Gmg, appello del Papa ai giovani: "Non temete il mondo e il futuro"
Nubifragio all'aeroporto Cuatro Vientos, invaso da due milioni di giovani pellegrini per la veglia papale
"Cari amici, che nessuna avversità vi paralizzi. Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né della vostra debolezza".
E' il messaggio di Benedetto XVI ai due milioni di giovani pellegrini che all'aeroporto Cuatro Vientos, a Madrid, hanno preso parte alla veglia della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Il discorso del Papa è stato interrotto da un violento nubifragio, ma poi il Pontefice ha ripreso la parola tra gli applausi dei papaboys.
"Oggi che la cultura relativista dominante rinuncia alla ricerca della verità e disprezza la verità che è l'aspirazione più alta dello spirito umano, - ha spiegato il Pontefice - dobbiamo proporre con coraggio e umiltà il valore universale di Cristo, come salvatore di tutti gli uomini e fonte di speranza per la nostra vita".
Poi il discorso di Benedetto XVI è stato interrotto da un violento nubifragio per una decina di minuti. Ripresa la parola, il Papa ha subito ringraziato i pellegrini per la loro calorosa partecipazione e pazienza. "Grazie per la vostra resistenza. La nostra forza è più
grande della pioggia", ha detto, scherzando con i ragazzi che hanno invaso lo scalo. "Il signore con la pioggia ci manda
tante benedizioni", ha aggiunto.
Dopo una interruzione durata lunghi minuti, il Papa ha poi ripreso il suo discorso dai saluti nelle diverse lingue. Nel testo un appello preciso ai giovani: "Non conformatevi con qualcosa che sia meno della Verita' e dell'Amore, non conformatevi con qualcuno che sia meno di Cristo". "Mentre la cultura relativista dominante rinuncia alla ricerca della verita' e disprezza la ricerca della verita', che e' l'aspirazione piu' alta dello spirito umano, dobbiamo proporre - questo chiede Benedetto XVI ai ragazzi di tutto il mondo - con coraggio e umilta' il valore universale di Cristo, come salvatore di tutti gli uomini e fonte di speranza per la nostra vita. E la nostra attenzione disinteressata agli ammalati e ai bisognosi sara' sempre una testimonianza umile e silenziosa del volto compassionevole di Dio".
Nel discorso che Papa Ratzinger aveva preparato anche una riflessione sul tema del matrimonio "nel quale un uomo e una donna, formando una sola carne, si realizzano in una profonda vita di comunione: e' un orizzonte luminoso ed esigente al tempo stesso, un progetto di amore vero che si rinnova e si approfondisce ogni giorno condividendo gioie e difficolta', e che si caratterizza per un dono della totalita' della persona". Per questo "riconoscere la bellezza e la bonta' del matrimonio, significa essere coscienti che solo un contesto di fedelta' e indissolubilita', come pure di apertura al dono divino della vita, e' quello adeguato alla grandezza e dignita' dell'amore matrimoniale".
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