martedì 5 luglio 2011

Il Papa: Non scindete la creatività da carità e verità (Chirri)

«Non scindete la creatività da carità e verità»

Giovanna Chirri

«Ho progettato una moschea a Roma, era ora di progettare una chiesa», sorride Paolo Portoghesi mentre mostra con orgoglio ai giornalisti il modellino ligneo della chiesa che ha donato a Benedetto XVI, e intitolato a san Benedetto da Norcia.
«Santo Padre, vede come abbiamo speso bene i suoi soldi» è invece la battuta che Mario Botta racconta di aver rivolto al Papa mostrandogli il disegno della cattedrale di Evry, da lui progettata, e alla cui realizzazione Joseph Ratzinger ancora cardinale contribuì con una donazione in danaro.
C'è eccitazione e orgoglio nell'atrio dell'aula Paolo VI in Vaticano appena Benedetto XVI ha concluso la visita alle 60 opere – quadri, sculture, spartiti musicali, poesie, medaglie – che altrettanti artisti contemporanei gli hanno donato in occasione dei 60 anni di sacerdozio. Un'iniziativa curata dal Pontificio consiglio della cultura con il suo presidente cardinale Gianfranco Ravasi.
Il Papa è stato accolto dal cardinale Giovanni Lajolo presidente del Governatorato, ha ascoltato l'esecuzione musicale del Padre Nostro di A. Part e ha rivolto un breve discorso ai presenti. È stato proiettato un filmato curato da Pupi Avati e realizzato con spezzoni di film, che si conclude con le immagini dell'ordinazione del giovane Ratzinger, 60 anni fa, nel duomo di Frisinga. E poi Benedetto XVI ha visitato l'esposizione, che da oggi sarà aperta a tutti, gratuitamente, dalle 10 alle 19, dal lunedì al sabato, fino al 4 settembre.
Ci sono opere di pittori, scultori, architetti, fotografi, scrittori, musicisti, registi, orefici. Tra loro, il brasiliano Oscar Niemeyer, maestro dell'architettura ormai ultracentenario, lo spagnolo Santiago Calatrava, lo svizzero Mario Botta, il greco Jannis Kounellis, gli italiani Ennio Morricone, Renzo Piano, Tullio Pericoli, Mimmo Paladino, Mario Ceroli, Paolo Portoghesi, Arnaldo Pomodoro. Tra le opere originali lo spartito di Morricone, ispirato alla Via Crucis, a forma di croce, con una parte scritta in orizzontale e un'altra in verticale; o il modello del campanile della nuova cattedrale di Belo Horizonte, ora in costruzione, firmato da Niemeyer che, centotreenne, non ha potuto partecipare all'inaugurazione con il Papa, ma ha inviato un suo rappresentante.
Se Chiesa e artisti «tornano a incontrarsi, a parlarsi», ha sottolineato il Papa nel suo discorso, ne nasce un «colloquio» «per offrire alle culture del nostro tempo un esempio di dialogo fecondo ed efficace, orientato a rendere questo nostro mondo più umano e più bello».
Benedetto XVI ha infine rivolto loro un «appassionato appello»: «Non scindete mai la creatività artistica dalla verità e dalla carità, non cercate mai la bellezza lontano dalla verità e dalla carità, ma con la ricchezza della vostra genialità, del vostro slancio creativo, siate sempre, con coraggio, cercatori della verità e testimoni della carità; fate risplendere la verità nelle vostre opere e fate in modo che la loro bellezza susciti nello sguardo e nel cuore di chi le ammira il desiderio e il bisogno di rendere bella e vera l'esistenza, ogni esistenza, arricchendola di quel tesoro che non viene mai meno, che fa della vita un capolavoro e di ogni uomo uno straordinario artista: la carità, l'amore».

© Copyright Gazzetta del sud, 5 luglio 2011

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