martedì 12 luglio 2011

Germania: processo di dialogo “alla pari” nella Chiesa cattolica tedesca (Radio Vaticana)

Germania: processo di dialogo “alla pari” nella Chiesa cattolica tedesca

È terminato ieri a Mannheim il primo atto del processo di dialogo della Conferenza episcopale tedesca per il futuro della Chiesa cattolica. Alla due giorni di discussione, definita “alla pari” sia dai vescovi che dai laici presenti, hanno partecipato circa 300 rappresentanti delle diocesi, come riporta l'agenzia Sir. “Un dialogo alla pari, arricchente, in cui ha prevalso l’atmosfera di ascolto - rileva mons. Robert Zollitsch, presidente della Conferenza episcopale tedesca - l’azzardo è stato premiato perché la direzione del nostro cammino è giusta e posso assicurare che proseguiremo su questa strada”. Durante l’incontro “abbiamo potuto sperimentare cosa vuol dire essere in cammino, uniti nella fede”, continua mons. Zollitsch. Il presule dichiara di aver “percepito che sta nascendo una nuova capacità di linguaggio e comunicazione nella Chiesa tedesca”. Questo e gli altri sviluppi del processo di dialogo saranno comunicati da Zollitsch ad agosto in un incontro con Benedetto XVI, cui sarà accompagnato dal cardinale Reinhard Marx e dai vescovi Franz-Josef Hermann Bode, titolare della diocesi di Osnabrück, e Franz-Josef Overbeck, vescovo di Essen. (G.I.)

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Possiamo ridere o e' facoltativo?
R.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Magari questi bischeri pretendono anche di consigliare il Papa su ciò che sara opportuno dire o non dire nel corso del viaggio. Massì, tanto per non turbare il dialogo "alla pari".
Mi sa che questa visita, come tutte le precedenti, riserverà non poche piacevoli sorprese, malgrado l'inevitabile fuoco di sbarramento mediatico.
Alessia

Anonimo ha detto...

Da piangere!
SdC

Anonimo ha detto...

E da quando il futuro della Chiesa cattolica si decide a Mannheim da 300 rappresentanti dei laici tedeschi?
O si parla del futuro della chiesa cattolica tedesca, diverso da quello della Chiesa universale?
E come mai a riferire al Papa andranno fra i vescovi più modernisti dell´episcopato tedesco?

E il Papa permette che gli si strappi di mano la guida della Chiesa?
Avrà cose più impellenti da fare, come scrivere un libro...

jacu

Anonimo ha detto...

Consolante, invece: c'è chi stà peggio di noi!

gemma ha detto...

Jacu, capisco la tua apprensione su certe questioni, ma questo tuo continuo astio sarcastico nei confronti dei libri del Papa mi ha francamente seccato. Non riesci ad argomentare le tue ragioni senza aver continuamente da ridire sul suo operato? I tuoi toni nei suoi confronti in fondo non mi paiono molto diversi da quelli di certi laici tedeschi. Certo, quel che succede in Germania o in Austria è preoccupante, ma mi pare lo sia anche la storia di Gesù completamente lasciata nelle mani della letteratura divulgativa di Augias e Flores d'Arcais. E il Papa normalmente per la scrittura dei libri usa i momenti di riposo, o forse si chiede ad un uomo di ottantaquattro anni che non si riposi mai? Andrà in Germania a breve, figurarsi se non ci sta pensando a quel che accade da quelle parti

mariateresa ha detto...

concordo con Gemma. Le ironie sui libri del Papa mi hanno stancata e vedo che ce ne sono altre in altro post.
Sinceramente questo è il blog di sostegno al Papa e se pensassi certe cose, non comincerei nemmeno a scriverci.
Ci sono cose, fatti e iniziative che possono non essere note, esiste un foro interno e uno esterno.Cosa sappiamo noi di quello che veramente avviene?
Non sono mica obbligati a venircelo a raccontare.
Certo quello che si legge in Germania preoccupa, a parte il fatto che quello che avviene in Germania è un pezzo che avviene e preoccupa.
Non credo proprio che papa Benedetto sia un vanesio che se ne frega e preferisce scrivere un libro.
Questa obiezione mi ricorda quella di Melloni che imputava al Papa di suonare il pianoforte dopo un attentato.

Anonimo ha detto...

@gemma

che io ti abbia seccato non me ne frega nulla!
io non odio i libri del Papa e non metto in ridicolo il suo operato: fai una cosa, dal momento che ti ho seccato: ignora i miei post!

Io trovo che la Chiesa tedesca, che io conosco di prima mano, avendo abitato per anni proprio a Friburgo sta subendo scossoni molto molto forti, proprio dal suo interno: se ti leggi gli articoli postati (non scritti da me) noterai come larghe parti del clero tedesco appoggia e abbraccia queste tesi.
Credo che non sia il tempo di scrivere libri, ma di affrontare la situazione, non ha notati quante petizioni di laici, preti, teologi anti-celibato, pro-ordinazione-donna, decentramento, pro-risposati si stiano susseguendo in Germania e Austria, e non noti la benigna accondiscendenza con la quale parti dell´episcopato tedesco accoglie queste petizioni?
Come reagiresti, se il presidente della conferenza episcopale italiana lodasse un incontro organizzato dalla chiesa italiana, dal quale uscissero le pretese presentate a Mannheim?
Che il Vaticano abbia dormito e , forse per non far vedere di non aver alcun potere persuasivo, ha glissato, ma ora gli attacchi si stanno facendo sempre più audaci e il plauso di card. Lehmann e soci si sta facendo sempre più aperto.
Vorrei sapere come reagirebbe il Vaticano se in una prossima riunione della conferenza episcopale uscisse un documento d´appoggio a queste pretese.
Uno scisma in Germania sarebbe grave per diversi motivi: dal punto di vista dell´immagine disastroso per il Papa tedesco; per la ricchezza della chiesa tedesca; e non ultimo per lo slancio che darebbe a chi in altri paesi vorrebbe attuare quelle riforme.

Ripeto: non ho nulla contro i libri del Papa, ma forse per te nulla che non sia incensamento suona come un sacrilegio. Il Papa gode di buona salute e poi il compito del Papa non è certo quello di scrivere un libro all´anno!
Jacu

nonno ha detto...

in oriente ci sono sacerdoti e vescovi che si sottopongono a persecuzioni, mentre in occidente provocano scismi per poter godere delle gioie della vita coniugale. E' l'emblema di ciò che ormai ha senso per l'occidente, la felicità tutta qui su questa terra, e subito, col sesso eletto a pulsione nobile che determina ogni scelta dell'uomo. In fondo, i due sacramenti che più sono in crisi, matrimonio e sacerdozio, lo sono per lo stesso motivo. L'incapacità di mantenere fede ad una promessa davanti a Dio e di restare fedeli allo sposo/a prescelto. E siccome l'uomo non riesce più a non peccare e ad adeguarsi ai sacramenti, se ne pretende l'eliminazione.
Eppure, che "il sesso è soddisfazione effimera e che la castità dà più indipendenza e libertà " lo dice pure il quotato Dalai Lama

Raffaella ha detto...

In un momento storico in cui i cattolici non sanno distinguere fra la Befana ed i Re Magi, non sanno dove, quando e perche' Gesu' sia stato crocifisso, non hanno la minima idea di che cosa sia l'Eucarestia, non sanno che cosa sia l'Incarnazione, i libri del Papa non solo sono i benvenuti ma sono anche necessari.
Solo cosi' si parla di Cristo.
Senza Benedetto XVI (e, ammettiamolo, il card. Martini) pressoche' nessuno, nella gerarchia cattolica, parlerebbe di Cristo.
Quanto alla possibilita' che i vescovi tedeschi appoggino certe tesi, direi che dovrebbero fare i conti con l'oste e con l'ostessa perche', una volta omologati ai Luterani, nessuno se li "fumerà" piu' e giustamente.
Se la chiesa cattolica tedesca diventa la brutta copia stropicciata di quella protestante, da tedesca, costretta ad una scelta, non avrei dubbi sulla scelta dell'originale e non del tarocco.
R.

gemma ha detto...

io il Papa non lo incenso, lo rispetto. E il mio rispetto è basato sulla fiducia. Se non avessi fiducia in lui non sarei qui in questo blog, dove se permetti Jacu, dal momento che vi faccio parte da sempre leggo tutto quel che vi si scrive. Tu conoscerai bene il mondo tedesco, io conosco molto bene tanti battezzati che pendono dalle labbra degli Augias e dei loro libri di facile reperimento. E anche la loro perdita non è un vantaggio per la chiesa, e sono quelli su su cui alla fine, al grido di "Gesù si, chiesa no" fanno presa certe semine scismatiche. Anche per questo il Papa scrive

Anonimo ha detto...

@gemma

apriti i messaggi inviati sull´argomento di kath.net: si legge lo sconcerto e talvolta l´incredulità di fedeli cattolici abbandonati dall´ordinario che non fa nulla, anzi loda a tutto spiano il dialogo con queste frange apostate e dal Vaticano che in tutto ciò che è avvenuto in Germania non ha detto una sola sillaba.

Il fatto che il Papa glissi perché non se ne vuole occupare e vuole scrivere libri, ti posso assicurare che oltre le Alpi sono in parecchi a pensarlo, tra i cattolici. La gente lassù non capisce perché il Vaticano tolleri che i loro vescovi invece di interloquire con chi è fedele alla Chiesa cattolica e al Papa, coccola i gruppi eretico-scismatici.

Forse vi siete dimenticati del memorandum dei teologi: nessuna conseguenza: continuano a insegnare le loro eresie nelle università e a formare i cattolici di domani; appello d`appoggio dei preti della diocesi di friburgo: mezza lode dell´arcivescovo Zollitsch, nessuna conseguenza; appello alla disobbedienza in Austria; prete che vive more uxorio con una donna e tutti lo sanno: conseguenza nessuna; mobbing contro il vescovo ausiliare eletto, costretto a dimettersi anzitempo: conseguenza nessuna; lettera di 300 tra preti e diaconi austriaci con invito alla disobbedienza e all´apostasia: conseguenza, sino ad oggi (dopo circa 3 settimane) nessuna.
In tutti questi anni da Roma non è arrivata una sola parola!!
Io credo che tutti voi, che qui mi danno del ridicolo, se nella diocesi di Milano, Bologna o Torino, 300 preti firmassero un documento del genere e dopo 3 settimane non fossero stati presi provvedimenti, avreste reagito in maniera scomposta. Se una parrocchia di Verona si autodefinisse parrocchia ecumenica ecc. e il vescovo non facesse nulla? O vi siete dimenticati i post quando i vescovi italiani si "dimenticarono" di sacerdozio del Papa, quando apertamente osteggiarono il motu proprio sulla liturgia... in questo blog non siete mai stati teneri (si tratta di un eufemismo!) con questi vescovi: perché ora i fedeli cattolici non dovrebbero sentirsi traditi?

Jacu

Raffaella ha detto...

I Cattolici tedeschi stanno facendo qualcosa?
Stanno reagendo prima di tutto nei confronti dei vescovi?
Si stanno organizzando anche su internet per manifestare il proprio disagio?
Questo blog e' nato come reazione alle schifezze mediatiche post Ratisbona e, con il tempo, ha dovuto fronteggiare crisi ancora piu' gravi.
Se quanto e' accaduto in Germania sbarcasse anche in Italia, questo blog reagirebbe prima contro i vescovi e poi chiedendo a gran voce al Vaticano di intervenire (ammesso che serva a qualcosa).
Non basta rispondere nei commenti di Kath.net, occorre organizzarsi.
C'e' poi il viaggio in Germania, occasione per manifestare affetto al Papa di fronte ai vescovi.
L'atteggiamento dell'episcopato inglese, guarda caso, e' cambiato molto dopo il viaggio in GB, anche nei confronti dell'Ordinariato.
I vescovi hanno purtroppo la tendenza a farsi dettare l'agenda dai mass media e dai gruppi che gridano piu' forte e che costituiscono, magari, delle minoranze ma ben strutturate.
Quanto all'episcopato italiano, non ho dimenticato e non dimentichero' quanto NON E' STATO FATTO per l'anniversario di ordinazione del Santo Padre e non manchero' di punzecchiare continuamente.
R.

p.s. Detto questo, i libri del Papa sono fondamentali. Senza i suoi testi su Gesu' saremmo ancora fermi al Codice da Vinci.

gemma ha detto...

@jacu
guarda che non devi convincermi sulle cose che ti preoccupano, perchè sono cose che capisco e condivido. Già il nostro blog, che considero di tutti noi, ne parla e le denuncia, e questo nel nostro piccolissimo credo sia già qualcosa, visto che di più noi non possiamo fare. Quel che volevo dirti è che il fatto che il Papa scriva non esclude il resto, e per me almeno è importante che continui a farlo. Se vedessi come tengo i suoi libri e la fatica che spesso faccio per procurarmeli, capiresti perchè mi arrabbio così quando qualcuno gli rinfaccia di scriverli. E se si cerca il dialogo, forse è proprio per non peggiorare la situazione, visto che comunque certe realtà esistono e attraverso l'appoggio dei media ne risultano rafforzate. Il problema ormai non sono tanto i teologi dissidenti, che ci sono sempre stati, soprattutto in Germania, quanto i vescovi che li seguono. L'unica cosa che mi chiedo, visto che le loro chiese sono vuote, è quanti sono i fedeli che effettivamente li seguono, a parte i gruppi organizzati collegati alla stampa e ad intellettuali spesso atei che fanno da megafono. E sarebbe meglio che cominciassero a chiederselo anche loro, ma non si può svendere la fede per renderla più accattivante, a mò di saldi di fine stagione. Io per esempio, ne conosco che si sono allontanati per l'atteggiamento dei pastori locali e per le parrocchie in ostaggio di alcuni e delle loro idee, non certo per il Papa. E non si tratta di nostalgici tradizionalisti ma di gente che nella religione cerca la pratica della propria fede e non le battaglie personali, ideologiche e politiche di chi la guida. In nessun'altra confessione religiosa si assiste a questa deriva di battaglie quasi sindacali e all'ingerenza esterna da parte di gente che non crede, sui riti liturgici, sull'organizzazione interna suelle questioni dottrinali, sulla designazione dei propri vescovi, e sulla proclamazione di santi e beati. E chi si presenta come portavoce del popolo di Dio, a suon di editoriali di grossa risonanza mediatica, spesso con la fede e la devozione dei semplici non c'entra proprio nulla