giovedì 3 marzo 2011

Papa Benedetto ha dichiarato inequivocabilmente che il popolo ebraico non era - e quindi non è - responsabile della morte di Gesù (Thompson)

Clicca qui per leggere l'articolo. Qui una traduzione.

18 commenti:

Loto ha detto...

Forza! Coraggio! Si faccia avanti chi non è d'accordo.

Caterina63 ha detto...

Sarebbe AUSPICABILE, ora.... che i tanti VATICANISTI in giro per il web, pronti a lanciare anatemi contro il mondo Tradizionale....siano altrettanto solleciti per spiegare a questi MEDIA e titoloni di giornali che la notizia, buttata così facendola apparire come una RISCRITTURA (dice Repubblica, sic!) dei Vangeli... è il solito FALSO....e la solita MANIPOLAZIONE alle parole del Papa...

la questione del "deicidio" fu già chiarita AL CONCILIO DI TRENTO....

598 La Chiesa, nel magistero della sua fede e nella testimonianza dei suoi santi, non ha mai dimenticato che « ogni singolo peccatore è realmente causa e strumento delle [...] sofferenze » del divino Redentore. (434) Tenendo conto del fatto che i nostri peccati offendono Cristo stesso, (435) la Chiesa non esita ad imputare ai cristiani la responsabilità più grave nel supplizio di Gesù, responsabilità che troppo spesso essi hanno fatto ricadere unicamente sugli Ebrei:

« È chiaro che più gravemente colpevoli sono coloro che più spesso ricadono nel peccato. Se infatti le nostre colpe hanno condotto Cristo al supplizio della croce, coloro che si immergono nell'iniquità crocifiggono nuovamente, per quanto sta in loro, il Figlio di Dio e lo scherniscono con un delitto ben più grave in loro che non negli Ebrei. Questi infatti – afferma san Paolo – se lo avessero conosciuto, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria (1 Cor 2,8). Noi cristiani, invece, pur confessando di conoscerlo, di fatto lo rinneghiamo con le nostre opere e leviamo contro di lui le nostre mani violente e peccatrici ». (436)..........

..........

Queste parole del Catechismo Cattolico CHE RICHIAMANO L'ESPRESSIONE USATA DALLO STESSO CONCILIO DI TRENTO.. .ci rammentano la storia del nostro passato...passato in cui la Chiesa ha dovuto, pian piano, camminare con gli uomini di ogni tempo nel bene come nel male, nella buona e nella cattiva sorte.....

Si legge spesso in particolare il cosiddetto "deicidio" ( cioè solo gli ebrei sarebbero responsabili della morte di Cristo ).
Qui si confondono le opinioni di certi teologi con la dottrina autentica della Chiesa.
La dottrina della Chiesa ha sempre detto che Gesù è stato ucciso dai nostri peccati: vedi catechismo di Trento


^__^

Anonimo ha detto...

Permettimi, Raffaella, una punta di polemica ironica: incredibile come una considerazione in una certa direzione in un libro del Papa venga accolta con tanto giubilo, entusiasmo e prontezza più di un documento vincolante.

Adesso è chiaro perché questo Papa non è tanto amato da tanta stampa: non dice e non fa quello che loro vogliono sentirlo dire e vederlo fare.

Jacu

Raffaella ha detto...

:-)
R.

Caterina63 ha detto...

Studiamo ancora il Concilio di Trento.... Benedetto XVI non fa altro che ripartire da li... ^__^

GESU' E' STATO UCCISO DAI NOSTRI PECCATI

Scrive il Catechismo di Trento(1546): " In Gesù Cristo Nostro Signore si verificò questo di speciale: che morì quando volle morire e sostenne una morte non già provocata dalla violenza altrui, ma una morte volontaria, di cui aveva egli stesso fissato il luogo e il tempo. Aveva scritto infatti Isaia: è
stato sacrificato perché lo ha voluto ( Isa LIII,7 ).

E il Signore stesso disse di sé prima della passione: Io do la mia vita per riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie; ma io la do da me stesso e sono padrone di darla, e padrone di riprenderla ( Giov., X, 17,18 ).(...)

Chi indaghi la ragione per la quale il Figlio di Dio affrontò la più acerba delle passioni, troverà che, oltre la colpa ereditaria dei
progenitori, essa deve riscontrarsi principalmente nei peccati commessi
dagli uomini dall'origine del mondo sino ad oggi, e negli altri che saranno commessi fino alla fine del mondo. Soffrendo e morendo, il Figlio di Dio
nostro salvatore mirò appunto a redimere ed annullare le colpe di tutte le età, dando al Padre soddisfazione cumulativa e copiosa.

Anonimo ha detto...

@Loto

Certo che non si può non essere d´accordo, ma ti rammento che questo autorevolissimo libro del Papa, che attendo di leggere con impazienza, non è un documento ex cathedra e non entrerà nei dogmi della Chiesa. Chiunque può non essere d´accordo, ti ricordi quando alla presentazione del primo volume disse, che era aperto alle critiche? Naturalmente non capisco il tuo tono polemico: chi credi che ancora oggi incolpi gli ebrei di deicidio?
Sinceramente, sarò ignorante e poco informato, ma non conosco nessuno e non ho letto nella mia vita nulla che abbia osato affermare che gli ebrei come popolo sia colpevoli della morte di Cristo.
Bello sarebbe se i cattolici e non accogliessero anche le altre parole del Papa con tanta gioia. Ma evidentemente il Papa è autorevole solo quando dice e scrive ciò che ci piace.
Jacu

Caterina63 ha detto...

e infine ancora:

Per meglio valutarne
l'importanza, si rifletta che non solamente Gesù Cristo soffrì per i peccatori, ma che in realtà i peccatori furono cagione e ministri di tutte le pene subìte. Scrivendo agli Ebrei, l'Apostolo ci ammonisce precisamente:
pensate a Colui che tollerò tanta ostilità dai peccatori, e l'animo vostro non si abbatterà nello scoraggiamento. ( Ebr.XII,3 ).

Più strettamente sono avvinti da questa colpa coloro, che più di frequente cadono in peccato. Perché se i nostri peccati trassero Gesù Cristo Nostro
Signore al supplizio della Croce, coloro che si tuffano più ignominiosamente nell'iniquità, di nuovo, per quanto è da loro, crocifiggono in sé il Figlio
di Dio e lo disprezzano ( ib. VI, 6 ).
Delitto ben più grave in noi che negli Ebrei.
Questi, secondo la tesimonianza dell'Apostolo, se avessero conosciuto il Re della gloria, non l'avrebbero giammai crocifisso ( I Cor.II,8 ); mentre noi, pur facendo professione di conoscerlo, lo rinneghiamo con i fatti, e quasi sembriamo alzar le mani violente contro di Lui ".
( Catechismo Tridentino, catechismo ad uso dei parroci, pubblicato dal Papa
S. Pio V per decreto del Concilio di Trento, trad. italiana a cura del P. Tito S. Centi, O.P., ed. Cantagalli Siena 1981, p. 79 e pp.82-83 ).



ordunque.... siano solleciti questi vaticanisti dalla penna solerte contro un certo tradizionalismo "nuovo" perchè è naturale che se nessuno parlerà, si alzeranno loro a dire che IL CONCILIO DI TRENTO LO AVEVA GIA' CHIARITO, ma detto da loro sembrerà l'ennesimo attacco al Papa, mentre il Papa non ha fatto altro che riportare la fede di Trento ai giorni nostri...

^__^

Alice ha detto...

OK Jacu però noi siamo cattolici e ce ne freghiamo se le parole del Papa a volte sono accolte con giubilo e a volte con freddezza. Noi le accogliamo e basta..

Anonimo ha detto...

@Alice
non ho mica scritto il contrario!

E´solo buffo (tragicamente buffo) leggere come chi, che solitamente critica questo Papa anche quando dorme, ora ne scrive compiaciuto, elogiandolo, sottolineandone l´autorità.

Jacu

Alice ha detto...

Ok Jacu ma accade anche il contrario, con la differenza che chi di solito lo elogia per comodo poi si butta su una serie di distingue più subdoli(purtroppo)!!
Per il resto son curiosa di leggere il libro!!!

LOto ha detto...

Nessuno più di me sarebbe contento se tutti i cattolici avessero questa opinione. Temo non sia così.

Anonimo ha detto...

Era ora!!! E non tiriamo in balla il concilio di Trento che tanto lo si sa bene ... il popolo non legge i documenti della Chiesa ed è molto ignoranre in materia per colpa della Cheisa stessa, per cui ben vengano i libri e i titoloni a chiarire una volta per tutti che non sono gli ebrei ad essere i colpevoli per la morte di Nostro Signore, ma responsabili come ognuno di noi a causa del peccato.

Caterina63 ha detto...

Caro "Anonimo" è necessari ed indispensabile tirare in ballo tal Concilio perchè Benedetto XVI NON sta dicendo nulla di nuovo....
se non ci fossero tal titoloni di giornali, sarei d'accordo, ma poichè quanto dice il Papa NON è una nuova dottrina ne un nuovo dogma, è indispensabilie aiutare a comprendere da dove attinge il Papa tale TEOLOGIA....perchè il Papa non è che si sveglia una mattina e si mette a cambiare la dottrina come fanno apparire certi titoli di giornali...

E' vero, il popolo NON legge.... ma proprio per questo, essendo LA VERITA' LA PRIMA FORMA AUTENTICA DI CARITA', sarebbe saggio offrire al popolo le fonti che saggiamente Benedetto XVI RIPRENDE E RIPROPONE CON LINGUAGGIO PIU' COMPRENSIBILE...
;-)

Anonimo ha detto...

Ho l'impressione che molti postisti facciano "un po' di confusione" tra gli "aspetti legali" del processo a Gesù e quelli "teologico-dottrinali",legati al senso della vicenda umana di Cristo, rendentore di tutti i peccati di ogni tempo.
Sul piano teologico-dottrinale è chiaro ed inequivocabile che Gesù sia morto per i peccati di tutti gli uomini; sul piano legale, formale, cognitivo, del processo pilatiano, è realtà evangelica che furono gli ebrei presenti (i vangeli non dicono se tutti o, più probabilmente parte di essi) a chiedere la crocefissione. E' indubbio che Gesù sfruttò la cattiveria degli ebrei colpevolisti per realizzare il suo disegno di salvezza prefigurato prima dei tempi; ma liquidare grossolanamente le colpe morali e legali dei colpevolisti (che gli stessi colpevolisti volevano che ricadessero su di loro e sui loro figli) mi sembra un esercizio distorsivo (utile, e direi politicamente corretto,in un discorso di fratellanza ecumenica tra tutti gli uomini) ma un po' forzato. Non è infrequente che la parola di Dio, quasi sempre sintetica nei libri sacri, venga "stirata", come una coperta, verso una una parte o verso l'altra, a seconda delle priorità storiche, per "ragionevole buon uso".
Cherokee.
Cherokee.

gemma ha detto...

"E se autorità ebraiche con i propri seguaci si sono adoperate per la morte di Cristo (13), tuttavia quanto è stato commesso durante la sua passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo. "

Nostra Aetate, Concilio Vaticano II

medievale ha detto...

e pensare che nessuno come Benedetto XVI è stato criticato per via della riformulazione della preghiera per gli ebrei... come minimo bisognerebbe attendere le scuse di tutti quelli che hanno blaterato in questi anni dei passi indietro nel dialogo con gli ebrei, fratelli maggiori e blablabla... Papa Benedetto è così, il suo contributo è di contenuti, che restano nel tempo, che orientano il cammino della Chiesa, che sedimentano pian piano nei cuori e nelle menti delle persone, ma queste cose non avvengono davanti ai flash dei fotografi né godono dell'immortalità mediatica concessa da youtube.
Non mi faccio illusioni, troveranno altri patetici argomenti per denigrarlo e per esigere altri mea culpa.

Loto ha detto...

Ma se Gesù non fosse morto, noi cosa saremmo ora? La morte di Cristo fu volontà del signore che porse a Gesù questo amaro calice. Lui accettò per tutti noi.

Anonimo ha detto...

Ben detto Lolo. Caterina inutile rimescolare la farina. Se il popolo le cose non le sa è perchè la Chiesa non si è mai interessata che le sapesse. Due santini, qualche parola in latino, una cendela accesa e il gioco è fatto. Che non sia una novità quello che ha detto il Santo Padre lo so quanto te, ma se ha sentito la necessità di ribadirlo in questo modo è perchè il popolo effettivamente non sa niente dei documenti dei concili o altro, perchè con un rosario in mano gli si fa credere che han fatto il loro dovere. E di cattolici che ancora oggi accusano gli ebrei di aver ammazzato Cristo io ne conosco ... e tutti cattolici praticanti.

E' ora di invertire la marcia perchè la gente non è più disposta a seguire per oro colato ciò che u prete dice dall'ambone ... ha la propria testa ...