Gmg: cresce tra i giovani l'attesa del Papa, che domani arriva a Madrid. Folla alle catechesi dei vescovi
Con l’Eucaristia che il cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio María Rouco Varela, ha celebrato ieri sera a piazza de Cibeles, gremita da più di 300 mila persone, è iniziata ufficialmente la XXVI Giornata mondiale della Gioventù. A concelebrare, circa 800 vescovi, arcivescovi e cardinali venuti da tutto il mondo e 8 mila sacerdoti. Durante la liturgia, si è utilizzato un evangeliario in cui si conserva una reliquia: un’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II. A lui, iniziatore delle Gmg, è stata dedicata questa celebrazione. Questa mattina, invece, si sono tenute le catechesi dei vescovi nelle diverse lingue, che in totale, in questi giorni, saranno 220. E domani si attende l’arrivo del Papa. Il servizio della nostra inviata Debora Donnini:
Bienvenidos a Madrid…
"Benvenuti a Madrid…". Il cardinale Rouco Varela apre la Gmg e saluta con calore i giovani pellegrini arrivati dagli angoli più lontani della terra. La chiesa di Madrid “vi apre le porte del suo cuore! Sentitevi come a casa vostra!”. Nell’omelia ricorda la profonda identità cristiana della Spagna e il Beato Giovanni Paolo II, fondatore delle Gmg, con cui, dice, inizia un periodo inedito nel rapporto fra il Successore di Pietro e la gioventù. Il suo segreto era l’amore appassionato per Cristo e questo affascinava i giovani.
Capivano, afferma il porporato, che in quel modo erano amati dal Papa veramente, senza simulazioni. Come anche Giovanni Paolo II sottolineava, l’arcivescovo di Madrid ricorda che è soprattutto Dio che ci cerca.
Cristo es, queridos jovenes…
“Cristo è, cari giovani - dice il porporato - colui che vi cerca e vi viene incontro in questa Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011. Lasciarsi trovare da lui è la chiave del successo di tutta la Giornata mondiale della gioventù. E quindi di questa, che oggi iniziamo! Sarà il vostro successo”. La sfida è dunque quella dell’evangelizzazione: dite sì “all’evangelizzazione dei vostri coetanei”, chiede loro il cardinale Rouco Varela. Certo, i problemi e le circostanze sono cambiati rispetto a prima, il relativismo rende questa generazione ancora più bisognosa di incontrare il Signore. “Voi siete la generazione di Benedetto XVI”, dice il porporato ai ragazzi, una generazione che ha bisogno comunque di incontrare Cristo. Gesù stesso mostra il cammino e la meta della vera felicità, non solo a voi, ma anche ai vostri amici che sono lontani dalla pratica religiosa e dalla fede. Il cardinale Rouco Varela si rivolge poi alla Vergine con una preghiera, perché interceda per i giovani, perché siano testimoni di Cristo, chiamandola “Madre dei giovani”.
Al termine della Messa, nel suo saluto, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontifico Consiglio per i Laici, che organizza le Gmg, sottolinea che saranno “giorni indimenticabili” di “decisioni determinanti per la vostra vita”. Al centro di tutta la riflessione c’è la fede.
Os habeis reunido …
“Voi siete convenuti qui, a Madrid - dice - dagli angoli più remoti del pianeta per dire ad alta voce al mondo intero - e in particolare a questa Europa che dà segni di profondo smarrimento - il vostro convinto ‘sì’!”. “Sì”, la fede è possibile! Anzi, è un’avventura meravigliosa che ci permette di scoprire tutta la grandezza e la bellezza della nostra vita”. Quindi l’invito a gridare al Signore di aumentare la nostra fede.
E anche il pensiero del cardinale Rylko va a Giovanni Paolo II, che tanto ha amato i giovani. E’ tornato come amico, afferma, “è venuto a dirvi ancora una volta con tanto affetto: non abbiate paura! Scegliere Cristo nella vita è la perla preziosa del Vangelo per la quale vale la pena donare tutto!”.
Intanto, oggi a Madrid sono iniziate le catechesi dei vescovi nelle chiese, nelle scuole, negli auditori e nei centri sportivi. I ragazzi ascoltano le catechesi dei loro pastori sul tema “Saldi nella fede”. Per gli italiani c’è anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che nella chiesa di San Giovanni della Croce ha invitato i ragazzi a non essere “vagabondi senza casa e senza terra, naufraghi della vita, che vivono alla giornata, per i quali ciò che conta è quanto sta loro davanti momento per momento”, ma a trovare in Dio la risposta ai “grandi interrogativi che emergono dal cuore stesso dell’uomo”. “Dio - ha detto - si presenta all’uomo come la risposta al suo essere paradosso di miseria e di grandezza”.
E ora Madrid attende con gioia l’arrivo del Papa, domani.
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