sabato 26 marzo 2011

Il Papa: il consumismo rischia di rubarci il riposo domenicale. Benedetto ricorda il grande amore di Wojtyla per il mondo del lavoro (Izzo)

PAPA: CONSUMISMO RISCHIA DI RUBARCI IL RIPOSO DOMENICALE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mar.

"Purtroppo nelle nostre societa' il ritmo del consumo rischia di rubarci anche il senso della festa e della Domenica come giorno del Signore e della comunita'". Lo ha denunciato Benedetto XVI nel discorso alla diocesi di Terni, rappresentata oggi in Vaticano da 8 mila pellegrini guidati dal vescovo Vincenzo Pagli che nel suo saluto al Papa aveva voluto accennare pure al problema del lavoro nella Domenica. Il lavoro, ha risposto Ratzinger, "e' importante comprenderlo in questa prospettiva cristiana. Spesso, invece, viene visto solo come strumento di guadagno, se non addirittura, in varie situazioni nel mondo, come mezzo di sfruttamento e quindi di offesa alla stessa dignita' della persona".

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WOJTYLA: PAPA RICORDA IL SUO GRANDE AMORE PER IL MONDO DEL LAVORO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mar.

Nel trentesimo anniversario della visita di Giovanni Paolo II a Terni, che a poco piu' di un mese dalla sua beatificazione ha portato in Vaticano 8 mila fedeli della diocesi guidati dal vescovo Vincenzo Paglia, Benedetto XVI ha voluto ricordare Papa Wojtyla "in maniera speciale per l'amore che mostro' per il mondo del lavoro".
"Quasi lo sentiamo - ha detto - ripetere le prime parole che pronuncio' appena giunto a Terni" per affermare che lo "scopo precipuo di questa visita, che si svolge nel giorno di San Giuseppe e' di portare una parola di incoraggiamento a tutti lavoratori ed esprimere loro la mia solidarieta', la mia amicizia e il mio affetto".
"Faccio miei - ha assicurato Papa Ratzinger - questi sentimenti, e di cuore abbraccio tutti voi e le vostre famiglie".
"Nel giorno della mia elezione - ha ricordato ancora il Pontefice tedesco - mi sono presentato anch'io come un 'umile lavoratore nella vigna del Signore', ed oggi, assieme a voi, vorrei ricordare tutti i lavoratori e affidarli alla protezione di san Giuseppe". "L'evangelista Matteo - ha poi concluso Papa Ratzinger - ricorda che la gente parlava di Gesu' come del 'figlio del falegname' e Giovanni Paolo II a Terni parlo' del 'Vangelo del lavoro', affermando che era 'scritto soprattutto dal fatto che il Figlio di Dio, diventando uomo, ha lavorato con le proprie mani. Anzi, il suo lavoro, che e' stato un vero lavoro fisico, ha occupato la maggior parte della sua vita su questa terra, ed e' cosi' entrato nell'opera della redenzione dell'uomo e del mondo".

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1 commento:

laura ha detto...

Secondo me tiene questa maglia da football per l'estate.