Convegno Internazionale “Famiglia, Impresa: superare la crisi con nuove forme di solidarietà. Roma, Pontificia Università Gregoriana 13 – 14 Ottobre 2011 (Comunicato)
Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
FONDAZIONE CENTESIMUS ANNUS – PRO PONTIFICE
COMUNICATO STAMPA
Convegno Internazionale “Famiglia, Impresa: superare la crisi con nuove forme di solidarietà.
A venti anni dalla Centesimus Annus”
Roma, Pontificia Università Gregoriana, Piazza della Pilotta n.4, 13 – 14 Ottobre 2011
Città del Vaticano, 15 Ottobre 2011
FARE SOLIDARIETA’
Rilanciare il valore della solidarietà.
E’ il messaggio che la Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice ha voluto dare in occasione del convegno internazionale da lei stessa organizzato e promosso, dedicato quest’anno al tema: “Famiglia, Impresa: superare la crisi con nuove forme di solidarietà. A venti anni dalla Centesimus Annus”.
Il convegno, iniziato oggi pomeriggio si concluderà domani venerdì 14 ottobre 2011.
Sabato 15 i membri della Fondazione saranno ricevuti in udienza da Papa Benedetto XVI.“Fare solidarietà significa essere solidali gli uni con gli altri. Una solidarietà che però non può essere soltanto di tipo redistributivo ma che deve essere anche dinamica e creativa”. Spiegano gli organizzatori, i quali sottolineano “come sia proprio la mancanza di solidarietà che in questo momento determina le difficoltà che s’incontrano nell’affrontare i problemi della crisi”. Questa mancanza di solidarietà si manifesta concretamente come un problema nell’elaborazione di politiche comuni e condivise.
Benedetto XVI al punto 19 della Caritas in Veritate ricorda che: “la società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende fratelli”. Secondo la Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, serve quindi: “uno sforzo di solidarietà per cercare di essere anche fratelli”.
Connesso al tema della solidarietà c’è quello dei valori imprenditoriali e dello spirito d’intrapresa, che trova nel legame con i valori familiari quella visione di lungo periodo che dovrebbe essere alla base di ogni attività imprenditoriale e che è certamente uno dei cardini della famiglia. La famiglia si perpetua nel tempo e ha un aspetto intergenerazionale che anche l’impresa dovrebbe avere. Quindi la visione di lungo periodo, porta con sé la responsabilità verso tutti i partecipanti all’impresa e verso la società nel suo complesso. Le imprese e tra queste quelle familiari, così importanti in Italia come in molti altri paesi del mondo, sono prima di tutto delle comunità di persone, come insegna l’Enciclica Centesimus Annus. In tale visione, diventa cruciale riuscire a conciliare sempre meglio la vita familiare con la vita lavorativa, questo perché non solo le aziende ne traggono un vantaggio competitivo ma soprattutto perché, se si attua una maggiore conciliazione tra famiglia e lavoro è la società intera a trarne beneficio. In questo momento è fondamentale garantire la competitività del sistema economico e produttivo, ma questo lo si può fare se si affrontano nodi cruciali come il problema demografico, il lavoro delle donne e la crescita della famiglia, secondo una prospettiva coerente con il perseguimento del bene comune.
Alla fine del secondo giorno, nel corso di una tavola rotonda, sarà affrontato il tema della famiglia intesa come comunità di lavoro e solidarietà. Oggi, alla luce della conseguenze prodotte dalla crisi, bisogna ripensare i paradigmi su cui si basa il sistema economico. Prima della crisi si credeva che il solo consumo da un lato e la sola crescita dall’altro fossero sufficienti a garantire la felicità e la prosperità; si è visto poi che non è così. La crescita guarda solo ai fattori materiali, mentre lo sviluppo guarda anche ai valori umani, sociali e culturali. E’ su questo concetto di sviluppo che bisogna puntare per andare oltre la crisi.
Contatti ufficio stampa: cell. 393-9396689, e-mail coroscosta@virgilio.it
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