lunedì 10 ottobre 2011

Si moltiplicano i pamphlet contro Benedetto XVI. Svidercoschi: il Papa torni ad essere il giovane teologo Ratzinger (Ansa). Da non credere!

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

CONCILIO:SVIDERCOSCHI,PAPA TORNI A GIOVANE TEOLOGO RATZINGER
'VATICANO II INCOMPIUTO E NON TRASMESSO A GIOVANI GENERAZIONI'


(ANSA) - ROMA, 10 OTT

''Non solo denunciare, non solo formulare un atto di accusa, ma anche esprimere un 'atto d'amore
verso la Chiesa di un cristiano che, come tanti credenti e non, si augura l'inizio di una grande riforma e un ritorno a quella rivoluzione, lasciata a meta', del Concilio Vaticano II''.
E' l'intento di Gianfranco Svidercoschi, vaticanista, biografo di Giovanni Paolo II ed ex direttore dell'Osservatore romano, espresso nel pamphlet ''Mal di Chiesa. - Dubbi e speranze di un cristiano in crisi'', postfato da Adriano Sofri. (edizioni The Cooper Files, 166 pagine, 11 euro).
La Chiesa di Benedetto XVI per Svidercoschi e' una Chiesa in crisi, e lo e' sostanzialmente a causa del non compimento del Concilio Vaticano II.
Lo scandalo dei preti pedofili e l'abbandono di tanti cristiani a suo avviso sono emergenze del
pontificato ratzingeriano, le cui radici vengono pero' da lontano. A giudizio dell'autore si puo' parlare di una crisi spirituale, per lo scadimento della vita di fede e della morale; di una crisi istituzionale, che chiama in causa gli episcopati e la Curia romana; di una crisi nei rapporti con la modernita' e la cultura laica. Benedetto XVI - di cui Svidercoschi analizza alcune decisioni e azioni, come la gestione dello scandalo dei preti pedofili, la liberalizzazione della messa in latino e il discorso di Ratisbona - dovrebbe ritornare a Joseph Ratzinger, giovane teologo del Concilio, e portare a compimento quel grande evento ecclesiale, oggi non completamente applicato e non insegnato alle nuove generazioni? Sembra questa la prospettiva suggerita dal libro.
Nella postfazione Sofri, dopo aver rilevato che la Chiesa di Benedetto XVI ''non offre, mi pare, a un non credente, l'emozione e il senso di partecipazione che furono del papato di Giovanni XXXIII e del Concilio'', attribuisce il ''malessere del cuore'' di Svidercoschi cristiano in crisi alla ''durezza del cuore'' della Chiesa, vittima di una ''distanza tra verita' e carita'''.

© Copyright (ANSA)

Leggo sconcertata:

Lo scandalo dei preti pedofili e l'abbandono di tanti cristiani a suo avviso sono emergenze del
pontificato ratzingeriano, le cui radici vengono pero' da lontano...

Enno', caro Svidercoschi, enno'!
Benedetto XVI si e' trovato a gestire una crisi nata sotto ben altri Pontificati ed amplificata dall'emanazione di quel codice di diritto canonico (1983) che ha causato una lacuna indescrivibile nelle competenze in materia di abusi
.
R.

36 commenti:

anonimo della boemia ha detto...

svidercoschi!
fra la fine del concilio vaticano e il papato di b-xvi sono passati non quattro ma quarant'anni!
in mezzo ci sono stati altri tre papi e le critiche escono solo nel 2011 quando si deve attaccare un uomo buono e giusto?

un passante ha detto...

sono un non credente a cui il papato di Benedetto XVI offre moltissimo

Fabiola ha detto...

Quello che non gli perdonano è, ad un certo punto, di aver amato la Chiesa cioè la verità più delle proprie opinioni(anche teologiche)su di essa. (Opinioni che credono concordare con le loro.) Cosa che lo avrebbe ridotto ad un Kueng qualunque.
E affidare a Sofri una postfazione sull'argomento dice molto sulle intenzioni di tutta l'operazione.

sonny ha detto...

Forza SviderPoliti, anche questa è colpa del tedesco, o no?

http://www.sceltesostenibili.it/notizie/agi-polonia-la-sorpresa-degli-anticlericali-di-palikot-terzi-1.43932

Le colpe di SuperRatzy:

-buco dell'ozono
-desertificazione
-scioglimento dei ghiacciai
-mucca pazza, aviaria, afta suina, aids, lebbra, ebola, vaiolo, peste bubbonica.
-sofisticazioni alimentari
-mancata raccolta differenziata
-mafia,camorra,ndrangheta, anonima sarda, sacra corona unita.

-mancata applicazione del CVI e CVII e grosse manchevolezze per l'applicazione del concilio di Nicea e di Trento.

- varie ed eventuali.

Anonimo ha detto...

Tutti questi libri, che pochissimi leggono, servono a far campagna elettorale. Così si moltiplicano le presentazioni e le recensioni che servono a mobilitare l'opinione pubblica contro questo papa e un eventuale successore che non può più essere così antimodernista.Tanto basta una citazione per impiccare chicchessia. I giornalisti sono così tanti che qualcuno pronto a far grancassa si trova a bizeffe. Eufemia

Andrea ha detto...

Il "malessere del cuore" del giornalista (non è stato direttore dell' "Osservatore") è lo stesso di molto Clero settantenne: abbiamo fatto per decenni "come se fosse nata una Nuova Chiesa, finalmente libera dal Dogma", e il nostro vecchio amico Ratzinger (esperto "progressista" al Concilio) ci tira fuori la Messa di sempre e l'autorità pontificia sulla Chiesa e sul mondo?
Vogliamo rivederlo in giacca e cravatta!

raffaele ibba ha detto...

Scusino l'ignoranza ... ma chi picchio è il signor Svidercoschi? e che cosa fa nella vita per mangiare?

ciao
r

gemma ha detto...

caro papa Benedetto spero che la storia gli dia ragione su tante cose. Oggi la grossa coalizione pare tutta contro di lui. Ma possibile che ciascuno non possa lodare il suo grande papa di cui non riesce a fare a meno senza caricare le spalle di un'altro e i sentimenti di chi lo ama?
Perchè non disse a suo tempo direttamente a Giovanni Paolo II di liberarsi di quel teologo, visto che non era più il giovane Ratzinger, magari scrivendoci su un bel libro con prefazione di Eco e postfazione di Scalfari, vista l'ostinazione del Papa a tenerselo lì? Magari oggi certe responsabilità non potrebbero essere gettate tutte sulle sue spalle, e anche noi non saremmo costrette a leggerci queste chicche del cuore

mariateresa ha detto...

beh, ammette che i problemi vengono da lontano, dice l'ANSA.
Presentato così sembra un libro poverino, perchè rifugiarsi sempre nel Concilio è un luogo comune così comune che ha la ruggine.
Chi ha letto il libro mi ha detto però che Svidercoschi parla anche delle bombe a grappolo che gli sono state lanciate dai media in una convergenza di fetentoni mai verificatasi. Questo l'ANSA non lo dice. E infatti Sofri non era d'accordo su questo e lo ha scritto nella postfazione.
Quanto a non toccare GPII siamo all'infantilismo del conflitto di interessi, visto che lui ne è il biografo.
Diciamo la verità : stare dalla parte di Benedetto è più difficle perchè non gliene risparmiano una e professarsi cattolici è più facile invece quando tutti i media vanno in erboristeria per comprare l'incenso.
Non è una cosa nuova nella storia della Chiesa.
I problemi c'erano da molto prima, Signor Svidercoschi e prima o poi qualcuno squadernerà tutto il pregresso che lei e tanti colleghi non avete saputo né voluto vedere.

mariateresa ha detto...

ecco, sono d'accordo con Eufemia.Si insapona un preconclave, è la mia stessa impressione anche se mi fa schifo scriverlo.
Sono sicura che lo Spirito Santo se ne infischia e tutto questo armeggiare l'ho già visto fare per GPII molto molto tempo prima. Il povero Zizola scrisse un libro al proposito 7 anni prima della morte di GPII dove non ne imbroccò una che una.
Smetto con questo argomento perchè divento idrofoba e neanche vaccinarmi servirebbe.

Raffaella ha detto...

Cio' che lascia stupiti non e' tanto il moltiplicarsi delle critiche (quelle peggiori sono quelle che vengono da cattolici o presunti tali), ma il silenzio di chi potrebbe dire una parola ed invece tace.
Sembra che i notabili del cattolicesimo in concerto con la gerarchia abbiano deciso di voltare le spalle a Benedetto.
Attenzione, pero', miei cari: chi la fa l'aspetti e non e' detto che in un futuro lontano i fedeli semplici non possano ripagare tutti con la stessa moneta.
Mariateresa, come sempre, ha individuato il punto quando scrive:

"I problemi c'erano da molto prima, Signor Svidercoschi e prima o poi qualcuno squadernerà tutto il pregresso che lei e tanti colleghi non avete saputo né voluto vedere".

Finora in tanti, soprattutto semplici fedeli disinteressati, hanno in tutti i modi tentato di mostrare la verita' dei fatti e cioe' il bene fatto da Benedetto XVI.
Se pero' si insiste ad attribuire a Ratzinger colpe non sue, quando il pregresso uscira', difficilmente si trovera' sui blog qualcuno disposto ad alzare mouse e tastiera a difesa di qualcuno che non sia Benedetto XVI.
Occhio, quindi!
R.

un passante ha detto...

questo signore però, scusate, non è Kung nè Eco nè Politi, ma un'autorevole scrittore di casa in ambiente Vaticano. A me mi cacciano a calci nel didietro se mi permetto certe considerazioni su chi mi ospita coi tappeti rossi nell'ambiente in cui lavoro , soprattutto se strizzano l'occhio ai suoi nemici
Kung è roba da ridere al riguardo, perchè un fondo di stima per l'ex collega Ratzinger gli è rimasto. E la capacità di comunicare ed emozionare...ma basta co stè palle! Pure Riina è un comunicatore ed emoziona tanti picciotti in Sicilia
Poi, qualcuno che si decide a leggerlo stò libro bisogna che ci sia, perchè sapete anche voi quanto siano infide a volte le notizie riportate dalle agenzie.
Certo che se dicono il vero...

Raffaella ha detto...

Il punto pero', caro Passante, e': interessa a qualcuno in Vaticano che il Papa venga preso a calci?
Non credo proprio...
Se cosi' fosse ci saremmo risparmiati tante amarezze.
La mia corda personale pero' e' sul punto di fare crac!
R.

Anonimo ha detto...

Ognuno di questi pifferi di montagna ha un conto aperto con il "giovane Ratzinger" post Concilium, colpevole, lui la mente più acuta e brillante, di aver amato più la Chiesa delle teorie protestanti e eretiche senza le quali queste sclerotiche cariatidi sessantottine pseudo cattoliche sarebbero zero.
Alessia

Andrea ha detto...

Il problema, caro "passante", è che l'ambiente vaticano (ma ancor più quello delle Diocesi) comprende uno spazio di continuità e realismo ("ermeneutica della continuità"), tendenzialmente laicale, e uno spazio di "nostalgia per la Chiesa New Age", tendenzialmente clericale.

Questo secondo ambito tira fuori ciò che realmente pensa perché non ha più tempo: tutti i personaggi principali sono settantenni, cioè avevano vent'anni nel '60.

nonno ha detto...

riguardo all'insaponamento preconclave, varrebbe la pena ricordare che parecchi che ci tramarono su restarono per così dire "insaponati", prima di potervi assistere
Comunque, tenetevi pronti, le colpe del passato sono tutte sue ma anche il futuro successore potrebbe essere fortunato e trovare analisti vaticani che imputano al suo lascito tutte le colpe del presente e del futuro. Ratzinger è sicuramente uno di quei papi comodi ai predecessori, agli eventuali successori e tutto sommato alla chiesa intera, tanto paga lui.
In quanto alle biografie, mi piacciono sempre di più quelle non autorizzate
Comunque, ha ragione passante, meglio leggere direttamente prima, anche se dall'autore una gran simpatia per Benedetto non l'ho mai percepita

un passante ha detto...

Svidercoschi sessantottino filo protestante???? Non mi pare proprio, vista la sua ammirazione per Wojtyla...

Anonimo ha detto...

Ma passante, parla come Kueng quando chiede al Papa di tornare alle idee del giovane Ratzinger, quello che insegnava a Tubinga.
Svidercoshi è un giornalista di origine polacca, quindi non deve stupire il suo affetto per Wojtyla.
Alessia

gemma ha detto...

magari alla fine ci si deve scusare con Socci, che di "amici" interni (di quelli da cui mi guardi Iddio, che dai nemici ci penso io) se ne intende

un passante ha detto...

ma affetto per cosa alessia, se come dite voi la pensa come Kung che anche a Wojtyla ha dato del fallito?
E attenzione, perchè se Ratzinger facesse il giovane teologo che era, probabilmente una parte del pontificato woitiliano potrebbe venire sconfessata. Forse questi signori presi dall'eccesso dello zelo della critica non se ne rendono conto di questo.

DANTE PASTORELLI ha detto...

L'accusa di mancanza di carità e di non aver saputo gestire i casi di pedofilia, è ridicola, oltre che frutto di malizia. Semmai Benedetto XVI pecca di eccessiva pazienza e lentezza nel ripulir la Chiesa da vescovi e cardinali ribelli ed eterodossi.

nonno ha detto...

tutto stò entusiasmo del Sofri di turno per Giovanni XXIII..Ma mica l'ha abolita la sedia gestatoria e la tiara di pietre preziose, portava anche lui il saturno, la stola di ermellino e le scarpe rosse e in quanto al latino...
Tutto ciò che è avvenuto con l'immediato post Concilio è stato opera di Paolo VI, nel bene e nel male. E poi è arrivato il lungo pontificato di Giovanni Paolo II, che a questi signori scrittori andava benissimo. Che gli è preso ora a tutti quanti, con tutti stì libri critici che escono in contemporanea dopo il viaggio in Germania (che forse nelle previsioni doveva essere un flop...)
Povero Benedetto, a volte ho l'impressione che lo stiano lavorando ai fianchi, dall'interno e dall'esterno, senza nessuna misericordia (di cui però si riempiono la bocca ad ogni rigo che scrivono)

Anonimo ha detto...

Svidercoschi, essendo un polacco, dovrebbe passare dall'attuale cardinale di Cracovia, già segretario di Karol Wojtila, e farsi spiegare da lui i tanti silenzi di un quarto di secolo.
Svidercoschi, nessno sogna di tornare alla Chiesa post Conciliare di Montini, (per fortuna ci fu la voce di karol) e all'amletico dubbio del papa bresciano: Se il concilio fosse stato la primavera o l'inizo di un lungo inverno per la Chiesa e l'umanità.

Dopo tanti anni, e oltre la metà della mia vita che ha visto gli scempi dottrinali compiuti ( e haimè anche artistici) penso che quei profeti di sventura di cui parlò papa Giovanni XXIII, e che mise a tacere , quei profeti di sventura non avevano tanto torto. Non per il merito del Concilio , ma per quello che taluni vescovi ebbero a fare e a coprire e a distruggere e seppellire in nome di un Santo Concilio .( fu così come disse un buon e semplice sacerdote dalla tonaca consumata che mandammo in ferie lo Spirito Santo dalla Chiesa, e quando lo Spirito ribussò ai nostri cuori lo prendemmo come la voce del"mondo")

Anonimo ha detto...

Già la misericordia e il rispetto per un sacerdote venerando e buono come Papa Benedetto sono davvero assenti.
Alessia

mariateresa ha detto...

sono d'accordo con il nonno.
Anche il viaggio in Germania ha un suo peso.
Doveva essere messo a testa in giù. Doveva parlare a un parlamento vuoto del tutto con l'unica presenza della donna delle pulizie.
Doveva celebrare le messe con l'unica presenza di qualche gatto giusto per fargli piacere.
Invece ciccia.
Allora dagli sotto con la delusione dei protestanti e la mancata riabilitazione di Lutero.
Eh sì.
Come si fa ad andare avanti senza riabilitare Lutero? Tutti i giorni la stampa tedesca lo ricorda: ma sarà oggi che levano la scomunica a Lutero?
Ma vaffa.

Raffaella ha detto...

:-)))))))))))))))))
R.

laura ha detto...

Questo sarebbe un illustre vaticanista!?
meglio che cambi mestiere, prima che combin ulteriori disastri mediatici, anche perché è abbastanza noto e potrebbe trovare diverse persone disposte a credergli

Anonimo ha detto...

Il tentativo finale di abbattimento del Santo Padre sembra in effetti piuttosto evidente. Almeno tre i moventi del disegno criminoso: il rischio di emersione delle responsabilità morali, dottrinali e personali a seguito della sempre più profonda lotta del Papa contro pedofilia e corruzione; l'improvvisa accelerazione del processo di riconciliazione con i lefebvriani; l'effetto Germania gustosamente ricordato dal Nonno e da Mariateresa.
Non so dire quanto questo estremo tentativo di affondamento del Pontefice sia segno di (bruta) forza o di patetica debolezza. Molto dipende dalle reali dimensioni del sostegno della gerarchia. Se e fino a che punto certi silenzi vadano interpretati come condivisione dell'intento demolitorio o come normale sdegnata reazione a un disegno miseramente destinato a fallire.
Di certo importante e forse decisiva è la nostra preghiera per Benedetto.
Alberto

Anonimo ha detto...

Il Nonno cita il viaggio in Germania e questo non è un aspetto da sottovalutare secondo me.
Forse sul serio si pensava al flop colossale.
mp

Titta ha detto...

Sono dei poveretti... non si capacitano dei consensi e delle folle che accolgono BXVI... in più, cercano qualche spiccio da guadagnare... sono pietosi

gemma ha detto...

almeno la nostra preghiera non manca, ma certo che senza vedere sempre nel Papa un calimero perseguitato, una specie di accerchiamento in contemporanea è ormai evidente, e non mi pare certo opera delle lobby del profilattico e del contraccettivo stavolta. E forse la questione dei lefebvriani gioca un ruolo non indifferente. Manca solo il pamphlet allineato del segretario personale e poi siamo al completo
Comunque, il libro va letto per intero, ha ragione passante. Magari lo prendo e poi lo faccio leggere a lui :)

Fabiola ha detto...

Scusate se insisto ma è la mia consolazione, in questi giorni.
Intanto, con Scola, Benedetto è arrivato a Milano. Finalmente.
Dalla prima lettera alla diocesi del cardinale Scola per l'anno pastorale in vista dell'Incontro mondiale delle famiglie (uscirà giovedì 13 ottobre): "La persona, la testimonianza e il magistero di Benedetto XVI, in quanto Successore di Pietro, rafforzeranno in noi la convinzione che la fede è ragionevole anche nell'odierno contesto socio culturale perchè propone alla libertà il compimento dell'uomo. Dobbiamo però riconoscere che spesso non siamo consapevoli dell'importanza del ministero del Papa. In una società complessa cone la nostra è molto facile ridurre il suo autorevole Magistero ad una opinione tra le altre. Sarà per questo di decisiva importanza che regolarmente...si prenda coscienza personale e comunitaria degli insegnamenti del Santo Padre, soprattutto in materia di famiglia, festa e lavoro."
La lettera è indirizzata ai fedeli della Chiesa ambrosiana che sembra, infine, diventata, almeno nel suo capo, parte della Chiesa Universale. A me sembra proprio una bella notizia.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ad esser vaticanisti non ci vuol molto. Ma Sviderscoschi è stato direttore dell'OR, è questo è grave: chi l'ha voluto?

Andrea ha detto...

Non è stato direttore, caro Dante (lo dicevo già ieri): si tratta di una svista/forzatura del giornalista dell'ANSA.

gemma ha detto...

certo che dando un'occhiata in giro, vari siti laicisti se la godono coi libri di Politi (e passi...), Svidercoschi e Mogavero. Magari non era proprio l'intento di qualcuno dei tre, ma comunque grazie, come avremmo fatto senza...
In quanto alla crisi di qualcuno, se posso permettermi forse c'era un eccessivo innamoramento per chi lo ha preceduto, difficilmente colmabile da chiunque. E' talmente evidente....dagli scritti monotematici di qualcuno, alle fette di mortadella sugli occhi e al cappuccio che prima chiudevano occhi e penna di altri per liberarli quando è un altro il Papa che si deve analizzare.
Mogavero ha scritto pure la prefazione al libro di Galeazzi e Pinottti Wojtyla segreto parlandone come di un omaggio. Non mi pare che nel libro ci siano solo frutti canditi, ma tant'è, ciascuno vede solo quel che vuol vedere
Analizzino un pò anche se stessi, che magari serve pure quello, prima di prendersela con chi ha la colpa di non essere il loro amato bene e di attribuire solo a chi guida la chiesa crisi che riguardano l'elaborazione del proprio lutto

Raffaella ha detto...

Gia', i tre libri sono citati nei siti piu' disparati (basta fare una ricerca su google) e tutti gongolano per l'attacco al Papa dall'interno, dall'esterno e dai fianchi.
Da Politi ce lo si poteva aspettare, ma non da altri...
Peccato...supereremo anche questa ma tutti questi ostacoli sono come gli attacchi di tonsillite: ogni ricaduta lascia un segno e le cicatrici cominciano ad essere troppe (oltre che visibili).
R.