lunedì 6 giugno 2011

Il Convegno diocesano di Roma: la gioia di generare alla fede. Si inizierà lunedì 13 giugno, alle 19.30, con l'intervento del Papa (Lonardo)

Su segnalazione di Laura leggiamo:

Il Convegno diocesano: la gioia di generare alla fede

I contenuti dell'appuntamento che prenderà il via lunedì 13 con il Pontefice. Le riflessioni del direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, tra i relatori della tre giorni

di Andrea Lonardo*

È importante ricordare che Fra Cristoforo ha fatto l’Italia insieme a Cavour. Ricordarlo proprio in preparazione al Convegno diocesano sull’iniziazione cristiana aiuta a precisare che la domanda più importante non è quanti frequentano la Chiesa al termine di un cammino. La domanda decisiva è piuttosto se la fede è talmente bella e grande da avere il potere di rendere l’uomo migliore. Se essa è capace di toccare ancora i cuori. Nel Risorgimento, mentre il Regno Sabaudo unificava l’Italia, Manzoni insegnava nel personaggio di Fra Cristoforo il perdono e la provvidenza del Vangelo. E così costruiva i cuori e le menti degli italiani. E oggi, come l’iniziazione cristiana edifica? Come aiuta a innamorarsi del Signore Gesù e a vivere la vita buona che egli ci ha insegnato? Su queste questioni vuole iniziare a riflettere il Convegno che si aprirà nella basilica di San Giovanni in Laterano il 13 giugno con la presenza del Santo Padre.

Sarà il momento di avvio della verifica necessaria per rispondere con ancor più entusiasmo a questa chiamata di Dio a generare oggi alla fede. Sono certamente almeno 8mila i catechisti romani. Ma, in effetti, nessuno ne conosce esattamente il numero. Perché il loro servizio gratuito non è registrato in alcun documento ufficiale. Ma il generare alla fede, non dipende solo da loro. La famiglia, la scuola, l’intera società civile hanno, infatti, un ruolo insostituibile nella trasmissione della vita e della fede. Per questo il Convegno riguarda tutti, riguarda la nostra città. Ma riguarda innanzitutto la nostra amata Chiesa di Roma che è caput et mater. In un’epoca che non vuole più avere figli, che dubita della bontà della vita, la maternità della Chiesa vuole risplendere come un segno. Per dire a tutti che è ancora possibile generare attraverso l’annunzio del Vangelo e i Sacramenti.

Il Convegno è stato preceduto da un questionario discusso nel Consiglio dei Prefetti e inviato a tutte le parrocchie e le cappellanie per fare una prima «fotografia» della situazione dell’iniziazione cristiana a Roma. I risultati di questa indagine saranno presentati nel primo giorno del Convegno e riguarderanno quattro ambiti particolari: gli itinerari di fede proposti ai giovani e agli adulti che desiderano diventare cristiani; la pastorale battesimale e l’accompagnamento delle famiglie che hanno battezzato i loro figli; l’iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi; la formazione dei catechisti e gli itinerari di iniziazione.

Il versetto scelto come titolo del Convegno è tratto dagli Atti degli Apostoli: «Si sentirono trafiggere il cuore». È la reazione degli ascoltatori alle parole che Pietro rivolse loro il giorno di Pentecoste. Quei cuori erano feriti, trafitti, ormai innamorati di quel Gesù di cui Pietro parlava. Non erano più delusi, annoiati, atterriti dalla vita. Questa «trafittura del cuore» deve ripetersi anche oggi, a Roma. Perché Dio vuole parlare al cuore dell’uomo tramite la sua Chiesa. Il sottotitolo del Convegno – «La gioia di generare alla fede» - ricorda invece l’ambito specifico della verifica: l’Iniziazione cristiana è un unico processo attraverso il quale la Chiesa dà alla luce sempre nuovi figli. Su questo intende verificarsi, proseguendo la riflessione sull’Eucaristia domenicale e la testimonianza della carità, la nostra diocesi.

* Direttore Ufficio catechistico diocesano

6 giugno 2011

http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=7190

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