giovedì 9 giugno 2011

A proposito di un articolo pubblicato dal "Corriere della Sera" sulla mostra per onorare i sessant'anni dall'ordinazione sacerdotale del Papa (O.R.)

A proposito di un articolo pubblicato dal "Corriere della Sera"

C'è differenza tra vita e verità

di MARCELLO FILOTEI

Per individuare una mostra ci vogliono almeno tre elementi: la sede, gli artisti ospiti e un tema.
E nell'articolo pubblicato il 9 giugno dal "Corriere della sera" uno di questi era giusto: è vero - ammette di buon grado il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura - "la manifestazione per onorare i sessant'anni dall'ordinazione sacerdotale del Papa si terrà nell'atrio dell'Aula Paolo VI".
Sul tema indicato dal quotidiano milanese il porporato ha invece qualche dubbio. Difficilmente gli artisti invitati si produrranno su "splendore della vita e bellezza della carità" - come sostiene l'articolista - perché è stato chiesto loro di offrire opere che riguardino "Lo splendore della verità, la bellezza della carità". Ora, forse per alcuni la vita sarà pure uno splendore, ma sicuramente la notizia non corrisponde a verità. "Lavoriamo sui temi di verità, bellezza e carità da molti anni - chiarisce Ravasi - perché sono le grandi direttrici indicate dal Papa nell'ambito culturale nel quale ci muoviamo".
Ad affrontare la difficile sfida, inoltre, non sono stati chiamati solamente "pittori e scultori", come sostiene il sintetico titolista, ma anche architetti, musicisti, orafi, poeti e scrittori. Peraltro, gran parte degli artisti citati dal quotidiano non faranno parte di questo evento e non sono nemmeno stati invitati, ma rientravano nella lista di quelli invitati alla Cappella Sistina per l'incontro del Papa con gli artisti del 21 novembre 2009. Solo che quella era un'altra manifestazione.
"I nomi degli artisti che veramente prenderanno parte alla mostra non sono stati ancora resi noti", spiega il cardinale Ravasi. Chi volesse conoscerli può seguire la conferenza stampa del 17 giugno prossimo nella Sala Stampa della Santa Sede. Sarà allora lo stesso porporato, assieme al suo stretto collaboratore monsignor Pasquale Iacobone, a chiarire ogni dubbio.
Quello che è certo è che non verrà annunciato alcun progetto affidato ad archistar. Per molti motivi, tra i quali il principale è che il Pontificio Consiglio della Cultura non si occupa di appalti edilizi. Insomma l'autore dello scoop se ha avuto tra le mani una delle lettere d'invito inviate agli artisti l'ha interpretata piuttosto liberamente, deducendone anche improbabili conseguenze, come quelle relative al padiglione in progettazione per la Biennale di Venezia 2013. Se l'elenco degli artisti che verrebbero coinvolti anche in questo caso non è stato ancora definito, è invece certo che il padiglione sarà della Santa Sede, e non, come scritto, del Vaticano. Alla prima guardano infatti miliardi di persone, nel secondo vivono poche centinaia di abitanti.

(©L'Osservatore Romano 10 giugno 2011)

2 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Chapeau!

sonny ha detto...

Caspiterina. Allora, quando vogliono, sono velocissimi nelle smentite e nei chiarimenti!