Al Regina Caeli il Papa ricorda il beato Alois Andritzki e affida all'intercessione dei martiri la causa della pace nel mondo
Il dialogo deve prevalere sempre sulle armi
"Possa lo Spirito Santo ispirare coraggiosi propositi di pace e sostenere l'impegno di portarli avanti, affinché il dialogo prevalga sulle armi e il rispetto della dignità dell'uomo superi gli interessi di parte".
Lo ha auspicato il Papa al Regina Caeli con i fedeli convenuti in piazza San Pietro nella domenica di Pentecoste, 12 giugno. Dopo la messa celebrata nella basilica Vaticana, il Pontefice si è affacciato dalla finestra dell'appartamento privato per l'appuntamento mariano, ricordando tra l'altro la beatificazione a Dresda, in Germania, del sacerdote e martire Alois Andritzki.
Cari fratelli e sorelle, sono lieto di ricordare che domani a Dresda, in Germania, sarà proclamato Beato Alois Andritzki, sacerdote e martire, ucciso dai nazionalsocialisti nel 1943, all'età di 28 anni.
Lodiamo il Signore per questo eroico testimone della fede, che si aggiunge alla schiera di quanti hanno dato la vita nel nome di Cristo nei campi di concentramento. Vorrei affidare alla loro intercessione, oggi che è Pentecoste, la causa della pace nel mondo.
Possa lo Spirito Santo ispirare coraggiosi propositi di pace e sostenere l'impegno di portarli avanti, affinché il dialogo prevalga sulle armi e il rispetto della dignità dell'uomo superi gli interessi di parte. Lo Spirito, che è vincolo di comunione, raddrizzi i cuori deviati dall'egoismo e aiuti la famiglia umana a riscoprire e custodire con vigilanza la sua fondamentale unità.
(©L'Osservatore Romano 13-14 giugno 2011)
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