mercoledì 16 marzo 2011

Una storia per l'unità (Vian)

Una storia per l'unità

Il 17 marzo 1861, un secolo e mezzo fa, la proclamazione dell'unità italiana fu un momento simbolicamente fondamentale di una storia più che millenaria in un Paese legato in modo davvero singolare al cristianesimo. Al punto che la sua fisionomia e identità - come più in generale quelle del continente europeo - non sarebbero comprensibili, sul piano storico e da un punto di vista spirituale, se non si tenesse conto di questa indubbia e profonda caratteristica che, con altre diverse, ne rappresenta le radici.
Senza la tradizione cristiana, e in particolare senza la tradizione cattolica e senza il papato, insomma, l'Italia non sarebbe ciò che è stata e ciò che è oggi. Un Paese dal passato importante - per molti aspetti ineguagliabile ed esemplare, nonostante le ombre e le miserie, inevitabili come in ogni vicenda umana - e che merita un futuro all'altezza dei momenti più alti della sua storia. Un Paese riconosciuto e apprezzato nei suoi tratti inconfondibili, al di là di vicende travagliate e dolorose, nel consesso internazionale. Oggi in Italia l'unità nazionale è celebrata con sentimenti diversi: giustificata fierezza, infondate reticenze, ma soprattutto preoccupazioni pressanti per una crisi che nel Paese ha molti volti. In uno scenario globale segnato da fatti sconvolgenti in diverse parti del mondo, dal Giappone al Medio oriente sino a diversi Paesi africani. A queste celebrazioni, di un'unità costituitasi di fatto contro il papato e il suo potere temporale, la Chiesa cattolica partecipa oggi con un'adesione certo non formale.
Lo attesta il messaggio del Papa che il suo segretario di Stato, con un gesto senza precedenti, ha consegnato al Presidente italiano al Quirinale, il colle che guarda il Vaticano.
È un gesto che esprime volontà di collaborazione e di amicizia vera al servizio del bene di tutti. Nella linea ininterrotta di una tradizione spirituale e culturale unica al mondo, trasformatasi negli ultimi secoli e negli ultimi decenni in una storia per l'unità reale e profonda del Paese. Un'unità alla quale moltissimi cattolici - donne e uomini non di rado esempi viventi di santità - hanno contribuito con una presenza molteplice e vivace. Fondata nella radicale carità di Cristo venuto per salvare ogni essere umano e svelargli il volto di Dio.

g. m. v.


(©L'Osservatore Romano 17 marzo 2011)

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