giovedì 21 luglio 2011

Pubblicato il programma ufficiale del viaggio a Berlino, Erfurt e Friburgo (O.R.)

Pubblicato il programma ufficiale del viaggio a Berlino, Erfurt e Friburgo

Dal 22 al 25 settembre il Papa in Germania

La capitale, Berlino; Erfurt, nel cui convento agostiniano visse Martin Lutero; e Friburgo, realtà universitaria dove risiedono oltre trentamila studenti: sono le tre città che accoglieranno Benedetto XVI in occasione del viaggio nella Repubblica Federale di Germania, dal 22 al 25 settembre prossimi, il ventunesimo internazionale del Pontificato, il terzo nella sua patria, dopo quelli a Colonia per la Giornata mondiale della gioventù (18-21 agosto 2005) e nella natia Baviera (9-14 settembre 2006).
A due mesi dall'avvenimento -- che avrà per tema «Dove c'è Dio, là c'è futuro» -- stamane, mercoledì 20 luglio, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il programma ufficiale. Il Papa partirà dall'aeroporto di Roma-Ciampino al mattino di giovedì 22 e rientrerà allo stesso scalo la sera di domenica 25. Quattro giornate intense, durante le quali pronuncerà diciotto discorsi, comprese tre omelie nel corso di altrettante messe, una per ciascuna delle città visitate.
Nella prima giornata, a Berlino, saranno concentrati soprattutto gli appuntamenti politici e istituzionali, tra i quali la visita al Parlamento Federale nel Reichstag con uno dei discorsi più attesi del viaggio. Per la prima volta da Papa nella capitale, Joseph Ratzinger oltre a incontrare il presidente federale tedesco Christian Wulff e la cancelliera Angela Merkel, avrà anche incontri interreligiosi con le comunità ebraica e musulmana. Infine la celebrazione eucaristica all'Olympiastadion, lo stadio di calcio da settantacinquemila posti a sedere dove quindici anni fa anche Giovanni Paolo II celebrò l'eucaristia: era il 23 giugno 1996 e Papa Wojtyła beatificò Bernhard Lichtenberg (1875-1943) e Karl Leisner (1915-1945), entrambi sacerdoti martiri del nazismo. In quella circostanza nel seguito del Papa polacco c'era anche il cardinale Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Con la seconda giornata, venerdì 23, a Erfurt il viaggio di Benedetto XVI assumerà un profilo ecumenico: è prevista infatti una celebrazione con i rappresentanti del consiglio della Chiesa evangelica tedesca nella chiesa del convento degli agostiniani, un luogo particolarmente evocativo, perché Lutero -- di cui ricorre il 465° anniversario della morte -- era un monaco di questo convento, nel quale era entrato a 22 anni nel 1505, ricevendo poi l'ordinazione sacerdotale due anni dopo proprio nell'annessa chiesa. Inoltre Erfurt si trova nella parte orientale del Paese, quella che prima della riunificazione si trovava nella Repubblica democratica tedesca, cioè nell'orbita delle nazioni comuniste.
Nel pomeriggio è anche previsto un breve spostamento in elicottero nella vicina Etzelsbach, dove il Pontefice presiederà i vespri mariani presso la Wallfahrtskapelle, nota soprattutto per i «pellegrinaggi a cavallo» che vi hanno luogo ogni anno. La cappella custodisce una Pietà lignea risalente al sedicesimo secolo.
Dopo aver celebrato la messa sulla piazza del duomo di Erfurt, nella tarda mattina di sabato 24 il Papa giungerà infine a Friburgo, dove incontrerà, tra gli altri, anche l'ex cancelliere federale Helmut Kohl e i rappresentanti delle chiese ortodosse, con i seminaristi e con il comitato centrale dei cattolici tedeschi. In serata parteciperà a una veglia di preghiera con i giovani.
La giornata conclusiva di domenica si aprirà con la messa nell'aeroporto turistico di Friburgo. Dopo l'Angelus, il pranzo con i membri della Conferenza episcopale tedesca e con il seguito papale nel seminario di Friburgo, mentre nel pomeriggio è in agenda un appuntamento con i giudici della Corte Costituzionale Federale nella Hoersaal del seminario di Friburgo. Subito dopo, il Pontefice saluterà i cattolici impegnati nella Chiesa e nella società. Il congedo dalla Germania avverrà all'aeroporto di Lahar intorno alle 18,45. Arrivo previsto a Ciampino intorno alle 21.

(©L'Osservatore Romano 21 luglio 2011)

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