giovedì 18 agosto 2011
Gmg e informazione. Un binomio inscindibile (Paolo Bustaffa)
GIOVANI E PAPA
Un binomio inscindibile
Gmg e informazione
Paolo Bustaffa
Per scelta oppure per impreparazione?
La domanda viene spontanea dal silenzio e dai luoghi comuni di molti media, non solo italiani, sui primi momenti della Giornata mondiale della gioventù.
Centinaia di migliaia di giovani a Madrid non fanno notizia, salvo per qualche inevitabile incidente di percorso all’interno o all’esterno.
Non incendiano auto, non sfasciano vetrine, non tirano sassi alle forze dell’ordine.
Ridono, scherzano, sventolano le bandiere dei loro Paesi, si salutano come se si conoscessero da sempre e perfino – come gli italiani - cantano gli inni nazionali. Perfettamente intonati.
Per alcune ore scompaiono dalle strade per stare seduti anche per terra nelle chiese o in altri luoghi pubblici e aperti per ascoltare, domandare, pregare.
Hanno atteggiamenti di rispetto verso gli “indignados” e verso quanti nelle piazze della capitale spagnola esprimono, con una provocazione che non è certamente laica, pensieri diversi e a volte offensivi.
Come possono pretendere di fare notizia questi giovani?
Forse la domanda è un’altra.
Come possono pretendere di essere credibili quei media che si muovono con criteri più mercantili o ideologici che professionali?.
Non respirano nell’ingenuità le centinaia di migliaia di giovani che sono a Madrid e con loro i milioni di coetanei che in tutto il mondo condividono a distanza le giornate dl Madrid: una risposta certamente l’hanno ed è fatta di responsabilità e maturità rispetto a un’informazione che guarda altrove mentre avviene un fatto di straordinario rilievo.
Tra poche ore arriverà per incontrarli Benedetto XVI.
Tra poche ore la sala stampa della Gmg allestita a Madrid si riempirà di corrispondenti e inviati.
I giovani continueranno a rimanere un contorno allegro, simpatico, colorato?
Mezze luci su di loro e riflettori sul Papa?
Comprensibile ma non del tutto condivisibile.
Fino a quando, infatti, si continuerà nel tentativo di “staccare” un volto dagli altri si compirà un’operazione contro la realtà e non sarà solo l’informazione sulla Chiesa a subirne le conseguenze perché è un principio deontologico che viene indebolito.
La questione può interessare poco o nulla il mercato o l’ideologia ma non sfugge a quanti hanno una coscienza vigile e libera.
La realtà è che i giovani e il Papa sono un binomio inscindibile, l’esperienza di fede e di vita che insieme essi vivono nell’unità dei distinti non può rimanere imbrigliata nella logica di un’informazione presuntuosa o frettolosa.
Non può, ad esempio, la Gmg di Madrid essere letta e raccontata come espressione di un ritrovato “orgoglio cattolico”.
Basta camminare sotto il sole o sotto le luci artificiali della metropolitana per trovarsi immersi in una manifestazione di una fierezza che, al contrario dell’orgoglio, è fatta di coraggio e umiltà.
È fatta dalla maturità di chi avverte la responsabilità e la bellezza di dire al mondo che fede e ragione camminano insieme e che la pace e la giustizia sono il frutto di questo andare sottobraccio. Anche per le vie di Madrid.
© Copyright Sir
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