Su segnalazione di Laura leggiamo:
Papa: ''Catastrofe umanitaria in Somalia, il mondo si mobiliti''. Unicef: 500mila bambini a rischio
Castel Gandolfo - (Adnkronos)
Appello di Benedetto XVI: ''Con profonda preoccupazione seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d'Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria''. Unicef: mezzo milione di bambini rischia di morire.
Benedetto XVI ha rivolto questa mattina un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per fermare ''la catastrofe umanitaria'' causata in Somalia da ''una gravissima siccità''.
Il Papa ha parlato all'Angelus celebrato, come di consueto in questo periodo estivo, al Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. ''Con profonda preoccupazione - ha detto il Pontefice - seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d'Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria''. ''Innumerevoli persone - ha proseguito Benedetto XVI - stanno fuggendo da quella tremenda carestia in cerca di cibo e di aiuti. Auspico che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini. Non manchi a queste popolazioni sofferenti - ha concluso Papa Ratzinger - la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà''.
Arriva anche l'allarme dell'Unicef: mezzo milione di bambini rischia di morire nel Corno d'Africa per la peggiore ondata di siccità da 60 anni a questa parte, che ha causato una terribile carestia. Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia ha chiesto l'immediato ampliamento degli aiuti per la regione. In totale due milioni di bambini hanno bisogno di aiuti alimentari, ha segnalato l'organizzazione avvertendo che se la situazione non cambia, all'inizio del 2012 le cose andranno ancora peggio. "Ci vorranno almeno 4 o 5 mesi per il prossimo raccolto, abbiamo di fronte un compito gigantesco", ha affermato il direttore dell'Unicef, Anthony Lake, al termine di una visita di quattro giorni in Kenia.
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