sabato 1 ottobre 2011

Il licenziamento di Jesús Colina (Andrea Bevilacqua)

Vaticaneide, licenziato il direttore di zenit
Il potere dei legionari


di Andrea Bevilacqua

Bufera all'interno di Zenit, una delle agenzie di stampa cattoliche più conosciute nel mondo e più stimate oltre il Tevere. Il direttore, il giornalista spagnolo, Jesús Colina, infatti, che ha fondato e diretto Zenit per 14 anni, è stato licenziato dal presidente del consiglio direttivo, il sacerdote legionario Óscar Náder. Il motivo sono proprio i legionari i quali, da un giorno con l'altro, hanno comunicato a Colina il licenziamento a motivo del fatto che Zenit non riusciva ad avere, a loro dire, una chiara identità. In realtà pare che il motivo risieda nella volontà dei legionari di guidare più direttamente contenuti e idee diffuse dalla stessa agenzia. Colina ha sempre avuto un rapporto difficile coi legionari, soprattutto in seguito al «caso Maciel», il sacerdote fondatore dei legionari che conduceva una doppia vita: prete, ma insieme padre di famiglia e molestatore di minorenni. Colina con «Aci Prensa» ha spiegato il suo rapporto coi legionari e ha raccontato che quanto accaduto è la fine di un percorso «di reciproca perdita di fiducia». Ha ricordato «la maniera in cui la Legione di Cristo occultò le informazioni su padre Marcial Maciel, cosa che, aggiunge «ha messo ha repentaglio la fiducia in quest'istituzione da parte del direttore dell'agenzia». Colina non ha nascosto il suo disappunto per il comportamento di coloro che, pur avendo riconosciuto di essere a conoscenza dei misfatti di Maciel, hanno continuato a «presentarlo come un esempio di vita» anche dopo il comunicato della Santa Sede del 2006. Non solo: queste stesse persone, ha aggiunto Colina, dopo le misure disciplinari adottate contro Maciel da parte del Vaticano hanno voluto mantenere il mito della sua santità, promuovendo all'interno della congregazione l'idea di una «punizione ingiusta da parte del Papa». Colina ha ricordato poi la richiesta al consiglio due anni fa di un'amministrazione separata (dall'istituto) poiché l'agenzia ha sempre vissuto con le donazioni dei suoi lettori e dunque era moralmente obbligata a rendere conto di ogni dollaro ricevuto. «Nonostante mi sia stato detto che si sarebbe presto fatto in questo modo», ha spiegato, «nella pratica non è mai accaduto nulla di simile». Non è mai facile per le agenzie cattoliche trovare la linea giusta che accontenti coloro che sono proprietari delle stesse agenzie (spesso istituti religiosi) e coloro che nelle agenzie lavorano e scrivono.

© Copyright Italia Oggi, 1° ottobre 2011 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Insomma questi invece di essere epurati e di ritirarsi a vita di meditazione, epurano gli altri...

no comment!

jacu