domenica 7 agosto 2011

Il Papa: la barca della Chiesa nel mare delle tribolazioni. Dio abbassa il Cielo per portarci alla sua altezza (Izzo)

PAPA: LA BARCA DELLA CHIESA NEL MARE DELLE TRIBOLAZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 7 ago.

"Il mare simboleggia la vita presente e l'instabilita' del mondo visibile; la tempesta indica ogni sorta di tribolazione, di difficolta', che opprime l'uomo. La barca, invece, rappresenta la Chiesa edificata su Cristo e guidata dagli Apostoli.
Gesu' vuole educare i discepoli a sopportare con coraggio le avversita' della vita, confidando in Dio".
Benedetto XVI ha spiegato con queste parole l'esortazione "non abbiate paura" rivolta da Gesu' risorto agli Apostoli che, racconta il Vangelo letto oggi nelle liturgie, si trovavano nel mare in tempesta.

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PAPA: DIO ABBASSA IL CIELO PER PORTARCI ALLA SUA ALTEZZA

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 7 ago.

"Il Signore, prima ancora che lo cerchiamo o lo invochiamo, e' lui stesso che ci viene incontro, abbassa il Cielo per tenderci la mano e portarci alla sua altezza; aspetta solo che ci fidiamo totalmente di lui".
Lo ha detto il Papa nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus, ricordando quanto scrisse "il grande pensatore Romano Guardini" per affermare che il Signore "e' sempre vicino, essendo alla radice del nostro essere. Tuttavia, dobbiamo sperimentare il nostro rapporto con Dio tra i poli della lontananza e della vicinanza. Dalla vicinanza siamo fortificati, dalla lontananza messi alla prova".
"Invochiamo - ha poi esortato il Papa teologo rivolgendosi ai 4 mila fedeli presenti nel cortile della residenza estiva di Castelgandolfo - la Vergine Maria modello di affidamento pieno a Dio, perche', in mezzo a tante preoccupazioni, problemi, difficolta' che agitano il mare della nostra vita, risuoni nel cuore la parola rassicurante di Gesu': 'Coraggio, sono io, non abbiate paura!', e cresca la nostra fede in Lui".

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