martedì 5 luglio 2011

Quattro giorni di silenzio e poi una durissima presa di posizione: la Santa Sede ha reagito con fermezza alla ordinazione episcopale di Paolo Lei Shiyn (Chirri)

Ordinazione illegittima, il vescovo di Leshan scomunicato dal Papa

Giovanna Chirri

CITTà DEL VATICANO

Quattro giorni di silenzio e poi una durissima presa di posizione: la Santa Sede ha reagito con fermezza alla ordinazione episcopale, il 29 giugno a Leshan, di padre Paolo Lei Shiyn senza mandato pontificio.
Il vescovo, recita la dichiarazione della Santa Sede, è stato ordinato «illegittimamente», per cui non ha «l'autorità per governare». Inoltre per lui restano «fermi gli effetti della sanzione», cioè la scomunica automatica. Anche «i vescovi consacranti si sono esposti alle gravi sanzioni canoniche», spiega la nota, che però per questi ultimi non parla di «effetti». Se cioè per mons. Shiyn è chiaro che ha agito consapevolmente e avvertito di ciò in cui sarebbe incorso, per i consacranti la Santa Sede sembra disposta a valutare caso per caso le circostanze, il reale coinvolgimento, la consapevolezza di ognuno nel partecipare alla ordinazione.
Il 48enne Lei Shiyn – sacerdote dal 1991, membro della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, un organismo di consiglio al parlamento cinese, – è vice-presidente dell'Associazione patriottica ed è stato presidente dell'Ap per il Sichuan. La cerimonia dell'ordinazione, mercoledì scorso, è stata presieduta da mons. Fang Xinyao di Linyi, presidente dell'Associazione patriottica. Il coinvolgimento in questa ordinazione illecita della Associazione patriottica che controlla la chiesa cinese filogovernativa, è dunque grande. E un motivo della durezza dei toni della condanna vaticana, ipotizza il direttore di AsiaNews e sinologo padre Bernardo Cervellera.

© Copyright Gazzetta del sud, 5 luglio 2011

3 commenti:

Andrea ha detto...

Lo stesso tentativo (quello di far sorgere una "Chiesa cattolica autocefala", contraddizione in termini) avvenne 60 anni fa in Romania, in particolare negli ampi territori di popolazione ungherese cattolica.
Fu questa situazione a portare al martirio del Vescovo beato ricordato dal Papa domenica scorsa.

Anonimo ha detto...

Mi pare che i media, tranne Avvenire che dedica l'intera pagina 7, abbiano oscurato la notizia, certo per non dispiacere al colosso cinese che può permettersi impunemente di violare i diritti umani. E noi che ci preoccupavamo della concomitanza con la mostra in onore del Papa.
Alessia

Anonimo ha detto...

Scusa OT
Ci si mettono anche i Lefebvriani
http://www.asca.it/news-LEFEBVRIANI__ORDINAZIONI_ILLEGITTIME_INVITATO_PURE_WILLIAMSON_(SERVIZIO)-1031842-ORA-.html
Alessia