giovedì 7 luglio 2011

Saverio Gaeta: Medjugorje, io ci credo (Grana)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

Medjugorje, io ci credo

Francesco Antonio Grana

Medjugorje: è tutto vero. È quanto sostiene una prestigiosa firma del giornalismo cattolico, Saverio Gaeta, caporedattore di "Famiglia Cristiana", tra i più attenti studiosi del fenomeno che ha raccontato in numerosi bestsellers. Da trent'anni in questa frazione della Bosnia-Erzegovina apparirebbe la Madonna a sei veggenti. La Chiesa cattolica non si è ancora pronunciata su quanto avverrebbe a Medjugorje. Il 17 marzo 2010 Benedetto XVI ha istituito una commissione internazionale d'inchiesta, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, e composta da altri cinque porporati, sette prelati e quattro esperti, che si dovrà pronunciare su questo fenomeno assai controverso che suscita, soprattutto all'interno del cattolicesimo, un dibattito molto acceso tra sostenitori e negazionisti.

Saverio Gaeta, trent'anni di apparizioni o di finzioni?

Una finzione lunga trent’anni, con le modalità delle apparizioni di Medjugorje, mi sembrerebbe davvero fuori da ogni logica. In tal caso i veggenti meriterebbero l’Oscar alla carriera per la migliore interpretazione nella storia del cinema, essendo stati capaci di ingannare milioni di persone per così lungo tempo.
Ritengo invece che, pur tenendo conto che nel fenomeno di Medjugorje ci sono aspetti non ancora chiariti (diversi dei quali legati comunque ai segreti e dunque non facilmente precisabili), i motivi di credibilità dei racconti dei sei ragazzi siano superiori a quelli di perplessità.
Personalmente, avendo studiato soprattutto la storia dei primissimi giorni per il mio libro "L’ultima profezia" (Rizzoli), ritengo di aver dato risposta a diverse obiezioni critiche dovute a fraintendimenti, a traduzioni erronee dal croato, a interpretazioni sbagliate che si sono perpetuate. E talvolta anche a colpevoli omissioni o accentuazioni da parte dei critici.

Perché in ambito ecclesiale prevale lo scetticismo sul fenomeno Medjugorje?

Non mi sembra che si possa parlare di una prevalenza dello scetticismo. La mia impressione è che, spesso, i critici – anche fra gli ecclesiastici – non hanno sufficiente conoscenza degli eventi di Medjugorje e lasciano più spazio ai pregiudizi che all’approfondimento dei fatti.
Di norma viene citata la posizione negativa dei due vescovi che si sono succeduti nella diocesi di Mostar, senza però tener conto del fatto che l’attuale cardinale Tarcisio Bertone, quand’era segretario della Dottrina della fede, scrisse ufficialmente che la posizione di monsignor Peric «è e rimane la sua personale opinione». Lo conferma, d’altronde, il suo mancato inserimento fra i membri della commissione vaticana di inchiesta.
Tante persone, critiche in partenza, leggendo qualche libro serio su Medjugorje oppure recandosi personalmente sul luogo, hanno modificato le proprie opinioni e si sono rese disponibili a prendere in considerazione l’ipotesi che possa trattarsi di una nuova irruzione del soprannaturale nella storia umana, come già è accaduto molte volte nella storia della Chiesa.

Medjugorje sarà riconosciuta dalla Chiesa come Lourdes e Fatima? E se sì quando immagini che ciò avverrà?

Dopo la costituzione della commissione internazionale, un fatto mai avvenuto in precedenza nella bimillenaria sequenza delle apparizioni, la decisione di fatto spetterà unicamente al Papa, anche se un eventuale decreto sarà probabilmente firmato dal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
La tempistica è assolutamente imprevedibile, al momento. I lavori stanno procedendo con costanza e nel contempo con cautela. Potrebbe anche darsi che sia lo svelamento dei segreti, un giorno, a dare il “via libera” al riconoscimento. Oppure potrebbe accadere qualche vicenda oggi impensabile, che determini invece un giudizio negativo.

© Copyright L'Avanti, 7 luglio 2011

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Saverio Gaeta non è il solo, ci sono anche tantissimi fedeli nonché Cardinali, Vescovi, sacerdoti e consacrati vari che credono fermamente al fenomeno Medjugorie, però purtroppo non fà testo in quanto sappiamo che quello che conta è il giudizio della Chiesa, a cui dobbiamo rimetterci con obbedienza e rispetto.
E a questo riguardo vorrei ricordare ciò che ha detto il Cardinale Camillo Ruini in una recentissima intervista andata in onda su RaiNews a proposito delle apparizioni mariane a Medjugorie, e più precisamente:
"Noi sappiamo tutti che ci sono alcune grandi apparizioni mariane che contraddistinguono il tempo moderno, soprattutto due: le apparizioni di Lourdes e l'apparizioni di Fatima che sono punti fermi, diciamo, nel cammino della Chiesa dei nostri tempi.
Per il resto, sono soltanto luoghi dove Maria viene venerata, dove molti ritengono che si sia manifestata, ma la Chiesa su questi non prende una posizione.
Francesco D.

Andrea ha detto...

Direi che il cardinal Ruini ha espresso un tipico sentire clericale: la presenza della Vergine, anziché come "normale", è vista come imprevedibile, straordinaria, "epocale".

Eppure si vede chiarissimamente che la Chiesa, se prova disagio di fronte alla Madonna, sbanda e si protestantizza maldestramente.

Anonimo ha detto...

Così è la Chiesa: gerarchica e comunitaria, apostolica e santa, una e cattolica.

Anonimo ha detto...

Quando si è chiamati da Dio "la fortuna" che aiuta è lo Spirito Santo, e chi è chiamato deve operare in nome di Dio "In nomine Domini"
Poi, per tutto ciò che deve avvenire ci pensa Dio Onnipotente.
Quindi silenzio, fede e preghiera.

Andrea ha detto...

Non ho capito bene il senso degli ultimi due commenti. Se intendevano affermare che tutto ciò che viene detto o attuato da persone in posizione gerarchica proviene da Dio, allora non io, ma la dottrina cattolica dice il contrario.
Molti Vescovi furono condannati e scomunicati; ultime questioni di questo genere, quella lefevriana e quella della "Chiesa autocefala" cinese.

Per quanto riguarda il diffuso mal di pancia di molto Clero di fronte alla presenza diretta della Madonna fra noi, basta avere occhi per vedere.