Primo bagno di folla nella capitale spagnola
Questa è la gioventù del Papa
Dal nostro inviato GIANLUCA BICCINI
"Esta es la juventud del Papa. Questa è la gioventù del Papa". Un variopinto gruppo di ragazze e ragazzi - in rappresentanza delle centinaia di migliaia che continuano a giungere a Madrid da tutto il mondo - ha scandito ininterrottamente questo grido di gioia all'arrivo di Benedetto XVI sul suolo spagnolo. In suo onore avevano anche schierato un drappello di giovanotti che indossavano divise simili a quelle delle Guardie Svizzere. Grande città cosmopolita e con le porte sempre aperte - come l'ha definita nel suo primo discorso lo stesso Benedetto XVI - la capitale ha accolto nel migliore dei modi il Pontefice, giunto per le celebrazioni della XXVI Giornata mondiale della gioventù.
E le strade cittadine invase da migliaia di giovani in festa - 520 mila secondo le ultime stime - hanno offerto un colpo d'occhio spettacolare al Papa, mentre percorreva i venti chilometri che separano il centro cittadino dall'aeroporto internazionale di Barajas, ove si era svolta la cerimonia di benvenuto. Due ali di folla hanno scortato la Papamobile lungo tutto il tragitto.
In precedenza, appena atterrato, l'aereo con a bordo il Pontefice si era fermato nella piazzola riservata al cerimoniale. Il nunzio apostolico Renzo Fratini e il capo del Protocollo erano saliti sul velivolo per il benvenuto ufficiale al Papa. Subito dopo, ai piedi della scaletta, è stato accolto dal re di Spagna Juan Carlos e dalla regina Sofia, dal cardinale arcivescovo di Madrid Antonio María Rouco Varela, da alcune autorità politiche e civili in rappresentanza del Governo centrale, delle Comunità autonome e del Comune di Madrid, dai cardinali spagnoli, dai vescovi del comitato permanente della Conferenza episcopale, dai presuli della provincia ecclesiastica madrilena e da un gruppo di fedeli.
Da questo momento si sono uniti al seguito papale il cardinale Rouco Varela, il nunzio Fratini, il vescovo César Augusto Franco Martínez, ausiliare di Madrid e coordinatore generale della Gmg 2011, i monsignori Marek Solczy?ski e Stefano De Paulis, consiglieri della nunziatura, il sacerdote Javier D. Fernández, segretario della nunziatura, e il professor Yago de la Cierva, direttore esecutivo della Gmg 2011.
In piedi davanti al podio, il Pontefice e i Reali di Spagna hanno ascoltato l'esecuzione degli inni, prima dei discorsi e della presentazione delle rispettive delegazioni. Con un chiaro riferimento alla manifestazione svoltasi il giorno precedente - per protestare contro le spese per il viaggio papale sostenute dal Governo spagnolo in un momento di crisi economica - Benedetto XVI ha paragonato la Gmg a "una brezza di aria pura e giovanile", auspicando "un clima di rispettosa convivenza con altre legittime opzioni ed esigendo, nello stesso tempo, il dovuto rispetto per le proprie". Successivamente, in una saletta dell'aeroporto, il Papa si è trattenuto in un breve colloquio privato con il re e la regina.
Del resto quello iniziato oggi per Benedetto XVI è anche il viaggio in una delle maggiori capitali europee - la terza per popolazione dopo Londra e Berlino - in un continente e in un Paese che sta riscoprendo le proprie radici cristiane. Radici che in queste ore stanno portando una nuova linfa, grazie alla quale a fronte di un gruppo che protesta, ci sono centinaia di migliaia di coetanei, arrivati qui con l'obiettivo dichiarato di essere "radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede", come recita il motto paolino di questa Gmg, tratto dalla lettera dell'Apostolo ai Colossesi (2, 7). Una presenza capillare di giovani cristiani, convenuti per partecipare a tutti gli avvenimenti proposti: a cominciare dalle catechesi, animate da ottocento vescovi in 250 luoghi della città e in periferia, in ben 35 lingue.
Tra questi giovani - settanta di essi provenienti addirittura dal Qatar - ci sono anche seimila seminaristi e quindicimila sacerdoti che hanno risposto all'invito di Benedetto XVI per celebrare questo incontro nella "Terra di Maria", come l'aveva definita il Beato Giovanni Paolo II durante l'ultima delle sue visite pastorali nel Paese, dal 3 al 4 maggio 2003. Ebbe come destinazione proprio Madrid e seguì quelle del 1982 (dal 31 ottobre all'11 novembre, la più lunga), del 1984 (dal 10 all'11 ottobre), del 1989 (dal 19 al 21 agosto per la Gmg di Santiago de Compostela) e del 1993 (dal 12 al 17 giugno). Un Paese con quarantasei milioni di abitanti, 42 e mezzo dei quali sono cattolici, ovvero più del 92 per cento della popolazione.
Al termine della cerimonia all'aeroscalo, sotto un cielo leggermente velato, Benedetto XVI si è poi trasferito alla nunziatura apostolica, sua residenza durante questo viaggio, in vista dell'appuntamento pomeridiano, il primo atto ufficiale della sua partecipazione alla Gmg: la festa di accoglienza nella Plaza de Independencia.
(©L'Osservatore Romano 19 agosto 2011)
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