mercoledì 1 giugno 2011

Il Papa: Dio non cessa di cercare chi si è allontanato e offre sempre la possibilità di tornare da Lui. Ai Polacchi: ringraziamo Dio per la beatificazione di Papa Wojtyla. Ai Croati: Pregate per il mio viaggio a Zagabria (Izzo)

PAPA: DIO NON CESSA DI CERCARE CHI SI E' ALLONTANATO DA LUI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 giu.

"Dio non cessa di cercare chi si è allontanato e offre sempre la possibilità di tornare da Lui". Lo ha ricordato Benedetto XVI nel discorso rivolto questa mattina ai 20mila fedeli presenti all'Udienza Generale.
"Il desiderio di Dio - ha spiegato il Papa - e' sempre la salvezza, che il peccatore possa lasciarsi trasformare dal suo perdono. Cosi' la Misericordia divina entra dentro la realta' corrotta dell'uomo peccatore".
Il Pontefice ha ricordato in proposito l'esodo dall'Egitto, quando "il Signore ha operato salvezza liberando il suo popolo dalla schiavitu'".
"L'opera di salvezza iniziata deve essere completata", ha spiegato citando le parole di Mose' che "fa appello alla vita interiore di Dio, Signore buono che salva".
"In quella salvezza - ha aggiunto Ratzinger - si manifesta la vera realta' di Dio, e nella preghiera di Mose' l'amore dei fratelli e l'amore di Dio si compenetrano, sono inscindibili, si sovrappongono in un unico desiderio di bene" in nome della promessa fatta ad Abramo di una discendenza numerosa come le stelle del cielo.
Una promessa di salvezza che manterra' poi Gesu' con il sacrificio della Croce, per tutti e per ciascuno. "Cristo - ha commentato in proposito Ratzinger abbandonando il testo della catechesi - sta davanti alla faccia di Dio, ha sofferto e soffre per me, si e' sacrificato per me. E ci invita di entrare in questa sua identita', ad essere uniti con Lui, ad essere un corpo e uno spirito con Lui". "Questa identificazione - ha invocato sempre parlando a braccio - ci trasformi, il perdono e' rinnovamento e identificazione con Dio".
"I Padri della Chiesa - ha proseguito Benedetto XVI parlando a braccio - hanno visto in Mose' che sta sulla cima del monte, faccia a faccia con Dio, e si fa intercessore per il suo popolo, offre se stesso, una prefigurazione di Cristo che sull'alto della Croce realmente sta davanti a Dio, non solo come amico ma come figlio" e "diventa peccato, porta i nostri peccati per salvarci".
"E penso - ha quindi esortato - che dobbiamo meditare questa realta': Cristo sta davanti alla faccia di Dio e prega per me, ha sofferto e soffre per me, si e' identificato con me prendendo il nostro corpo, l'anima umana e ci invita a entrare in questa sua identita' facendoci con Lui un solo corpo e un solo spirito". Gesu' "dall'alto della Croce ha portato non nuove leggi, ma come Nuova alleanza ha portato se stesso, il suo corpo, il suo sangue, cosi' ci fa consanguinei con lui, identificati con lui". Per placare l'ira di Dio quando gli ebrei avevano costruito il vitello d'oro, Mose', ha ricordato il Papa teologo citando ancora il racconto biblico, "si appella alla fedelta' di Dio, rammentandogli le sue promesse, fa memoria della storia fondatrice delle origini, dei Padri del popolo e della loro elezione, totalmente gratuita, in cui Dio solo aveva avuto l'iniziativa. Non a motivo dei loro meriti, essi avevano ricevuto la promessa, ma per la libera scelta di Dio e del suo amore.
E ora, Mose' chiede che il Signore continui nella fedelta' la sua storia di elezione e di salvezza, perdonando il suo popolo". "L'intercessore - ha sottolineato Ratzinger - non accampa scuse per il peccato della sua gente, non elenca presunti meriti ne' del popolo ne' suoi, ma si appella alla gratuita' di Dio: un Dio libero, totalmente amore, che non cessa di cercare chi si e' allontanato, che resta sempre fedele a se stesso e offre al peccatore la possibilita' di tornare a Lui e di diventare, con il perdono, giusto e capace di fedelta'". In sostanza, "Mose' chiede a Dio di mostrarsi piu' forte anche del peccato e della morte, e con la sua preghiera provoca questo rivelarsi divino.
Mediatore di vita, l'intercessore solidarizza con il popolo; desideroso solo della salvezza che Dio stesso desidera, egli rinuncia anche alla prospettiva di diventare un nuovo popolo gradito al Signore. La frase che Dio gli aveva rivolto, 'di te invece faro' una grande nazione', non e' neppure presa in considerazione dall''amico' di Dio, che invece e' pronto ad assumere su di se' non solo la colpa della sua gente, ma tutte le sue conseguenze. Quando, dopo la distruzione del vitello d'oro, tornera' sul monte per chiedere di nuovo la salvezza per Israele, dira' al Signore: "E ora, se tu perdonassi il loro peccato! Altrimenti, cancellami dal tuo libro che hai scritto". Con la preghiera, desiderando il desiderio di Dio, l'intercessore entra sempre piu' profondamente nella conoscenza del Signore e della sua misericordia e diventa capace di un amore che giunge fino al dono totale di se'".

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PAPA: RINGRAZIAMO DIO PER BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 giu.

Benedetto XVI ha invitato oggi i fedeli presenti in piazza San Pietro per l'Udienza Generale a rendere "grazie a Dio per la vita e per la beatificazione di Giovanni Paolo II, padre, guida, sacerdote e amico dei giovani".
"Egli - ha ricordato parlando in lingua polacca - costruiva la casa sulla roccia che e' Cristo. Seguiva la voce del Vangelo. Perseverava nella preghiera e nell'adorazione dell'Eucaristia. Per ogni uomo aveva il cuore aperto. Soffriva con Cristo. Era uno straordinario pellegrino nella fede". In proposito il Papa ha citato il motto scelto per un incontro che si terra' nei prossimi giorni a Lednica: "Giovanni Paolo II - Cio' che conta e' la santita'". "Di cuore - ha poi concluso rivolgendosi ai connazionali del nuovo beato - benedico il vostro cammino".

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PAPA: PREGATE PER IL MIO VIAGGIO APOSTOLICO IN CROAZIA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 giu.

"Sabato e domenica prossima mi rechero' a Zagabria in Croazia per celebrare la Giornata delle famiglie cattoliche croate".
Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza Generale di oggi. "Mentre attendo con gioia questo incontro - ha aggiunto rivolto ai 20mila fedeli presenti - vi invito a pregare affinche' il mio viaggio in quella cara terra porti molti frutti spirituali e le famiglie cristiane siano sale della terra e luce del mondo".

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1 commento:

laura ha detto...

Accogliamo la richiesta e accompagniamoLo con la preghiera. Bellissima la catechesi di oggi