Papa lancia allarme precari. "Non dimenticare famiglie in crisi"
Il Pontefice a San Marino parla di "molteplici precarietà, prima fra tutte del ruolo sociale e della possibilità lavorativa"
Roma, 19 giu. (TMNews)
Non vanno dimenticate "la crisi di non poche famiglie, aggravata dalla diffusa fragilità psicologica e spirituale dei coniugi, come pure la fatica sperimentata da molti educatori nell'ottenere continuità formativa nei giovani, condizionati da molteplici precarietà, prima fra tutte quella del ruolo sociale e della possibilità lavorativa". Così il Papa nella messa mattutina a San Marino. Il Pontefice ha invitato i fedeli di San Marino, dove si trova oggi per una visita di un giorno, a "sviluppare" il "prezioso deposito" della tradizione cristiana "in un momento tra i più decisivi della storia. Oggi, la vostra missione si trova a dover confrontarsi con profonde e rapide trasformazioni culturali, sociali, economiche, politiche, che hanno determinato nuovi orientamenti e modificato mentalità, costumi e sensibilità. Anche qui, infatti, come altrove - ha detto Benedetto XVI nel corso della messa mattutina - non mancano difficoltà e ostacoli, dovuti soprattutto a modelli edonistici che ottenebrano la mente e rischiano di annullare ogni moralità. Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell'uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà. Così, anche in queste terre, si è iniziato a sostituire la fede e i valori cristiani con presunte ricchezze, che si rivelano, alla fine, inconsistenti e incapaci di reggere la grande promessa del vero, del bene, del bello e del giusto che - ha detto il Papa - per secoli i vostri avi hanno identificato con l'esperienza della fede". Ska
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