lunedì 10 ottobre 2011

Il Papa ai Certosini: La croce di Cristo è il punto fermo in mezzo ai mutamenti e agli sconvolgimenti del mondo

Parole molto intense al priore Dupont «I certosini un punto fermo. Come la Croce»

Serra San Bruno

Della visita pastorale in Calabria il momento spirituale più alto vissuto dal Santo Padre è stato dentro la Certosa dove nella chiesa conventuale, intitolata a San Bruno, ha recitato i Vespri con i monaci certosini e il priore Jacques Dupont.
Prima della solenne preghiera, alla quale hanno partecipato anche i vescovi emeriti della diocesi catanzarese Antonio Cantisani e Antonio Ciliberti, il Papa ha incontrato per pochi minuti alcuni novizi ai quali ha raccomandato di restare saldi nella fede.
A porgere il saluto al vescovo di Roma il priore della Certosa il quale con voce rotta dall'emozione ha affermato: «Benvenuto Santo Padre in questa piccola comunità di preghiera. La sua presenza tra noi è un evento di grazia che ci viene direttamente da Dio. Faremo tesoro dei suoi suggerimenti. Una cosa è certa, faremo di tutto per tenere accesa la lampada della preghiera.
Le rinnoviamo la nostra devozione e sottomissione filiale».
Nella sua omelia Benedetto XVI ha sottolineato: «Rendo grazie al Signore che mi ha condotto in questo luogo di fede e di preghiera. Nel rinnovare il mio saluto riconoscente a monsignor Vincenzo Bertolone arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mi rivolgo con grande affetto a questa comunità certosina, a ciascuno dei suoi membri a partire dal priore, padre Jacques Dupont, che ringrazio di cuore per le sue parole.
La croce di Cristo», ha aggiunto, «è il punto fermo in mezzo ai mutamenti e agli sconvolgimenti del mondo. La vita in una Certosa partecipa alla stabilità della croce che è quella di Dio, del suo amore fedele. Rimanendo saldamente uniti a Cristo, come tralci alla vite, anche voi fratelli certosini siete associati al suo mistero di salvezza come la Vergine Maria, che presso la croce stabat unita al figlio nella stessa oblazione d'amore. Così, come Maria è insieme con lei, anche voi siete inseriti profondamente nel mistero della Chiesa, sacramento d'unione degli uomini con Dio e tra di loro. In questo voi siete anche singolarmente vicini al mio ministero. Vegli dunque su di noi la madre santissima della Chiesa e il Santo Padre Bruno benedica sempre dal cielo la vostra comunità».(l.f.)

© Copyright Gazzetta del sud, 10 ottobre 2011

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Lucetta Scaraffia recensisce P :-)
Guarda guarda, il giornale degli industriali riporta le due campane.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201110/111009scaraffia.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

A leggere la recensione della Scaraffia l'indegno libello è peggiore di quanto immaginassi. Cosa si deve fare per essere privati dell'accredito e cacciati a pedate dalla sala stampa, aggredire fisicamente il Papa? Del Rio ne era stato privato per infinitamente meno.
Alessia

Raffaella ha detto...

Esatto!
R.

mariateresa ha detto...

infatti questo non l'ho mai capito.
Quale è i limite per essere cacciati dalla Sala Stampa?
Ha ragione Alessia.
O forse io ho avuto una vetero educazione e adesso certe cose sono normali, non ci si fa nemmeno caso. Ho un amico che me lo ripete ogni tanto, ma no, non è offensivo tale e tal altro, sei solo tu che sei sensibile, cosa vuoi che sia... guarda nel web cosa si legge e vedrai che certi articoli sono perfino affettuosi...
Insomma io non mi rassegno.Certe cose sono indegne e continuerò a dirlo.

Anonimo ha detto...

Quello che mi fa ribollire il sangue e che quell'individuo verrà invitato a un sacco di trasmissioni, a partire da quella di Fazio e potrà demolire il nostro Papa a suo piacimento, senza contraddittorio o, se va bene, senza un contraddittorio valido. Mi spiace, riesco a fare spallucce, sento un fortissimo senso di impotenza di fronte a spudorata malafede.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ripeto l'ultima frase che mi è riuscita tarocca :-)
Mi spiace, non riesco a fare spallucce, sento un fortissimo senso di impotenza di fronte a tanta spudorata malafede.
Alessia

mariateresa ha detto...

ma quale contraddittorio, Alessia. C'è un solo nome per definire le prestazioni di Fazio in televisione e qui non lo posso scrivere.

un passante ha detto...

ricordo una trasmissione di qualche anno fa in cui c'era il suddetto e anche padre Lombardi. Marco di qua...Marco di là...
In quell'ambiente alla fine si vogliono tutti bene, su. Quello a cui vogliono meno bene forse è proprio papa Ratzinger
PS. E' più facile siate cacciate voi dal web, se insistete con certe argomentazioni fuori dal coro:)

Anonimo ha detto...

Non mi riferivo alla trasmissione di Fazio :-)
Alessia

mariateresa ha detto...

padre Lombardi è un signore, per questo lì è quasi sprecato. Avrà 21 lauree ma non è cattivo. Lì ci vuole una carogna patentata.Uno che mette le puntine sulla poltrona mentre ti siedi. Oppure un gran ruffiano che sa prendere per le chiappe. Non faccio nomi.
Ma che la cattiveria e la ruffianeria siano virtù cristiane dubito fortemente.
cara Alessia dobbiamo farci il callo alla puzzoneria.Ma vedo che anche tu, come me, fai una gran fatica.