lunedì 17 ottobre 2011

Corno d'Africa, il Papa: gli aiuti non si fermino all'emergenza. Fao, Benedetto XVI: serve imparzialità nella distribuzione degli aiuti. Sobrietà e nuovi stili di vita per garantire il futuro (Izzo)

CORNO D'AFRICA: PAPA, AIUTI NON SI FERMINO ALL'EMERGENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 ott.

Nel Corno d'Africa si muore di fame e occorrono "interventi a medio e lungo termine perche' l'attivita' internazionale non sia ridotta a dare risposte solo alle emergenze". Il Papa lo scrive nel messaggio al direttore generale della Fao, Jacques Diouf, in occasione della trentesima Giornata mondiale dell'alimentazione.

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FAO: PAPA, SERVE IMPARZIALITA' NELLA DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 ott.

La lotta alla fame potra' realizzarsi "se anche le Istituzioni internazionali garantiranno con imparzialita' ed efficienza il loro servizio, ma nel pieno rispetto delle condizioni piu' profonde dell'animo umano e delle aspirazioni di ogni persona".
Lo afferma Benedetto XVI nel messaggio al direttore generale della Fao, Jacques Diouf, in occasione della trentesima Giornata mondiale dell'alimentazione, che quest'anno ha per tema "Prezzi degli alimenti: dalla crisi alla stabilita'".
Il Papa chiede alla comunita' internazionale di ricordare che la "liberta' dal giogo della fame e' la prima e concreta manifestazione di quel diritto alla vita che, pur solennemente proclamato, resta lontano da effettiva attuazione".
E il cibo non e' "una qualsiasi merce" da sottoporre a "manovre speculative". "Non avere fame - spiega - fa parte del diritto alla vita" e oggi, di fronte alla "ampiezza del fenomeno" non bastano piu' "invito alla riflessione, analisi dei problemi e la stessa disponibilita' ad intervenire". Secondo il Pontefice, bisogna smettere con "i tentativi di giustificare comportamenti e omissioni dettate dall'egoismo e da obiettivi o interessi particolari" e vanno "riscoperti quei valori iscritti nel cuore di ogni persona".
Dunque, invoca Ratzinger, "compassione e umanita' verso gli altri, dovere di solidarieta' e realizzazione della giustizia" debbono "tornare ad essere la base di ogni attivita', anche di quelle realizzate dalla Comunita' internazionale".
Per Papa Ratzinger, "senza solidarieta' e autentica fraternita', nessun compromesso o negoziato, per quanto autorevole sia potra' garantire la necessaria sicurezza alimentare a ogni popolo e comunita'".

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FAO: PAPA, SOBRIETA' E NUOVI STILI DI VITA PER GARANTIRE FUTURO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 ott.

A favore delle "generazioni future" Benedetto XVI invoca "sobrieta' di comportamenti e consumi" e "impegni concreti per lo sviluppo di interi popoli e nazioni" nel rispetto di quei criteri di "sostenibilita'" che possono garantire l'umanita' dall'autodistruzione. Il monito e' contenuto nel messaggio indirizzato al direttore generale della Fao, Jacques Diouf, in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione alla Fao, per sconfiggere la fame.
Il Papa denuncia i "ricorrenti tentativi di giustificare comportamenti e omissioni dettate dall'egoismo e da obiettivi o interessi particolari".
"E' facile - lamenta il messaggio - ridurre ogni considerazione alla domanda di alimenti da parte di una popolazione crescente, ben sapendo che le cause della fame sono altrove e moltissime sono le sue vittime, tra i tanti Lazzaro ai quali non e' consentito di sedersi alla mensa del ricco Epulone". Per il Pontefice, ad esempio, oggi il "lavoro agricolo" va considerato "obiettivo di ogni strategia di crescita e di sviluppo integrale".
Infatti viviamo un momento in cui "la disponibilita' di cibo e' sempre piu' condizionata dalla volatilita' dei prezzi e da repentini cambiamenti climatici, mentre si registra un continuo abbandono delle aree rurali con una diminuzione complessiva della produzione agricola e quindi delle scorte alimentari".
Nel testo, Benedetto XVI denuncia, inoltre, la "profonda divisione tra quanti mancano del quotidiano sostentamento e coloro che dispongono di ingenti risorse, usandole spesso per fini non alimentari o addirittura distruggendole, a conferma che la globalizzazione ci fa sentire vicini, ma non fratelli". Papa Ratzinger chiede dunque per ogni persona "accesso alle risorse alimentari necessarie", "livello sufficiente di investimenti per il settore agricolo" al fine di "dare stabilita' alla produzione e quindi al mercato".

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