Messaggio del Papa per i 50 anni di Adveniat: l'impegno sociale dei cristiani sia aperto anche alla dimensione spirituale
L’impegno sociale non resti solo a livello materiale ma sia rivolto anche alle necessità spirituali dell’uomo: è quanto afferma il Papa nel suo messaggio al vescovo di Essen, mons. Franz-Josef Overbeck, in occasione dei 50 anni di Adveniat, l’iniziativa di solidarietà promossa dalla Conferenza episcopale tedesca in favore delle popolazioni dell’America Latina e dei Caraibi. Ce ne parla Sergio Centofanti.
La storia di Adveniat ha le sue radici nel periodo che segue la fine della seconda guerra mondiale. La Germania sconfitta è un Paese distrutto. Le comunità cattoliche tedesche lanciano un grido d’aiuto al mondo. A rispondere con particolare generosità furono i Paesi latinoamericani che inviarono in Germania migliaia di pacchi con vestiti, generi alimentari, medicine. Nel 1961 la situazione si rovescia. I vescovi tedeschi promuovono un’iniziativa di solidarietà che chiamano Adveniat. E non dimenticano gli aiuti ricevuti dopo la guerra. Così indirizzano la solidarietà ai Paesi latinoamericani e dei Caraibi.
Il Papa esprime il suo apprezzamento per questi 50 anni di attività di Adveniat, parola latina che si riferisce alla preghiera del Padre nostro: “Venga il tuo regno”. “Il regno di Dio – afferma - è iniziato tra di noi con l’Incarnazione di Gesù Cristo” e “i cristiani sono chiamati a collaborare all’edificazione di questo regno” per “far risplendere sempre più il volto di Cristo” nel mondo e partecipare allo sviluppo di una società in cui si vive in giustizia e pace.
Benedetto XVI sottolinea la dimensione spirituale della costruzione del regno di Dio. Infatti, nel “Padre Nostro Cristo ci insegna a pregare per l’avvento del regno”: “noi non possiamo semplicemente ‘farlo”, perché il regno di Dio è sostanzialmente un dono. Il regno di Dio e l’opera di Cristo sono tutt’uno. Esso si sviluppa dove, con l’annuncio della Buona Novella e con la celebrazione dei sacramenti, avviene l’incontro con Lui, il Salvatore e il Redentore dell’umanità. Egli stesso è la fonte della pace e dispensatore della salvezza”.
Cristo – sottolinea il Papa – “fa sì che il nostro impegno sociale non rimanga soltanto materiale, esteriore e vuoto, ma lo ricolma dall’interno con spirito e vita”. Per questo – conclude – ogni iniziativa sociale e di solidarietà “si rivolga sempre all’uomo nel suo insieme, guardando alle sue necessita naturali e soprannaturali. Allora veramente il regno di Dio crescerà tra di noi”.
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