venerdì 7 ottobre 2011

Ancora dibattito sulle parole del Papa sui fardelli politici e materiali della Chiesa

Clicca qui per leggere l'intervista a Daniele Menozzi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E´proprio sintomatico della concezione che certi teologi e presbiteri hanno dell´autorità all´interno della Chiesa, se appena sentono parlare di politica e denaro, la ricollegano all´autorità. Che per loro autorità significhi avere denaro e chi ha più denaro comanda, dentro e fuori la Chiesa?
Che cosa ha a che fare l´autorità del Papa o del vescovo, con il denaro o eventuali esenzioni o tasse o 8xmille? Che l´autorità del Papa non derivi da Dio, ma da un privilegio concessogli dal presidente della Repubblica o da ricchi conti in banca?

Tutti a smontare le chiese per renderle degne di un casermone russo (la semplicità e povertà evangelica), tutti pronti a buttare al macero vesti liturgiche belle e raffinate (basta lo sfarzo, viva la semplicità evangelica), tutti pronti ad usare calici e pissidi di argilla (che orrore l´oro per contenere il corpo e il sangue di Cristo, noi siamo umili), tutti a predicare la povertà francescana contro il Vaticano pieno d´oro, il Papa ingioiellato e griffato (le fantomatiche scarpe rosse di Prada). Ma appena lo dice il Papa e si prospetta di abbandonare posizioni di privilegio e di ricchezza, tutti che danno di matto! Risparmiano su tutto ciò che non gli appartiene: edifici di culto, vesti, calici ecc.; ma guai a togliergli gli stipendioni, i macchinoni, le esenzioni fiscali. Non sia mai che debbano poi rimboccarsi le maniche.
jacu

Andrea ha detto...

Traduzione delle parole del docente: la Massoneria è sempre più stanca di aspettare la "conversione" del Papa, cioè che Egli riconosca che "l’uomo ha conquistato, a scapito delle direttive impartite dal magistero contemporaneo, la capacità di autodeterminare gli istituti della comunità politica" (divorzio, aborto, eutanasia...), e che smetta di tentare "la costruzione di una neo-cristianità, in cui spetta al papato, custode ed interprete della legge naturale, definire gli assetti fondamentali del consorzio umano".

È proprio così: la Massoneria andò all'assalto di Roma cattolica 200 anni fa, dopo averla classificata un pittoresco rudere, e continua imperterrita su tale schema.

C'è sul blog il mio commento immediato alle parole del Santo Padre, in cui avvertivo che una cosa è dire che "la storia, in certo senso, è venuta in aiuto alla Chiesa", ben altra è pensare di dovere gratitudine ai nemici della Chiesa stessa.