martedì 18 ottobre 2011

Giornata di Assisi: 2000 capi religiosi in pellegrinaggio con il Papa. C'è anche un comunista fra gli atei invitati da Benedetto XVI (Izzo)

GIORNATA ASSISI: 200 CAPI RELIGIOSI IN PELLEGRINAGGIO COL PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 ott.

Alla Giornata di Assisi convocata da Benedetto XVI per il 27 ottobre prossimo hanno assicurato la loro presenza 176 esponenti di diverse tradizioni religiose non cristiane e non ebraiche.
In particolare sono attese 4 personalita’ in rappresentanza delle Religioni Tradizionali dell’Africa, dell’America e dell’India. Per quel che riguarda le religioni connesse col sub-continente indiano, hanno accettato l’invito del Papa 5 personalita’ Indu’ tra le quali Rajhmoon Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, che gia’ partecipo’ alla Giornata del 1986; 3 jainisti; 5 Sikh; un Zoroastriano; un Bahai, che per la prima volta e’ presente ad una Giornata di Assisi. Per le altre religioni di origine asiatica ci saranno 67 Buddisti, di cui 16 capi-delegazione provenienti dal 11 Paesi. Da Hong Kong verra’ il Presidente dell’Associazione del Taoismo, con 2 accompagnatori. Hanno confermato la loro presenza 2 delegazioni shintoiste dal Giappone, con un totale di 17 partecipanti. Tra le Nuove Religioni del Giappone hanno accettato l’invito del Papa 4 denominazioni per un totale di 13 persone.
All’invito del Pontefice, diramato dalla Commissione per i Rapporti religiosi con l’ebraismo, ha risposto positivamente anche l’ebraismo mondiale. Parteciperanno delegazioni dell’International Committee on Interreligious Consultation, del Gran Rabbinato di Israele e di altre organizzazioni ebraiche di carattere internazionale. In particolare, l’ebraismo in Italia sara’ rappresentato dal Rabbino Capo di Roma, il dottor Riccardo Di Segni.
"Anche se si puo’ notare che dalle precedenti Giornate di
Assisi a quella attuale vi e’ stato un crescendo di partecipanti musulmani: 11 nel 1986, 32 nel 2002, 50 quest’anno, la partecipazione dei musulmani - ha spiegato monsignor Pierluigi Celata, segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso - e’ risultata, indubbiamente, condizionata da alcuni fattori, sia per il numero che per il livello di rappresentativita’, come la situazione. socio-politica in diversi Paesi arabi a forte maggioranza musulmana del Medio Oriente, del Nord Africa e del Golfo".
La notizia della convocazione di questa Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo ha avuto un’eco significativa nel mondo cristiano.
La risposta delle Chiese e Comunita’ ecclesiali all’invito del Santo Padre e’ stata molto positiva. Le delegazioni saranno infatti numerose e di alto profilo: se ne uniranno al pellegrinaggio 31, provenienti da altrettante Chiese, Comunita’ ecclesiali ed Organizzazioni cristiane mondiali.
Per le Chiese d’Oriente, saranno presenti 17 delegazioni. Il Patriarca Ecumenico, Sua Santita’ Bartolomeo I, guidera’ la delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Parteciperanno inoltre Sua Beatitudine Anastas, Arcivescovo di Tirana, Durazzo e tutta l’Albania (Chiesa ortodossa di Albania), Sua Eminenza Aleksandr, Metropolita di Astana e Kazakhstan (che rappresentera' ilPatriarcato di Mosca) e molti altri rappresentanti, anche delle Chiese Ortodosse Orientali, come il Patriarcato siro - ortodosso, la Chiesa Apostolica Armena e la
Chiesa ortodossa sira malankarese. Vi sara’ anche una delegazione della Chiesa Assira dell’Oriente. Per le Chiese e Comunita’ ecclesiali d’Occidente, saranno presenti 13 delegazioni, tra cui quella della Comunione Anglicana, guidata Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, della Federazione Luterana Mondiale, della Comunione Mondiale delle Chiese Riformate, del Consiglio Metodista Mondiale, dell’Alleanza Battista Mondiale e di altre Comunioni mondiali. Partecipera’ anche una delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese, guidata dal Segretario Generale, il dottor Olav Fykse Tveit.
In quanto la Chiesa Cattolica sara’ rappresentata personalmente dal Papa, i delegati cattolici (in totale 13 tra presidenti di Conferenze Episcopali regionali e. patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese sui iuris) siederanno non sul palco, ma nel settore riservato ai vescovi.
Ad Assisi, i Capi delegazione cha saliranno sul palco con il Pontefice riceveranno, nel pomeriggio sul Piazzale san Francesco, al termine della Giornata, una lampada che verra’ accesa simbolicamente (la luce e’ simbolo della religione che illumina i passi dell’uomo alla ricerca del cammino verso la pace). Ad assistere i leader religiosi ci saranno numerosi volontari (in particolare della Comunita’ di Sant’Egidio) che si adopereranno per la buona riuscita dell’evento e tutte le istituzioni che con la loro generosita’ stanno consentendo una piu’ efficace organizzazione.

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GIORNATA ASSISI: C'E' UN COMUNISTA TRA GLI ATEI INVITATI DAL PAPA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 ott.

Alla Giornata interreligiosa di Assisi, Benedetto XVI ha voluto che partecipassero anche alcuni atei e agnostici interessati al tema della pace.
Nelle tre precedenti edizioni del 1986, 1993 e 2002, Giovanni Paolo II aveva limitato invece i suoi inviti ai leader delle grandi religioni e ai rappresentanti di tutt ele confessioni cristiane Gli invitati che hanno accettato di partecipare all’incontro del 27 ottobre 2011, ha reso noto oggi il Pontificio Consiglio per la cultura, sono la professoressa Julia Kristeva, psicanalista, filosofa e scrittrice francese di origini bulgare che ha collaborato con Michel Foucault, Roland Barthes, Jacques Derrida e Philippe Sollers e si e’ sposata con quest’ultimo; il professor Remo Bodei, ordinario di Storia della filosofia all’Universita’ di Pisa, dopo essere stato a lungo alla Scuola Normale Superiore della stessa citta’; il professor Guillermo Hurtado, filosofo messicano membro dell’Instituto de Investigaciones Filosoficas dell’Universita’ di Mexico Unam; e il professor Walter Baier, l’economista austriaco che coordina la Rete "Transform!", un foro di ricerca europeo che raggruppa riviste e "think tanks" di sinistra. Baier e’ membro del Partito omunista Austriaco.

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