BENEDETTO XVI: NECESSARIA "UNA RINNOVATA STAGIONE DI EVANGELIZZAZIONE"
"Ho appreso con piacere che in questo anno pastorale avete cominciato a dare attuazione alle indicazioni emerse nel Convegno dell’anno passato, e confido che anche in futuro ogni comunità, soprattutto parrocchiale, continui ad impegnarsi a curare sempre meglio, con l’aiuto offerto dalla Diocesi, la celebrazione dell’Eucaristia, particolarmente quella domenicale, preparando adeguatamente gli operatori pastorali e adoperandosi affinché il Mistero dell’altare sia vissuto sempre più quale sorgente da cui attingere la forza per una più incisiva testimonianza della carità, che rinnovi il tessuto sociale della nostra città".
È un passaggio del discorso pronunciato questa sera da Benedetto XVI nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, per l’apertura dei lavori del convegno ecclesiale diocesano dedicato al tema "Si sentirono trafiggere il cuore (At 2, 37). La gioia di generare alla fede nella Chiesa di Roma". Il Santo Padre è stato introdotto dal saluto del cardinale vicario Agostino Vallini. "La fede non si conserva di per se stessa nel mondo, non si trasmette automaticamente nel cuore dell’uomo, ma deve essere sempre annunciata. E l’annuncio della fede, a sua volta – ha ricordato il Papa -, per essere efficace deve partire da un cuore che crede, che spera, che ama, un cuore che adora Cristo e crede nella forza dello Spirito Santo!".
Per il Pontefice, "la risposta della fede nasce quando l’uomo scopre, per grazia di Dio, che credere significa trovare la vita vera, la ‘vita piena’". Se gli uomini dimenticano Dio, ha aggiunto, "è anche perché spesso si riduce la persona di Gesù a un uomo sapiente e ne viene affievolita se non negata la divinità" ma "questo modo di pensare impedisce di cogliere la novità radicale del Cristianesimo, perché se Gesù non è il Figlio unico del Padre allora nemmeno Dio è venuto a visitare la storia dell’uomo". L’augurio di Benedetto XVI è che cresca "l’impegno per una rinnovata stagione di evangelizzazione, che è compito non solo di alcuni, ma di tutti i membri della Chiesa". "Molte sono le persone che ancora non hanno incontrato il Signore: ad esse va rivolta una speciale cura pastorale. Accanto ai bambini e ai ragazzi di famiglie cristiane che chiedono di percorrere gli itinerari dell’iniziazione cristiana – ha precisato il Papa -, ci sono adulti che non hanno ricevuto il Battesimo, o che si sono allontananti dalla fede e dalla Chiesa. È un’attenzione pastorale oggi più che mai urgente, che chiede di impegnarci con fiducia, sostenuti dalla certezza che la grazia di Dio sempre opera nel cuore dell’uomo. Io stesso ho la gioia di battezzare ogni anno, durante la Veglia pasquale, alcuni giovani e adulti".
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