Papa: Sostenere militari impegnati per pace e soccorsi
"Solo il diritto non basta, in guerra percorrere cammino perdono"
Roma, 22 ott. (TMNews)
La Chiesa offre il suo sostegno agli eserciti impegnati a favore della pace e nel portare soccorsi.
Lo ha sottolineato Benedetto XVI lodando l'impegno dimostrato sul campo dagli ordinari militari riuniti in Vaticano per il sesto Corso internazionale. "Penso - ha detto - al soldato che soccorre le vittime dei terremoti e delle alluvioni, come pure i profughi, mettendo a disposizione dei più deboli il proprio coraggio e la propria competenza; al soldato impegnato a disinnescare mine, con personale rischio e pericolo, nelle zone che sono state teatro di guerra; al soldato che, nell'ambito delle missioni di pace, pattuglia città e territori affinchè i fratelli non si uccidano fra di loro".
Il Papa ha ricordato i "tanti uomini e donne in divisa pieni di fede in Gesù, che amano la verità, che vogliono promuovere la pace e si impegnano da veri discepoli di Cristo a servire la propria Nazione favorendo la promozione dei fondamentali diritti umani dei popoli". Ed è necessaria "una fattiva collaborazione" della Chiesa con le organizzazioni umanitarie per sviluppare "feconde energie volte ad alleviare le asprezze dei conflitti".
"E' sotto gli occhi di tutti - ha detto il Papa - come nelle devastanti lacerazioni prodotte dalle guerre, la dignità umana venga spesso oltraggiata e la pace sconvolta". Ma "la sola dinamica del diritto non basta a ristabilire l'equilibrio perduto; bisogna percorrere il cammino della riconciliazione e del perdono". "La giustizia umana è sempre fragile e imperfetta, esposta com'è ai limiti e agli egoismi personali e di gruppo, essa va esercitata e in certo senso completata con il perdono che risana le ferite e ristabilisce in profondità i rapporti umani turbati".
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