domenica 5 giugno 2011

Ippodromo gremito (fonti locali parlano di 400mila fedeli) per la Messa del Papa. Card. Bozanic: grazie per la beatificazione di Giovanni Paolo II che ci aiutò. Vescovi croati: è diritto nascere in una famiglia con un padre e una madre (Izzo)

PAPA IN CROAZIA: IPPODROMO GREMITO PER GIORNATA DELLE FAMIGLIE

Salvatore Izzo

(AGI) - Zagabria, 5 giu.

L'Ippodromo di Zagabria, dove il Papa presiede la messa in occasione della prima Giornata nazionale delle famiglie cattoliche croate, e' gremito da centinaia di migliaia di fedeli. Al suo arrivo Benedetto XVI ha compiuto un giro tra i settori in papamobile per consentire a tutti di vederlo e salutarlo, cosa che i diversi gruppi presenti hanno fatto anche alzando striscioni e ritmando il nome del Pontefice. Secondo fonti locali, i fedeli presenti sono 400 mila. Concelebrano con il Papa 60 vescovi e mille sacerdoti.

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PAPA IN CROAZIA: BOZANIC, GRAZIE PER BEATO WOJTYLA CHE CI AIUTO'

Salvatore Izzo

(AGI) - Zagabria, 5 giu.

Un grande grazie a Benedetto XVI a nome di tutti i croati per aver elevato il primo maggio scorso all'onore degli altari Papa Wojtyla e' stato pronunicato oggi dal cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria e vice presidente dei vescovi europei, in apertura della grande messa celebrata dal Pontefice nel grande ippodromo, teatro del primo grande incontro dei cattolici croati con Giovanni Paolo II che aveva contribuito in modo determinate nel 1992 all'indipendenza del loro Paese con il riconoscimento diplomatico della Santa Sede in anticipo sulla comunita' internazionale, deciso dal Papa polacco nell'intento di fermare l'aggressione serba alla Croazia e alla Slovenia. "Questo luogo ricordo in cui ci troviamo - ha detto il porporato rivolto a Papa Ratzinger - e' per noi un importante luogo ricordo della prima visita delle tre indimenticabili visite apostoliche in Croazia di Papa Giovanni Paolo II, che proprio Vostra Santita' ha proclamato Beato un mese fa". "Abbiamo sperimemtato - ha continuato il cardinale Bozanic, la cura paterna di Giovanni Paolo II sia come Popolo che come Stato, soprattutto nei giorni delle terribili prove, attraverso le sue ferventi preghiere, i suoi gesti decisi e le parole di verita' che ha proferito con tanto coraggio. La sua cur apastorale si e' trasformata in questi giorni in forza di intercessione celeste". "Per questo - ha concluso l'arcivescovo interrotto piu' volte dagli applausi lunghissimi della folla - vogliamo dirle grazie per il dono del nuovo intercessore in Cielo, del beato Giovanni Paolo II".

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PAPA IN CROAZIA: VESCOVI, E' DIRITTO NASCERE CON PADRE E MADRE

Salvatore Izzo

(AGI) - Zagabria, 5 giu.

Rappresenta "un diritto naturale" nascere in una famiglia con un padre e una madre. I vescovi croati hanno voluto ribadirlo alla presenza di Benedetto XVI, esortando anche a "non chiamare piu' progresso cio' che conduce alla morte". "Oggi e' riconosciuto a tutti il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, quindi anche noi che rappresentiamo la maggioranza del popolo croato, dei cittadini della Repubblica di Croazia, rivendichiamo l'inalienabile diritto di voler vivere e di esprimere pubblicamente i valori mediante i quali la vita ci e' stata donata", ha detto ai 400 mila fedeli radunati oggi nell'Ippodromo di Zagabria il responsabile della pastorale familiare della Conferenza Episcopale Croata e vescovo di Krk, monsignor Valter Zupan, ricordando nel suo indirizzo di saluto al Papa come "sulla stabilita' della famiglia ancorata ai valori cristiani si sia fondata la costruzione dell'Europa e della nostra Croazia che dell'Europa e' da sempre parte integrante". "Siamo fermamente convinti - ha scandito il presule - che su tali valori si fonda il nostro futuro. E vogliamo che i nostri bambini possano continuare a chiamare 'mamma' e 'papa'' i loro genitori perche' e' un loro diritto naturale testimoniare pubblicamente che un padre e una madre hanno dato loro la vita. Abbiamo il diritto di chiedere che i nostri governanti - ha poi concluso - che promuovano l'accoglienza e la difesa della vita, rivedendo finalmente la legge sull'interruzione volontaria della vita concepita, introdotta in tempi che vorremmo credere conclusi per sempre".

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