giovedì 17 marzo 2011

Germania, grande fiducia nel Papa. I sondaggi: molto apprezzato anche dai non credenti. Proprio il favore di cui gode il Papa fra i Tedeschi ha "frenato" la caduta della fiducia nella chiesa tedesca (Galli)

Germania, grande fiducia nel Papa

I sondaggi: molto apprezzato anche dai non credenti

Più di 14mila firme «Pro Ecclesia» consegnate alla plenaria dei vescovi tedeschi
Cresce l’attesa in vista del viaggio di settembre


DI ANDREA GALLI

Zollitsch con il logo della visita del Papa (Epa)

Più di 14 mila firme. Tante ne conta la petizione Pro Ecclesia che ieri è stata consegnata ai vescovi tedeschi riuniti in Assemblea plenaria a Paderborn. La petizione è una risposta a un altro documento che ha fatto rumore in Germania nelle ultime settimane, ossia Chiesa 2011. Un necessario risveglio, lanciato da alcuni esponenti politici della Cdu, i cristiano-democratici, sottoscritto poi da circa 300 teologi. Un memorandum che ripropone istanze note e discutibili di un certo mondo ecclesiale: abolizione del celibato sacerdotale, superamento di una morale dogmatica, apertura pastorale a omosessuali e divorziati risposati, maggiore libertà liturgica, ecc. E che, nei giorni scorsi, l’arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, presidente dei vescovi tedeschi, aveva definito «non utile», soprattutto se presentato «sotto forma di elenchi di mancanze cui occorre porre immediatamente rimedio».
I promotori di Pro Ecclesia, ricevuti ieri dal segretario della Conferenza episcopale tedesca, il gesuita Hans Lan­gendörfer, denunciano i «danni » e la «confusione» provocati da Chiesa 2011 , e chiedono ai propri pastori, fra le altre cose, di «opporsi con fermezza» a spinte contrarie al Magistero, di difendere il valore del celibato sacerdotale e di assicurare nei Seminari e nelle facoltà teologiche un insegnamento aderente alla dottrina della fede cattolica. La petizione vede tra i primi firmatari lo storico Michael Hesemann, il giornalista del settimanale Der Spiegel Matthias Matussek, la saggista Gabriele Kuby e un esponente della Cdu, Alois Graf. Tra le personalità ecclesiali che hanno appoggiato l’iniziativa figurano, invece, il vescovo di Fulda, Heinz Josef Algermissen, i cardinali Joachim Meisner e Walter Brandmüller. Al caso Pro-Ecclesia si è aggiunta una notizia pubblicata dal settimanale Die Zeit nel numero in edicola oggi, in un allegato speciale dal titolo Cristo & il mondo .

Secondo il «Barometro della fiducia 2011», elaborato dall’istituto demoscopico Forsa, quasi un terzo dei tedeschi (29%) dichiara di avere «grande fiducia» in Benedetto XVI. Quello che Die Zeit sottolinea – giudicandolo «sotto diversi aspetti sorprendente» – è che il numero di tedeschi che esprimono fiducia nel Papa è di gran lunga superiore a quello quanti la esprimono nei confronti, per esempio, di manager (12%) o partiti politici (18%). Anche fra i cattolici tedeschi, il 50% giudica Benedetto XVI «altamente credibile », contro un 21% che esprime lo stesso giudizio nei confronti della Chiesa come istituzione.

Ovvero, sintetizza Die Zeit, Benedetto XVI risulta più «apprezzato » sia fra i credenti che non credenti di quanto non risulti la Chiesa istituzione.

Il che contraddice la rappresentazione di un rapporto problematico fra Joseph Ratzinger e il suo Paese veicolata da molti media, tedeschi e non solo.

Anzi, per Joachim Koschnicke, direttore delle ricerche demo­scopiche di Forsa, sarebbe stato proprio questo diffuso favore di cui gode Benedetto XVI a «frenare» la caduta del grado di fiducia verso la Chiesa tedesca, coinvolta in gravi scandali lo scorso anno.

Una nota che fa ben sperare anche per il viaggio che Ratzinger compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi, di cui i vescovi hanno discusso a Paderborn lunedì scorso. Mentre ieri gli stessi presuli si sono potuti dedicare a uno degli ambiti a loro più cari: l’ecumenismo. Con una giornata di studi sulla situazione del dialogo interconfessionale in Germania – come riflessione teologica e iniziative pastorali – e sul cammino da seguire in vista delle commemorazioni del quinto centenario della Riforma protestante, previste per il 2017.

© Copyright Avvenire, 17 marzo 2011

Pappappero :-)
R.

5 commenti:

mariateresa ha detto...

mi fa tutto un enorme piacere. Durante il 2010 la stampa tedesca, al mio occhio, sembrava idrofoba verso papa Benedetto.
Una cosa che metteva lo struggimento di stomaco.
Forse è scattato l'effetto inglese, quando, in previsione della visita del Pap,a fu scaricato tanto di quel buano che la puzza divenne insostenibile anche per gli stessi scaricatori.
Cioè si esagerò.
Che nonostante tutto questo ci sia questo risultato in Germania mi lascia stupita felicemente o felice stupitamente. Fate voi.
Quello che non mi rende felice affatto è lo stato della Chiesa tedesca.

Anonimo ha detto...

Attendiamo un articolo in proposito di Melloni sul Corsera e di Politi!


Jacu

Anonimo ha detto...

zumzumzumzumzum!
Sono tanto, tanto contenta!
Alessia

laura ha detto...

Nion c'era dubbio che il Grande Ratzinger Benedetto conquistasse il loro cuore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

euge ha detto...

Chissà cosa ne penserà il vecchio ed astioso Kung!!!!!!!!!!!


hahahahahahaha

GRANDE BENEDETTO XVI