giovedì 27 ottobre 2011

Benedetto XVI in treno ad Assisi. Come Papa Roncalli nel 1962

Benedetto XVI in treno ad Assisi
Come Papa Roncalli nel 1962


Emanuele Roncalli

Il treno con a bordo Papa Benedetto XVI è giunto ad Assisi dove oggi si svolge la Giornata interreligiosa per la pace. Non è la prima volta che un pontefice utilizza questo mezzo di trasporto per raggiungere la terra di San Francesco. Tanti ricordano l'immagine di Giovanni XXIII affacciato al finestrino del treno diretto a Loreto e Assisi.
Lo storico viaggio in treno avvenne il 4 ottobre 1962: erano le 6,30 in punto quando Giovanni XXIII salì i gradini del convoglio, messo a disposizione dal presidente della Repubblica Antonio Segni, per raggiungere Loreto e Assisi. La stessa visita era stata compiuta 105 anni prima da Pio IX e si è poi ripetuta con Giovanni Paolo II e ora con Benedetto XVI. L'uscita di Papa Roncalli allora colse tutti di sorpresa. Si era saputa solo due giorni prima. In sole ventiquattr'ore le strade e le piazze vennero tappezzate di cartelloni e i giornalisti di tutto il mondo fecero a gara per arrivare in tempo in Italia e seguire l'evento.
Ma quello non fu un vero e proprio viaggio. Fu piuttosto un pellegrinaggio estenuante, fatto di centinaia di soste e tappe, che vide il Papa affacciato al finestrino, lungo i 600 chilometri, per salutare e benedire la gente. Una folla imponente assiepata al limite dei binari, con migliaia di braccia protese a cercare quella del Papa, come si fa quando un nostro caro sta per partire e ci prende la nostalgia di rivederlo al più presto. Orte, Terni, Spoleto, Foligno, Fabriano, Jesi, Falconara, Ancona: una fila di stazioni che con tante altre stazioncine divennero le tappe di un interminabile pellegrinaggio, prima che il Papa giungesse a Loreto, per chiedere alla Madonna la benedizione sul Concilio, e poi ad Assisi sulla tomba di San Francesco. Quasi una «via Crucis» per un Papa anziano.
Quel viaggio forse oggi non stupisce più: Giovanni Paolo II ci aveva abituati a voli transoceanici, Benedetto XVI ha già all'attivo numerose visite oltre i confini italiani. Anche Paolo VI aveva viaggiato fuori dal Vaticano. Il ricordo di quel giorno, in ogni caso, non è mai venuto meno. Tanti sono coloro che quel 4 ottobre lo hanno vissuto e lo rivivranno in un certo modo oggi con Benedetto XVI. Papa Roncalli fece allora un atto di straordinaria profondità spirituale e di ordinaria semplicità. Si era messo in cammino verso la Madonna e San Francesco per invocare protezione. Così come oggi noi ci incamminiamo pellegrini verso un santuario per chiedere intercessione a Maria e ai santi protettori.
Due giorni dopo la visita ad Assisi e Loreto, Papa Giovanni annotò sul suo diario: «Questa è data da scriversi aureo colore nella mia vita: il pellegrinaggio che volli fare - e pochi giorni bastarono al concepirlo, al farlo, e a riuscirvi con l'aiuto del Signore - alla Madonna di Loreto e a San Francesco d'Assisi, come a implorazione straordinaria di grazie per il Concilio Vaticano II. Lo pensai, al solito con semplicità, lo decisi. Il mio spirito rimane tranquillo, mentre il Vaticano, Roma, l'Italia e il mondo gustarono una delle consolazioni più soavi della vita cattolica. La Madonna di Loreto e San Francesco d'Assisi, visitati dal Papa in persona, divenuti argomento di un canto delizioso e indimenticabile».

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