sabato 6 agosto 2011

10 giorni alla Gmg di Madrid. Don Mirilli: un’occasione di nuova evangelizzazione (R.V.)

Su segnalazione di Laura leggiamo:

10 giorni alla Gmg di Madrid. Don Mirilli: un’occasione di nuova evangelizzazione

A dieci giorni dall’inizio della Giornata mondiale della gioventù di Madrid, cresce la trepidazione tra i giovani di tutto il mondo che si stanno preparando al grande raduno e all'incontro con Benedetto XVI. Particolarmente nutrita sarà la presenza nella capitale spagnola dei giovani romani, con 7 mila adesioni. Alessandro Gisotti ha chiesto al responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Roma, don Maurizio Mirilli, di raccontare come questi ragazzi stanno vivendo l’attesa:

R. – Si stanno preparando con un’attesa gioiosa, che sempre contraddistingue i giovani prima della partenza per la Giornata mondiale della gioventù.

D. – C’è grande fermento, c’è grande fervore...

R. – Sì. C’è grande fermento e anche tanto lavoro per i preparativi – almeno per quanto ci riguarda – perché la diocesi di Roma, grazie a Dio, porterà circa 7 mila giovani. Lavoriamo con gioia e con tanto entusiasmo proprio perché percepiamo questo fervore e questo desiderio di vivere un’esperienza unica, di fede, di preghiera e anche di fraternità a Madrid.

D. – Sappiamo quanto il Papa abbia a cuore la nuova evangelizzazione. Questa Gmg, nella capitale di un Paese di antica tradizione cristiana com’è la Spagna, può essere anche una tappa importante di questa nuova sfida per la Chiesa?

R. – Credo proprio di sì. La Gmg è stata voluta da Giovanni Paolo II - è lui che ha inventato il termine “nuova evangelizzazione” - proprio come primo strumento operativo di questa nuova evangelizzazione. Quindi ogni volta che si realizza questo incontro mondiale dei giovani, c’è il cuore pulsante dei giovani che vivono già un’esperienza parrocchiale o di movimento o di gruppo, ma c’è anche questa dimensione missionaria che permette di avvicinare e di raggiungere quei ragazzi che un po’ gravitano intorno all’esperienza ecclesiale, che magari sono un po’ lontani o che a volte sono anche contrari alla vita della Chiesa. Tutte le esperienze passate lo dimostrano: molti giovani si avvicinano alla Chiesa proprio attraverso questa esperienza della Giornata mondiale della gioventù.

D. – All’ultima udienza generale, Benedetto XVI ha invitato i fedeli a leggere la Bibbia in questo periodo di riposo estivo: un’esortazione che, in qualche modo, si può rivolgere anche ai giovani in partenza per Madrid?

R. – Certamente. Non a caso sono stati preparati vademecum con le letture e la liturgia di ogni giorno per tutto il periodo che staremo a Madrid. Anche noi che viaggeremo in nave, vivremo la nostra "Gmg romana" e vivremo giornate intense non solo di fraternità, ma anche di preghiera, di meditazione della Parola di Dio, di catechesi. Questo periodo sarà anche – come dire – un periodo di riposo, anche se nella fatica fisica: riposo dal punto di vista spirituale, perché permetterà ai giovani di avere più tempo da dedicare anche alla Parola di Dio, alla Lectio Divina.

D. – Questa Gmg è anche importante perché a novembre, a Roma, si terrà il Convegno nazionale di pastorale giovanile…

R. – Certamente, partendo proprio dai frutti di questa Giornata mondiale della gioventù si stabilirà anche una sorta di agenda nel prossimo Convegno. Ne discuteremo, faremo una verifica e cercheremo di capire quale direzione prendere per il lavoro pastorale con i giovani. Bisogna mettersi in ascolto, bisogna mettersi molto in ascolto dei giovani e dei loro bisogni e cercare di capire, partendo anche da queste opportunità come la Gmg. Abbiamo la possibilità di ascoltare e di capire fino in fondo di che cosa hanno bisogno loro e di cosa ha bisogno anche la nuova evangelizzazione e quindi la pastorale giovanile, la nuova pastorale giovanile. (mg)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai notato? Questo don Mirilli riesce a non nominare Papa Benedetto neppure una volta. Inoltre, parla della diocesi di Roma come se fosse altro dal Papa che ne è Vescovo. Sarò anche ipercritica, come dice mio marito, ma la sensazione è ancor più netta ascoltando l'intervista.
Alessia

Raffaella ha detto...

Assolutamente d'accordo, cara Alessia!
Inoltre, mi rincresce, ma non dimentico che cosa NON ha fatto la diocesi di Roma per Papa Benedetto in questi anni.
L'ultima e' stata quella di disinteressarsi del sessantesimo anniversario di sacerdozio del Papa.
R.