venerdì 1 luglio 2011

I preti d’Austria vogliono le ordinazioni femminili e lo dicono coi manifesti (Rodari)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Alessia.

2 commenti:

Alessandro ha detto...

i preti austriaci che vogliono l'ordinazione delle donne sappiano che è impossibile che ciò accada.

Nel 1995 la Congregazione per la Dottrina della Fede (presieduta da Joseph Ratzinger) ha precisato:
"Dubbio: Se la dottrina, secondo la quale la Chiesa non ha la facoltà di conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne, proposta nella lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis come da tenersi in modo definitivo, sia da considerarsi appartenente al deposito della fede.

Risposta: AFFERMATIVA.

Questa dottrina esige un assenso definitivo poiché, fondata nella parola di Dio scritta e costantemente conservata e applicata nella tradizione della Chiesa fin dall'inizio, è stata proposta infallibilmente dal magistero ordinario e universale (cf. Conc. Vaticano II, Cost. Dogm. Lumen gentium, n. 25,2). Pertanto, nelle presenti circostanze, il Sommo pontefice, nell'esercizio del suo proprio ministero di confermare i fratelli (cf. Lc 22,32), ha proposto la medesima dottrina con una dichiarazione formale, affermando esplicitamente ciò che si deve tenere sempre, ovunque e da tutti i fedeli, in quanto appartenente al deposito della fede".

Quindi, la Chiesa ha dichiarato DEFINITIVAMENTE (cioè in modo infallibile, irreformabile, e che pertanto richiede assenso di fede anche dei preti austriaci) che le donne non possono ricevere l'ordinazione sacerdotale, che nessuno ha la facoltà di conferirla loro. Discorso concluso (piaccia o no ai preti austriaci).

Anonimo ha detto...

Dal momento che la situazione dottrinale è come l´ha esposta Alessandro, si inizi a dimettere il card. Policarpo (patriarca!! di lisbona) per il quale la costituzione dogmatica (!!) del Concilio e le parole del Papa non costituiscono base teologica per escludere le donne dal sacerdozio.
Questo nascondere la testa da parte del Vaticano non risolve il problema, anzi: la non sanzione è vista come un mezzo segno di approvazione e piano piano le pretese diverranno più sfacciate.
Inoltre siamo stanchi di essere guidati da pastori (?) che ignorano la dottrina della Chiesa e insegnano loro opinioni personali traviando il gregge.

Ps. i vescovi di lingua tedesca hanno quello che si meritano: hanno praticato la disobbedienza (a parole dicono si e poi fanno quello che vogliono), ora raccolgono disobbedienza!

Jacu