giovedì 28 luglio 2011

Lamezia Terme, Benedetto XVI nell'area ex Sir (Leonetti)

Benedetto XVI nell'area ex Sir

Si aspettano 150 mila fedeli, le prenotazioni possibili fino all'ultimo giorno

Vinicio Leonetti

Saranno 150 mila. Tutti ad ascoltare Benedetto XVI domenica 9 ottobre. L'ondata di fedeli è enorme, supera ogni previsione iniziale, ecco perchè la Curia e il Comune hanno deciso di concerto con la Santa Sede di far celebrare l'Angelus dal Papa nell'area industriale. Quella che da quarant'anni viene considerata l'area delle promesse non mantenute, diventerà una terra baciata da Dio.
Accadrà quasi per combinazione.
Perchè sia il vescovo Luigi Cantafora ed il suo entourage che si sta occupando di organizzare la visita pastorale del Papa, sia il sindaco Gianni Speranza, si sono accorti che la prima ipotesi di ospitare il Santo Padre in contrada Rotoli era riduttiva. Un'area troppo angusta, ancora non attrezzata di tutti i servizi, e difficilmente raggiungibile. Meglio quella sotto le vecchie ciminiere della Sir, crocevia tra autostrada, ferrovia e aeroporto. Perchè dal Papa non ci sarà solo la Calabria cattolica, ma mezzo Sud.
«Pensi che alla beatificazione di Giovanni Paolo II al Vaticano c'erano 300 carrozzelle, e qui da noi le prenotazioni arrivano già a 400 persone in carrozzella. E quasi 3 mila ammalati», spiega entusiasta Giancarlo Leone, il sacerdote che guida il comitato organizzatore a fianco del vescovo. Ieri sera don Giancarlo era nella stanza del sindaco con Speranza ed uno staff di tecnici per mettere a punto i particolari dell'organizzazione. Perchè la scelta del Papa sotto le ciminiere è piaciuta alla Gendarmeria del Vaticano. Nel posto in cui i sogni sono rimasti sogni questa volta s'avvererà quello che mai nessuno avrebbe mai neanche pensato. «Gaudio e soddisfazione da parte della Santa Sede per questo numero sempre crescente di prenotazioni », riferiscono la Curia e il Comune. Che stanno lavorando in tandem per non perdere un'occasione irripetibile e accogliere il Papa come si deve.
Finora si sono prenotati in 60 mila. Ma come ci si prenota? In due modi: cliccando sul sito www.ilpapaalamezia.it oppure, per chi non ha pratica col computer, compilando un modulo distribuito in tutte le parrocchie. «Nessuno resterà a casa se vorrà venire dal Papa», assicura don Giancarlo Leone con un sorriso, «permetteremo a tutti di farlo fino all'ultimo giorno».
Presto dovranno cominciare i lavori per sistemare l'area. La Regione ha stanziato 500 mila euro, ma al Comune c'è chi dice che non è arrivato finora neanche un centesimo. Dalla Provincia invece 100 mila euro. «La visita di Benedetto XVI a Lamezia rappresenta un evento di portata storica per il nostro territorio e per l'intera Calabria», dichiara Gianpaolo Bevilacqua capogruppo del Pdl a Palazzo di Vetro.
E rivolge un plauso al presidente Wanda Ferro «per essersi fatta interprete di un sentimento diffuso nell'intera comunità contribuendo alla piena riuscita dell'evento». Bevilacqua spiega: «L'arrivo del Papa non è un semplice fatto celebrativo, ma rappresenta un segnale di grande importanza per un territorio che troppo spesso mostra di avere smarrito i valori di solidarietà, di tolleranza, di rispetto per la vita e per la dignità dell'uomo, e di essere dominato da violenza, sopraffazione, illegalità, degrado morale, dalla degenerazione dei rapporti sociali. La visita del Papa servirà soprattutto a convincere l'intera comunità ad abbandonare la rassegnazione e il diffuso sentimento d'abbandono per scegliere la strada della rinascita civile, morale e culturale. Una rinascita che deve vedere al centro la persona e in prima linea tutte le istituzioni, e tra queste la Chiesa, in ogni aspetto della vita civile: dalla solidarietà verso i più deboli alla cultura e all'istruzione, dal lavoro alla tutela delle risorse naturali e alla salvaguardia del territorio. Il messaggio portato dal Santo Padre», conclude il consigliere, «rappresenterà certamente la scintilla capace di accendere il fuoco della speranza, per costruire un futuro migliore per i giovani della nostra terra».

© Copyright Gazzetta del sud, 28 luglio 2011

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