Beatificazione a Milano
In piazza Duomo a Milano la cerimonia di beatificazione di suor Enrichetta Alfieri, don Serafino Morazzone e padre Clemente Vismara.
MILANO - Si è svolta in piazza Duomo a Milano la cerimonia di beatificazione di suor Enrichetta Alfieri, don Serafino Morazzone e padre Clemente Vismara. In piazza è giunta anche Stefania Copelli, miracolata nel 1993 da suor Enrichetta Alfieri. A 18 anni, infatti, le era stato diagnosticato un tumore che l'avrebbe portata alla morte nel giro di una settimana ma la zia suora, suor Amabile, aveva iniziato a pregare suor Enrichetta e le aveva anche passato la sua immagine sull'addome. "Nel giro di 10 giorni - ha sottolineato - il tumore si era ridotto del 70%". Quindi ad essere in piazza Duomo con il marito ed i due figli (Anna di 9 anni e Davide di 3) che le avevano detto non avrebbe potuto mai avere "provo una gioia immensa - ha sottolineato -. Se ho una famiglia è grazie a suor Enrichetta e oggi sono qui a dire il mio grazie".
MONTANELLI E BONGIORNO TRA TESTIMONI SUOR ALTIERI. Anche Mike Bongiorno e Indro Montanelli, entrambi detenuti a San Vittore durante l'occupazione nazista, figurano - rivela oggi l'Osservatore Romano - tra i testimoni nel processo di canonizzazione di suor Enrica Alfieri che grazie a una delega del Papa è beatificata a Milano dai cardinali Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, e Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Con "l'angelo di San Vittore" saliranno all'onore degli altari anche padre Clemente Vismara, missionario del Pime in Birmania, per la cui beatificazione si è speso, impegnandosi come postulatore, il grande prete giornalista Piero Gheddo, e infine don Serafino Morazzone, che fu il confessore di Alessandro Manzoni e che il cardinale Tettamanzi ha accostato alla figura del curato d'Ars. "La carità è un fuoco che bruciando ama espandersi; soffrirò, lavorerò e pregherò per attirare anime a Gesù", aveva promesso suor Enrica mandata a assistere i detenuti e le detenute di San Vittore dopo aver ricevuto un miracolo dalla Madonna di Lourdes, e ha mantenuto questo proposito anche nei tragici momenti della seconda guerra mondiale, nel pieno della ferocia contro prigionieri politici ed ebrei, quando è stata arrestata e messa in cella di rigore per gli aiuti che dava ai prigionieri, vittime delle violenze nazifasciste. Anche il "Beato Serafino" visse il suo ministero sacerdotale nella preghiera e nella carità, dedicandosi al sacramento della penitenza e al servizio agli altri, specialmente ai poveri e agli ammalati. Un uomo pio e premuroso, citato addirittura nel "Fermo e Lucia" da Alessandro Manzoni che lo descrisse "povero e austero, umile, senza sapere di esserlo".
PADRE CLEMENTE VISMARA. Padre Clemente Vismara, vissuto per 64 anni nell'attuale Myanmar rappresenta infine, come afferma oggi la Radio Vaticana, "un modello per tutti i missionari, con la sua vita avventurosa, in cammino di villaggio in villaggio, per la quale ringraziava sempre il Signore che lo aveva chiamato fino in Birmania". Per festeggiarlo, informa l'agenzia vaticana Fides, è arrivata a Milano anche una delegazione proveniente dal Myanmar che comprende una quindicina tra preti e vescovi, oltre a Joseph Tayasoe , il giovane che nel 1998 fu beneficiato del miracolo di padre Clemente. In occasione della beatificazione il Pontificio Istituto Missioni Estere ha lanciato un appello per la ricostruzione dell'orfanotrofio di Monglin. La prima missione dove padre Vismara ha operato è stata infatti duramente colpita dal recente terremoto che, nel marzo scorso, ha toccato la parte nord di Myanmar e Thailandia, lasciando dietro di sé una settantina di morti e migliaia di senza tetto.
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3 commenti:
La cosa più desolante e deprimente è stata vedere Tettamanzi, durante la messa di stamattina (festa del Corpus Domini)distribuire l'Ostia consacrata sulla mano di tutti i fedeli, pur sapendo che la cosa è sgradita e sconsigliata dal Santo Padre, che da anni si sforza di rieducare fedeli e clero alla sacralità del Corpo di Cristo e alla necessità di riceverlo sulla lingua e in ginocchio! Proprio vero: Tettamanzi non solo è, a ragione, soprannominato "Imam", ma il suo atteggiamento sprezzante verso gli insegnamenti dell'attuale Vicario di Cristo lo fanno apparire come un vero "antipapa". Per fortuna che non è stato eletto Papa, sai che disastro sarebbe stato per la Chiesa...
Vengo proprio ora dalla messa: oggi non si sarebbero dovuto raccogliere soldi per la Carità del Papa? Niente è stato detto!
E' pur vero che nel foglietto delle letture c'era scritto che era il giorno della raccolta, ma non è stato nominato dal sacerdote, che usa farlo sempre quando è per la caritas ambrosiana.
C'è chi sa come posso far pervenire al Santo Padre il mio piccolo obolo?
Ecco qui:
http://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/obolo_spietro/documents/index_it.htm
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