mercoledì 29 giugno 2011

Mancuso dà la sua personalissima interpretazione circa la nomina del card. Scola

Clicca qui per leggere il commento (che non ha bisogno di commenti) segnalatoci da Alessia.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il punto essenziale mi pare uno: i progressisti vanno in ansia ma sbagliano perché Scola sarà molto più equilibrato di come qualcuno si immagina.
Però è una nomina un po' scontata, molto chiacchierata, molto mediatica, alla fine anche un po' forzata.
Onestamente mi aspettavo qualche nome nuovo, una spinta propositiva maggiore.
In ogni caso auguri a Scola e buon lavoro.

Anonimo ha detto...

Che fa Mancuso? aspira e rimpiange il rinnovamento conciliare e poi si abbarbica ad una tradizione non codificata, scandalizzandosi perchè per la prima volta un Patriarca di Venezia, anzichè diventare Papa, diventa vescovo di Milano? Non comprende che questo è un altro tratto caratteristico del "conservatore"(sic!) Benedetto? un altro dei suoi fuori programma a cui ci ha abituato in questi anni, senza tener conto del politically o cattholic correct? Maria Pia

Anonimo ha detto...

Scola ha uno stile del tutto conforme all'ecclesialmente corretto, perciò i "progressisti" stiano tranquilli. A parte qualche discorso in perfetto slang "ciellino" (quello che partorisce i titoloni del meeting tanto per intenderci) non credo che opererà con scelte particolarmente controcorrente. Se mi sbaglio mi corrigerete.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non capisco di cosa si preoccupi Mancuso. Per lui non esiste il peccato originale, il mostro inventato da S. Agostino, quindi l'Incarnazione, la Redenzione, la Resurrezione etc sono una favola. Il cristianesimo è una favola. La Chiesa è solo istituzione umana. Dunque, il card. Scola non farà il minimo danno. Ai problemi dei poveri orfani (pseudo)cattolici democratici ci penserà Pisapia che darà loro anche il matrimonio gay.
In fondo non è cattolico democratico Niki, la bella copia di Rosy?

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Per il momento il card Scola ha fatto la cosa fondamentale che andava fatta per la "chiesa" eretica e scismatica di Milano: l'ha fatta tornare sottomessa a Roma!
"Ut unum sint"

Da oggi io sarò "Ambrosiano "e" cattolico!"

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Il risultato della nomina a Scola si vede già su Avvenire, che ha dato rilievo ai 60 anni di ordinazione del nostro caro Santo Padre.

Piero ha detto...

L'analisi di Mancuso fa acqua in se stessa. Non si può sostenere che l'eminenza Scola possa rivelarsi una sorpresa positiva (chiaramente nel senso descritto dal Mancuso) e ritenere che il Papa l'abbia nominato per mettere fine alla fronda milanese. Vi si oppone una semplice ragione logica: se si è certi sull'intenzione del nominante non si può essere speranzosi sulla diversità dell'intenzione del nominato rispetto al Papa, poiché il nominato farà ciò che il nominante vuole considerato che la Chiesa Cattolica è una società gerarchica! Come al solito Mancuso quando sviluppa analisi politiche ha seri problemi con la logica.
Proviamo a ribaltare il problema: se Mancuso è certo che l'eminenza Scola sarà una sorpresa a Milano dovrebbe ritenere che il Papa abbia maggiori elementi (rispetto al Mancuso) per sapere che avverrà questa sorpresa e, quindi, il Mancuso dovrebbe ritenere positiva la nomina del Papa. Ma questo sarebbe la fine della ragion d'essere del Mancuso e della sua notorietà. L'articolo del Mancuso è una salita sugli specchi solo per criticare il Papa portando avanti argomenti non logici: altro che aperture all'eminenza Scola! Consiglio: Mancuso, lasci perdere le analisi di politica ecclesiastica dato che Ella non è ferrata in politica in genere ed in politica ecclesiastica in specie. Visto che il Pastorelli, poi, ha ricordato il curriculum ecclesiale di Mancuso, sorge spontanea una domanda: Mancuso, ma Ella prega?

DANTE PASTORELLI ha detto...

E chi dovrebbe pregare? pregherà se stesso. Nella sua visione teologica (si fa per dire) c'è posto solo per l'uomo. Tutti i principii cardine del cristianesimo son cassati di netto, compresa la Trinità Santissima.
Mi chiedo, io, non se Mancuso preghi, ma perché, sia pur nella strana università S. Raffaele d'uno stranissimo prete, gli si consenta d'insegnar teologia, e perché da Roma non si dica, ai massimi livelli - un articolo su Civiltà Cattolica del P. Marucci non basta, come non basta certo la critica che n'ho fatto io che del Marucci son infinitamene più piccolo - che si tratta della più brutta specie di eretico e non lo si scomunichi. Tanto, la notorietà l'ha già raggiunta, e la scomunica impedirebbe almeno ai più ingenui di non acquistar i suoi libri, magari presso i negozi di certi monasteri che vendon testi di Bultman.