mercoledì 8 giugno 2011

Il Papa benedice la fiaccola della pace del Pellegrinaggio Macerata-Loreto

Il Papa benedice la fiaccola della pace del Pellegrinaggio Macerata-Loreto

Al termine dell’udienza generale di stamani, Benedetto XVI ha benedetto la fiaccola della pace del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, giunto alla 33.ma edizione. Il tedoforo che portava la fiaccola era accompagnato dai vescovi Claudio Giuliodori e Giancarlo Vecerrica delle due diocesi in cui si snoderà il pellegrinaggio. Sull’incontro di stamani Francesca Sabatinelli ha intervistato Emanuele Sorichetti, responsabile dell’Ufficio stampa del pellegrinaggio:

R. – E’ stato emozionante vedere come il Santo Padre continui a salutarci con simpatia e con stima. Al momento del richiamo del nostro comitato, si è proprio rivolto verso di noi, salutandoci molto affettuosamente e poi ha benedetto – come ogni anno – la Fiaccola della Pace, che è già partita alla volta di Macerata, dove arriverà sabato per il pellegrinaggio.

D. – Emanuele Sorichetti, fino a tre anni fa il tema cambiava di anno in anno: ora si è, invece, scelto di fissare un titolo…

R. – E’ una frase significativa di don Luigi Giussani, che pronunciò all’incontro dei movimenti con Giovanni Paolo II: “Il vero protagonista della storia è il mendicante; aggiungeva poi don Giussani: “Cristo mendicante del cuore dell’uomo, il cuore dell’’uomo mendicante di Cristo”. Noi lo abbiamo scelto come titolo fisso del pellegrinaggio, perché è come fosse un martello pneumatico che deve insistere sulla nostra coscienza di uomini che desiderano chiedere a Qualcuno più grande, a Qualcuno che è oltre, come ha detto anche Benedetto XVI nell’ultima omelia a Zagabria. Noi riproponiamo in questi anni questo monito e questo invito ai pellegrini: accorgersi del fatto che si è mendicanti e che si ha davanti Qualcuno a cui domandare.

D. – Qual è la risposta dei pellegrini?

R. – I pellegrini lo concepiscono sempre come un’occasione grande. Stanno arrivando intenzioni di preghiera, al nostro comitato, di ogni tipo: questo perché il pellegrinaggio riafferma la sua natura di gesto di popolo, che raccoglie la domanda di un popolo in cammino e che, al tempo stesso, lascia tutto all’iniziativa di ogni singolo pellegrino. Tutte le richieste verranno bruciate, all’arrivo, a Loreto su di un braciere, che simbolicamente porta tutte queste richieste alla Madre di Dio. (mg)

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