarietà della Chiesa cattolica e soprattutto del Santo Padre per questa situazione tragica in Norvegia, e ancora i saluti per la grande festa di Sant’Olaf che si è celebrata ieri.
D. – Qual è il significato della festa di Sant’Olaf?
R. – C’è una grande venerazione per questo santo da parte della Chiesa cattolica, ma anche da parte della Chiesa luterana. Sant’Olaf, vissuto nell’XI secolo, si può considerare in realtà un patrono “ecumenico” perché è vissuto in un tempo in cui la Chiesa non era ancora divisa.
D. – Come stanno affrontando le Chiese cristiane questo momento difficile per la Norvegia?
R. – Vedo che c’è grande solidarietà tra le diverse comunità cristiane. Nelle chiese ci sono sempre candele accese, e le candele sono segno di preghiera; e devo dire che c’è un’autentica solidarietà ecumenica nella preghiera, in questa situazione così tragica.(gf)
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1 commento:
Da quando in qua i luterani sono "Chiesa"? Consiglierei al buon cardinale Koch di leggersi la "Dominus Iesus".
Sant'Olav, inoltre, non è un santo ecumenico, è semplicemente un santo cattolico. Al suo tempo i luterani non erano ancora nei pensieri di Dio....
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